
Sono lontani i tempi in cui Gianfranco Fini dopo aver sciolto l’Msi dava vita ad Alleanza nazionale e in un viaggio in Israele condannava il ventennio come il male assoluto.
Oggi Giorgia Meloni si dice contro ogni tipo di dittatura,ma non sarebbe nessuno se andasse in Israele rispetto a Fini.
Tuttavia ci tengo a precisare che non ritengo FDI un partito fascista o neofascista,poichè esso è nato dalle ceneri di An che aveva già criticato il fascismo,e lo stesso movimento sociale italiano quello di Almirante non poteva essere considerato “ricostituzione del partito fascista”per la legge italiana,visto che la legge italiana vieta questo.
Molti intelettuali hanno paura che con il governo Meloni ritorni il fascismo e che siamo nelle mani di nostalgici del ventennio.Io penso semplicemente che la Meloni dovrebbe uscire da questi gineprai intelettualistici di maniera ,tra neofascisti (che non nego esistano in formazioni minori)e antifascisti,ma condannare invece la Meloni il pericolo del fascio-bullismo che è qualcosa di piu’ pericoloso.Il fascio bullismo si annida nelle menti di molti esaltati dalle teorie del superomismo di Nietzche traslate nell’uomo dopato e body buildizzato ,dai fanatici del tifo allo stadio ai fanatici dello sport e del palestramento.Fino ai bulli da quattro soldi.Mi è capitato oggi per esempio di essere quasi stato tirato sotto da un auto sulle striscie pedonali,e siccome avevo mandato a quel paese la persona che mi aveva quasi investito,esso è sceso dall’auto per minacciarmi.
Insomma siamo d’accordo che ci sia un problema educativo in Italia,e un problema di limitazione di certi fattori di violenza,che pero’ non sono accomunabili solo alle ideologie neo o pan-fasciste.Anche nel mondo no global di sinistra negli anni in cui c’era al governo Berlusconi e come Papa Benedetto XVI groppuscoli ideologizzati avevano impedito una lezione del Papa sulla relazione tra fede e ragione in una prestigiosa università con metodo intimidatori.Purtroppo nel mondo non solo quello Europeo c’è sempre piu’ violenza.Dalla violenza di certa satira quando in occasioni come il carnevale in Belgio sfilano carri allegorici con rappresentati egli ebrei come avari ,e usurai ,fino al bullismo climatico di Bolsonaro in Brasile che distrugge la foresta amazzonica o ai ragazzi che anche nei nostri parchi lasciano lattine e bottiglie di birra o cartoni della pizza per terra.
Dal micro al macro dunque.Ma c’è anche la violenza degli stadi anchessa pseudo ideologizzata da frangie “politiche” fino alle baby gang e alla violenza nelle scuole e nelle strade.Abbiamo copiato anche i lati negativi dell’americanismo ovvero della cultura statunitense.Un ragazzo del ventennio non era a contatto con film violenti e videogiochi violenti tanto quanto lo sono i giovani di oggi.Tutta una cultura che proviene dagli Usa e che ha creato instabilità nelle nostre comunità già provate dalla crisi finanziaria.In piu’ la perdita delle nostre radici culturali che erano basate sul cristianesimo e la disgregazione dei nucleri famigliari ,fino alla droga che imperversa con ritmi sempre maggiori non solo in Europa ma anche negli Usa si pensi agli oppiaccei che vengono ricavati da normali farmaci.
Insomma di violenza c’è ne è a non finire,per non parlare anche dal cosidetto dark web e del cyberbullismo che sono fenomeni nuovissimi rispetto alla violenza degli anni novanta.Piu’ il sistema si degrada anche economicamente e socialmente e piu’ crescono forme ideologiche di psico-sovranismo identitario,securitario e comunitarista o di stampo poliziesco che coinvolgono anche certe deviati delle forze dell’ordine nonchè una platea di esclusi dalla globalizzazione.E ‘ in questo modo che alla pari degli Usa e di altre società anche in certi casi chi dovrebbe fermare dei comportamenti negativi diventa portatore di violenza.
