E’ stata una campagna tesa,provocatoria,volgare,perversa ma molto sentita.E’ stata l’immagine di un popolo con poca storia alle spalle ,un popolo nuovo che deve sempre guardare al futuro con ottimismo e quindi crede nell’azione ,nella costruzione nell’ingigantirsi ,nell’autorealizzazione e nell’autostima e amorproprio.Un popolo che per la sua magnificenza voleva guidare altre potenze nel mondo ,creare e ricreare stati e geopolitiche.Ci è riuscito durante scorse amministrazione piu’ sobrie,piu’ manageriali e finanziarie ,ci è riuscito con una guerra lampo in Irak con Bush padre nel 1991,ci è riuscito facendo crollare il comunismo nel mondo con Ronald Regan nel 1989.Ma non c’è riuscito con potenze di vasta portata e atomiche,ha dimostrato la sua innegabile debolezza non solo sul piano militare in Ucraina ma anche la sua debolezza economica nella moltiplicazione del denaro con la grande crisi del 2008 dei derivati e il debito con l’altra superpotenza la Cina.E ‘ da quel momento che in America e nel mondo sono nati i sovranismi di destra quello Trumpiano e Bannoniano e tendenze socialdemocratiche a sinistra poi subito spostatesi al centro liberal con Obama e Biden e adesso con Kamala Harris.Insomma gli americani si sono impoveriti perchè la moltiplicazione finanziaria non funziona piu’ ,perchè nonostante l’America sia ancora un paese ricco e innovativo che si salva sempre ed abbia vinto la battaglia economica della crescita nonostante l’inflazione anche con un presidente senile come Biden ,essa stessa ha milioni di nuovi poveri ,sopprattutto nella working class.La povertà della working class si accompagna alla ricchezza delle elite quelle scientifiche sopprattutto farmaceutiche e della tecnologia.Ma la tecnologia per avere peso nel mondo concorrenziale dove altri innovano (Cina,Sud Corea ecc)deve essere innovativa continuamente,e quindi non sono bastati i dazi che Trump nel 2016 ha messo alla Cina e Biden ha aumentato ,e non è bastato indebolire la Cina per ridare fiato all’America perchè il ritorno delle fabbriche ad alta tecnologia sul suolo americano sè significato lavoro solo per gli operai e tecnici piu’ bravi e meglio formati .Mentre c’è tutta la cintura della ruggine dei non diplomati e non laureati che fanno sentire la loro voce.Trump ha rincuorato questi nuovi oppressi a volte con toni apocalittici ,contro un obsolescenza tecno-industriale dei colletti blu ,ha fatto voto alla Madonna ,ha cantato l’Ave Maria mentre Kamala Harris contrastava la sua misoginia che è la misoginia dei paesotti di campagna ,portando alla ribalta le star della pop music come Jennifer Lopez ,accrescendo forse in questo senso la frustrazione del popolo verso le elite cosmopolite di New York.E poi i toni apocalittici di Trump quando ha detto “se votate Harris domani non avrete piu’ una nazione”:intendeva non solo un America appiattita in un modello di socialismo di mercato ma anche un America controllata dalle centrali finanziarie e non solo il rischio America svenduta alla Cina che ormai è una storia vecchia ,ma un America dove la classe media sia obsolescente richimandosi al Volk.
Ma non è tutto oro quel che luccica.Dietro a Trump per fare la campagna elettorale non stanno solo Madonnine e Santi.Anzi nessuno.C’è la potenza di Elon Musk che vuole rilanciare un’America forte tecnologicamente e proiettata nello spazio e nel ciberspazio oltre che nell’intelligenza artificiale.Ci sono elite di finanzieri e avvocati sopprattutto ebrei e pro -Israele.E quindi ci sono anche dietro a Trump oltre agli economisti liberisti e anarcocapitalisti alla Ayn Rand e Milei in Argentina (che certe volte fanno rabbrividire per quello che dicono):e allo stesso tempo c’è la potenza delle Chiese evangeliche bigotte e oscurantiste ma che fanno anchesse sociale e sono presenti su molti temi dai diritti umani alla vita all’ambiente ,alla nutrizione sana,allo sport e alle Università ecc .
Trump va sorretto ,ma non aprioristicamente :ci sono ceti violenti dai cacciatori ,ai poliziotti razzisti ai gruppi neonazisti da guerra civile ,fino ai negazionisti del cambio climatico che vanno condannati e allontanati.Sul cambio climatico chi scrive avrebbe supportato Kamala Harris perchè la transizione ecologica è stata una vittoria del modello Biden.Mentre la cultura del liberismo alla Milton Friedman quella di Ronald Regan negli anni ottanta affermava che è meglio la televisione in tutte le case che gli alberi ,perchè gli alberi per quanto li guardi appaiono sempre gli stessi,mentre la tv e il cinema ti fanno vedere cose nuove ogni giorno.Speriamo in Elon Musk che pare avere una visione anche ecologica e possa guidare Trump.
E poi c’è da dire qualcosa sulle guerre ,che ormai hanno stancato la popolazione mondiale e forse è ora di fermare e trovare degli accordi per tutti i popoli coinvolti,sperando che Trump nonostante pressioni indesiderate riesca in questo obiettivo che si è prefissato.
EDOARDO BUSO