Viviamo in tempi in cui in un attimo con l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti d’America la politica mondiale e quelle nazionali si sono ridefinite.Ma vanno anche verso una ulteriore ridefinizione.La prima ridefinizione è quella dello scenario geopolitico dove le dittature autocratice e sovraniste dalla Turchia di Erdogan nello scacchiere siriano ,fino all’Iran e alla Russia di Putin hanno avuto la meglio nelle guerre permanenti innescate anni fà.Tuttalpiu’ oggi non c’è un miraggio di democrazia umana nemmeno in Israele.Altra ridefinizione che avvicina il governo ebraico alle colpe umane di altri governi ,adesso che il suo leader e altri componenti del suo staff politico sono stati condannati dal tribunale internazionale dei diritti umani per genocidio.
E’ un bene in questo magma esplosivo e corrosivo che gli Usa abbiano ancora il polso del mondo ,nonostante un presidente come Trump che può avere tutti i difetti.
Innanzittutto se la guerra Ucraino-russa verrà chiusa dal Presidente americano con delle clausole che avantaggino anche l’Occidente e gli Usa non sarà una completa caporetto.Gli Usa hanno ancora la forza di reggere la storia e il bastone per il manico.E su questi temi che l’Europa coinvolgendo la Nato dovrà trattare per una pace che garantisca anche le richieste
provenienti dall’Ucraina e dal suo leader Zelensky.Tuttavia come dicevo prima Trump non è il Diavolo in persona,è il prodotto di tempi dove si stanno ridefinendo i ruoli della politica in tutte le nazioni democratiche del mondo.Arrancano i liberali e il liberalismo diventa o iperliberalismo nell’Argentina di Milei e negli Usa di Trump dove a provvedimenti sovranistici e protezionistici e quindi nazionalisti o protofascisti c’è un retroterra anarco capitalista.Allo stesso tempo le dimarcazioni tra socialismo e comunismo ,cioè tra una sinistra rivoluzionaria e una sinistra riformista si attenuano sempre piu’.In quanto tutte e due le tipologie di sinistra hanno gli stessi programmi e intenti,si potrebbe dire che hanno anche un raggio di azione limitato.Lo si vede tra il partito di Maraio e quello di Schlein che è considerata una politica che ha riportato gli asset del Partito democratico piu’ a sinistra dell’epoca millennials dai 90 al 2020.Ma anche i liberali hanno poca capacità d’azione perchè il mondo è cambiato ,c’è il pericolo a destra del sovranismo e del fascismo ,e quindi i liberali che sono tradizionalmente di destra preferiscono creare delle sinergie con la sinistra.Tuttalpiu’ la poca capacità di manovra di centrosinistra piu’ liberali è dovuta al fatto che il “liberalismo politico” è sovrastato e messo in crisi o meglio schiacciato dalla potenza del capitalismo finanziario e delle multinazionali.Lo si vede nell’ambito delle multinazionali di nuovo grido tra cui Amazon ,Tesla ,X e quindi della partecipazione di capitalisti democratici o repubblicani (Elon Musk)a dei governi democratici o repubblicani.Ed Elon Musk non è l’unico poichè Trump ha già nominato diversi manager di multinazionali americane al governo.C’è stata unao sfilamento tra capitalismo e liberalismo e questi due ordini politici economici viaggiano ormai separati,questo è dimostrato dal fatto che il liberale difende una dottrina di diritti umani e individualismo e innovazione e diffusione di valori ,mentre spesso i capitalisti sono avvinghiati come polipi a determinazioni politiche sovranistiche e fasciste.
Un altro dato di fatto è che i liberali rischiano di essere messi fuori dai parlamenti (dal parlamento europeo innanzittutto )per scarsita di voti,ma anche vituperati dai populismi sia di destra che di sinistra come assertori di politiche favorevoli ai grandi capitalisti o addirittura al servizio della Nato piu’ che dei diritti umani e del diritto dei popoli come quello ucraino a non essere invasi.
In questo frangente cosi complesso pero’ si denota e si scopre il velo delle ragioni dei liberali ,in quanto la ridefinizione di cui ho parlato sopra, ha ricostruito per neccessità i concetti e contorni di destra e sinistra.Oggi i liberali che sono nel centrosinistra coi dovuti accorgimenti possono essere meno in crisi identitaria di un Grillo o di un Giuseppe Conte che affermavano anni addietro che destra e sinistra erano concetti sorpassati e proponevano ricette populiste coinvolgendo se stessi in governi con la Lega Nord di Salvini,e ancora adesso su molti temi che giustamente lo staff di Piu’ Europa fa notare dalla giustizia ,all’immigrazione Conte e Grillo non sono di sinistra e non sono collocabili e pronti ad una collaborazione sincera con le forze progressiste.