Ma tutto questo non è amputabile solo al fascismo della Meloni ,è un tarlo che cova da anni nel sottobosco e nel subconscio di molte società.Certo i politici e i media possono amplificare o spegnere certi incendi.E ‘ neccessario mettere i piedi per terra e dire che non esiste un sistema facile e perfetto.Che siamo nel mezzo di una crisi morale,sociale economica e antropologica.Ecco perchè è violenza anche affermare che di lavoro c’è ne è per tutti quando i professionisti dell’economia ci dicono che esso e dislocato altrove ed è in gran parte automatizzato.La violenza è anche avere una visione univoca ,da tifo da stadio dei grandi conflitti economici e politici dove le idee si scontrano senza guardare ai lati positivi di ogni idea politica.
Nel caso anche della geopolitica creando delle tifoserie vuoi per Putin vuoi per gli Usa e Zelenski,da un canto una concezione irrazionale della democrazia che dovrebbe essere estesa a tutto il mondo senza calcolare i danni umani e geografici ,dall’altro il rifiuto della democrazia che viene definito anchesso sistema intollerante.Ecco che nella migliore delle ipotesi quello che si nota leggendo i giornali e guardando i dibattiti nei medi è un grande riduzionismo su tutte le questioni ed è questo riduzionismo che porta a conflitti maggiori e polarizzazioni nei cittadini.D’altronde è stupido chi non capisce che ogni mass media ,giornalista,politico o editore o produttore di videogiochi o film ha la sua visione del mondo e il suo interesse economico che viene prima dell’interesse della vasta comunità:in questo senso governi estremistici potrebbero accontentare solo la schiera della loro relativa maggioranza ed è in questo senso che serve un controllo maggiore da parte delle istituzioni.
Ai tempi della Germania dell’ovest si decise non esenti da critiche anche da parte di pensatori di alto rilievo come quelli della Scuola di Francoforte di fare delle leggi che mettessero al latere del discorso pubblico estremisti di ogni genere sia di destra che di sinistra.Se si era comunisti o fascisti (In Germania non fu mai abolito il richiamo al nazional-socialismo nemmeno dopo la guerra)non si poteva avere un posto nell’amministrazione pubblica.Erano regole rigide in un tempo ideologizzato al massimo quale gli anni settanta ,dopo l’urto del sessantotto quando in Germania imperversava la banda Baidenoff e in Italia le brigate rosse.Oggi la violenza è molto meno ideologizzata e non passa per grande formazione culturale o cerebrale,ma è una violenza piu’ bullistica piu’ vicina al sistema nordamericano.Purtroppo i nostri intelettuali non hanno colto questo cambiamento di paradigma legato sopprattutto al consumismo e alla cultura dell ‘autoaffermazione.Infatti c’è anche un “bullismo” che parte da condizioni socio- famigliari elevate (borghesia) o non elevate (medio proletariato)che spinge per l’autoaffermazione del proprio figlio.E in questo senso che molti ragazzini studiano a scuola solo per ricavarsi un posto di successo o aprirsi una carriera senza aver interesse veramente per la cultura.Un giorno da adulti anche in questo caso diverranno dei cosidetti “cafoni ma laureati” .
Discorso a parte merita l’antisemitismo che dovrebbe essere punito e allontanato anche quando è critica sprezzante verso gli ebrei di Israele,ma per fortuna il centrodestra italiano che nasce da un estrazione moderata e popolare fu anche nel passato il perno di una politica (grazie a Berlusconi)con Israele e il mondo ebraico contro antisemitismo e negazionismo,meglio di movimenti di estrema sinistra come Antifa il movimento violento nordamericano che è vicino a Bernie Sanders e unisce la lotta di persone di colore irruente (ex Pantere nere)a temi come il femminismo,la Palestina le minoranze;anchesso riduzionista sui veri fenomeni storico politici,E poi non scordiamo pure la femministe argentine che bruciavano qualche anno fà un pupazzo grandezza uomo di Papa Francesco,fino alla Cina di Xi Jinping dove è lo stato il bullo che controlla tutti tramite la tecnologia moderna.
EDOARDO BUSO