
In questo articolo vorrei proporre una riflessione che è neccessaria visto che in questo ultimo mese è stato forte il richiamo alla solidarietà verso i fratelli migranti che arrivano con le barche organizzate dalle Ong.Sia il centrosinistra piu’ accogliente sia il centrodestra che vorrebbe un accoglienza piu’ selettiva,chiedono una maggiore solidarietà europea verso il tema,come una ricollocazione secondo quote di questi disperati.Purtroppo l’Europa su questo frangente pare assente.NOn vogliamo come Europei lavarci di dosso il peccato che ci siamo formati durante il periodo coloniale.Quando dai tempi della fine del Medioevo con l’inizio di una agricoltura piu’ intensiva si è arrivati ad un surplus che ha permesso per farle breve di investire i soldi in banche,città ,tecnologie di costruzione come le navi e ha permesso i viaggi di Colombo ,Magellano eccc,che furono viaggi che superavano l’intento commerciale delle repubbliche marinare,ma avevano intenti di tipo “scopritivo”.La domanda che mi pongo è se questi intenti scopritivi fossero connaturati all’essere umano come essere animale e alla sua neotenia cioè volontà di scoperta,o bensi fossero legati a volontà di sopprafazionee si potevano evitare.La risposta che penso sia la piu’ logica,è che nemmeno volendo si poteva evitare la scoperta di ” nuovi mondi” e il loro dominio.Certo se ci fosse stata una religione piu’ umana che non avesse distrutto interi popoli ,relegandoli e paria ,con innumerevoli genocidi dall’Africa al Sud e Nord America all’Australia e al resto del mondo,forse sarebbe stato meglio per le persone del mondo intero.Purtroppo si usciva da una religiosità stile Inquisizione,ma anche sul tipo di società e religiosità di quell’epoca e delle epoche precedenti non si può dare un giudizio marziale.Poichè una società come era quella medievale basata solo sulla monocultura del grano,con poca sanità ,poca scienza non poteva che essere oscurantista.
Dobbiamo infatti aspettare la rivoluzione industriale che fu anchessa prodotto della spinta coloniale e dello sfruttamento di nuovi giacimenti ,perchè i popoli sfruttati e le persone sfruttate inizino a prendere coscienza del loro essere sfruttati in modo inumano.Kautsky un socialista marxista revisionista ci fa capire con il libro La via al potere che è sempre lo sviluppo scientifico e la tecnologia quindi un livello minimo di benessere che porta le classi subalterne a protestare ,in questo senso i proletari pur non detenendo la tecnologia del capitalista capivano che il capitalista concentrava nelle sue mani un immenso potere.
Purtroppo con la nascita del colonialismo si afferma definitivamente il capitalismo e poi come rigetto per il capitalismo si afferma il marxismo e varie forme di socialismo da quelli piu’ nazionali e riformisti a quelli più deterministici.Il problema è che le popolazioni sfruttate dal sistema coloniale capitalista “scientifico” di quell’epoca li ,non solo non si potevano sentire protette da sistemi marxisti o comunisti ,poichè quei sistemi economici marxisti e comunisti erano la stessa faccia della medaglia del capitalismo tecnologico in mano all’industriale,ma tramite la rivoluzione trasferendo quel potere nelle mani del “popolo”,ma senza cambiare l’impostazione culturale che era atea quindi contro le tipologie di relazioni religioni tradizionali dei popoli colonizzati ,sia materialista e puntava dunque verso l’industrialismo.
Capitalismo e comunismo hanno un peccato non solo coloniale (si perchè anche il comunismo colonizzo popoli pensiamo per esempio all’Afghanistan),ma anche di tipo ecologico per aver puntato tutto nei loro regimi nazionali sul fattore industriale.Ci vollero gli studi di Claude Levi Strauss il grande antropologo per far capire che esistevano diversi gradi di sviluppo tra popoli,e poi negli anni sessanta la ridefinizione della cultura della Negritude per far capire che anche quella che era cultura tribale o orale in Africa poteva essere considerata a tutti gli effetti cultura (vedi Alberto Ronchey Atlante ideologico Rizzoli).
L’Occidente ha un ” vizio oscuro” cosi stigmatizzava l’Occidente il giornalista Massimo Fini.Caduta la società medievale dove i bisogni erano minori ,con l’avvento del plusvalore agricolo fino al colonialismo al capitalismo e al comunismo in altre parti del mondo ,c’è stata una tendenza che è attuale ancora oggi di moltiplicazione dei bisogni e delle aspettative.Non solo moltiplicazione dei bisogni privati ma anche pubblici ,e allo stesso tempo nell’epoca manageriale ,finalistica del capitalismo anche il moltiplicarsi dei doveri economici di ogni uomo o lavorativi,la corsa al successo.
Tuttavia anche se il colonialismo che è terminato solo sul finire degli anni sessanta e ha portato a movimenti di liberazione nazionali in molti stati africani (a volte furbescamente eterodiretti dall’Urss e dalla Cina),nonostante tutte le violenze di reflusso che quei movimenti hanno portato,da guerre tribali fino all’ascesa di crudeli dittatori (Bokassa,Mobuto,Idi Amin ecc ),una visione scientifica del problema ci fa capire che si è vero che l’Occidente si porterà questo marchio per sempre rispetto ai nostri fratelli del sud del mondo o terzo mondo,ma allo stesso tempo il “peccato” dell’Occidente è un peccato (che coinvolge anche la Chiesa Cristiana),nato da un istinto naturale presente nell’essere animale e umano ,quello della scoperta,quello di migliorare le proprie condizioni di vita.Dietro a questi due istinti ci sono istinti peggiori come quelli allo sfruttamento ,al dominio all’egoismo.Per fortuna non avevamo le stesse possibilità di fare del male come l’abbiamo avute con il colonialismo ,nella scoperta dello spazio stellare.
La società senza questa spinta sarebbe statica e forse scomparirebbe.Certo bisogna tenere conto del fatto che va creato un mondo piu’ unito da dove si riparta da zero,poichè non è accettabile che i popoli del sud del mondo continuino a pagare dei debiti che sono cresciuti colpa della colonizzazione.Questo non vuol dire che l’Occidente debba divenire un bancomat,ma va trovata nei consessi mondiali una soluzione al problema,in modo che si riparta da zero,da economie non piu’ ricattabili che possano iniziare a fare industria,produrre ,questo vuol dire che da un lato bisogna cancellare il debito e dall’altro per noi liberisti la soluzione è smetterla con economie sussidiate ed assistenzialistiche in tutto e per tutto.La soluzione quindi è ancora “mercato libero per tutto il mondo ,e meno peso di strutture burocratico statali come eserciti ,polizie,assistenzialismo economico ecc”.
EDOARDO BUSO