Se da un lato le destre si pongono come difensore delle classe media,degli arrichiti ,delle corporazione con un modello socio politico dell’accontentarsi e andare avanti ,dall’accontentarsi di lavoro precario e di taglio alla sanità.Il centrosinistra ha invece l’opportunità di incidere politiche sociali senza scontri e frizioni con le istituzioni internazionali.Si pensi al tema climatico che un tempo era criticato da molti detentori di potere economico politico ma oggi è incoraggiato dalle istituzioni finanziarie,si pensi al tema dei contratti di lavoro da rendere meno precari (lo chiede addirittura il Fondo monetario internazionale),si pensi al settore pubblico e alla ridefinizione del neoliberismo che ormai vista la presenza di molta povertà diffusa fa accettare anche ai campioni di liberalismo che la scuola possa essere pubblica e la sanità pubblica.Rispetto agli anni novanta e duemila l’innalzarsi della povertà rende attrattiva una proposta di centrosinistra,che deve essere unitaria.Piu’ Europa ha dimostrato maturità su questi temi e può consolidare una alleanza forte con il Pd di Schlein e con altri gruppi come i socialisti.Allo stesso tempo deve mettere in guardia l’elettorato e diffidare dal movimento cinque stelle.Sul fronte della politica internazionale anche se si chiuderà il frangente Ucraina con la vittoria della Russia si può fare ancora molto per mantenere dentro una coalizione di centrosinistra una avversione politica ed economica traslata a livello europeo verso tutte le dittature da quella del Cremlino a quella Turca ,Iraniana,o al nuovo corso nordamericano di Trump.
Sopprattutto bisogna ricordare e ricordarsi che nella globalizzazione che si sfalda e ricrea i nazionalismi e i sovranismi e quindi potentati geopolitici ,la possibilità di manovra di chi crede nella globalizzazione ,nell’Europa e nei diritti sociali e civili è difficoltosa.E in questo senso non si può ascoltare falsi profeti come Grillo e Conte che oltre che ambigui utilizzavano tempo fa toni apocalittici di palingenesi sociale o rivoluzionari.
Per il centrosinistra non è piu’ tempo di rivoluzioni di ottobre ,semmai il centrosinistra deve occupare il capitalismo e diventare la Sentinella Sociale del capitalismo globale.Questo significa che bisognera parlare chiaramente agli elettori facendo capire che la sinistra può dare delle garanzie in più anche se inizialmente esse sono poche ai poveri e agli esclusi e garantendo i diritti umani e sociali in un ottica di cooperazione globale.Un bagno di realtà per quelli che credono come Grillo e Conte di poter raggiungere chissa quali vette ,e magari propagandando rabbia e populismo invece che costruendo il futuro.
Tuttavia prima o poi doveva accadere che l’elettorato di sinistra diventasse adulto e guardasse la realtà senza lo schermo delle utopie e degli utopismi, e purtroppo nel fragente attuale la sinistra deve tornare a modelli cosmopoliti e accoglienti per tutti i delusi della situazione mondiale ma dicendo forte e chiaro che il mondo lo si migliora dalla realtà in poi e non disaffezionandosi alla realtà.Nel mezzo di questi tempi martoriati che viviamo c’è stato il crollo nel 1989 del comunismo ,e dopo il crollo del neoliberismo sostituito da questo capitalismo populista e sovranista che con la potenza degli imperi in guerra ha rovinato il sogno di un mondo che andava verso la globalizzazione.Adesso urge iniziare a ricostruire dalle macerie e lo si deve fare anche non disdegnando di creare equilibri con personaggi deliranti tra cui Putin ,Trump e altri.Una parola che bisognerà ridefinire è quella di assistenza perchè negli ultimi decenni un certo neoliberismo ha ridotto la capacità di assistere gli esclusi e ha relegato la sinistra questo si in un ottica di sola funzione educativa,accomunando la sinistra che dovrebbe essere Laica con la predicazione della Chiesa Cattolica.Invece è neccessario che la sinistra torni ad un portato di sano materialismo e laicità seppur nelle sue diverse tonalità ,e quindi possa garantire il Sociale e redistribuire il benessere a tutti i bisognosi e agli esclusi tutelando allo stesso tempo i meriti e favorendo l’innovazione.
EDOARDO BUSO