Vladimir Putin ha mostrato il suo totale disprezzo per la democrazia nelle ultime
ore quando tramite il suo portavoce Dimitri Peskov ha affermato che non si interesserà e non guarderà la diretta con il confronto tra Kamala Harris e Donald Trump trasmessa dalle tv americane.
Queste frasi di Putin dovrebbero fare accapponare la pelle ai politici e media europei che ancora sono convinti che Putin abbia delle ragioni in tutto questo marasma.
Non sono da sottovalutare queste frasi perchè dimostrano e sono un esempio lampante della mentalità dittatoriale e della psicologia malata del dittatore russo.Innanzittutto affermare in un epoca difficile ma dove c’è ancora un minimo di globalizzazione e rapporto tra diversi stati i loro mercati liberi la scienza le invenzioni (si pensi all’esplorazione spaziale o allo sport che vedono collaborazione e competizione pacifica tra russi ,americani,cinesi ed europei ),insomma Putin da un chiaro messaggio :La Russia può fare tutto da sola,non ha bisogno dei mercati ,di un interistituzionalità globale e non ha nemmeno bisogno di istituzioni mondiali che ne valutino la trasparenza democratica (magari nelle elezioni)la corruzione interna,i diritti umani ,la concorrenza economica e può fare a meno anche delle istituzioni finanziarie che stanno degradando la Russia ,che soffre di un enorme crisi interna ,un paese dove il settore alimentare rispetto all’Occidente è tornato preponderante rispetto a settori competitivi ed innovativi come l’alta tecnologia,proprio perchè c’è carestia e incertezza.
Insomma Putin come Hitler pensa di rielaborare una sorta di “socialismo di guerra” quel socialismo di guerra inconcludente che anche i piu’ duri comunisti in tutta Europa hanno ormai declassificato ad armamentario politico del passato.
Nelle dichiarazioni di Putin inoltre c’è anche un forte aspetto nazionalistico ,Putin fa leva su una popolazione che ignora il mondo esterno dopo che il governo russo ha chiuso letteralmente le frontiere ed il giornalismo è meno libero di un tempo,forse meno libero della stessa Turchia autocratica del presidente Erdogan.Putin cerca di assembrare il suo popolo contro un nemico comune ,immaginario.Mentre la vera realtà è la cecità di certe correnti politiche occidentali (europee sopprattutto )che non fanno i conti con la possiiblità che se vincesse Putin la guerra si potrebbero aprire scenari molto preoccupanti.Innanzittutto Putin come Slobodan Milosevic in ex Jugoslavia potrebbe utilizzare la vittoria per vendicarsi sugli ucraini democratici e liberali ed creare i presupposti di un immane genocidio.Non scordiamo che Putin fino a pochi anni fà era l’amichetto di molti sanguinari dittatori da Milosevic a Saddam Hussein,e ancora adesso sostiene dittature come quella della Birmania,la rieducazione forzata degli Uighuri in Cina e l’Iran e la Siria dell’ex dittatore Bashar All Assad contro la democrazia americane e lo stato ebraico di Israele.
Il secondo potenziale scenario è un occupazione lenta ma progressiva delle aree limitrofe alla Russia che si sono disgregate dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 proprio con il decreto del ministro degli esteri di Gorbaciov Shevernadze che eroicamente lascio libertà ai popoli un tempo opressi dal regime stalin-brezneviano con una piccola parentesi di apertura con Krusciov.Di questi popoli che erano divenuti indipendenti nei primi anni 90 era parte anche l’Ucraina non scordiamolo mai.
Una riapertura del fronte di occupazione delle aree un tempo sovietiche avvertono diversi politologi ,potrebbe portare ad un erosione anche delle democrazie nordiche e con il tempo mediterranee ,dove Putin cercherebbe in ogni modo di acquisire consenso politico sostenendo o addirittura finanziando partiti politici che si dimostrano collaborativi o in sintonia con il populismo nazionalista della Russia.(si pensi al caso Russiagate Trump-Putin Salvini Conte Savoini durante il governo giallo-verde di cinque stelle e lega nord).
Questo è possibile per colpa anche di un sistema quello Occidentale,che ha perso la capacità di guardare al futuro ,e di fare delle vere riforme.Procediamo a lenti passi e i governi occidentali collezionano scandali ,mentre solo poche voci come quella di Mario Draghi che negli scorsi giorni ha rilanciato il tema degli investimenti e di riforme corpose ,sanno intuire e portare avanti.
Il problema è lo stile di vita occidentale che un polemico e attivo politologo e osservatore come Irving Kristol definirebbe inflaccidito e senza capacità di slanci eroici.Infatti viviamo in un mondo liberale per quanto cerchino di cambiarlo sotto i nostri occhi ,dove si moltiplicano le aspettative di vita.Quelle aspettative crescenti che sono il motore della crescita capitalista però allo stesso tempo costituiscono un freno a pensare in termini di difesa contro un possibile invasore.In piu’ queste aspettative sono sconnesse tra di loro.C’è l’aspettativa alla pace ma senza pensare ad un esercito di alta potenzialità,c’è l’aspettativa al guadagno e alla tranquilità della middle class,e queste aspettative non ci fanno ragionare in termini valoriali di fronte al male e alla crudeltà che dimostrano certi dittatori nel mondo.Mentre gli attivisti per i diritti sono pochi e tartassati.In piu’ le persone che non hanno visto realizzarsi le proprie aspettative non rincorrono piu’ sogni di una società libera,forte,determinata,capace sogni di innalzamento ,ma spesso si buttano in filoni di pensiero di stampo critico e populistico (a volte a ragione a volte esagerando),e magari diventano gli imbelli burattini di sanguinari come Putin.Purtroppo una società stagnante è vero toglie i sogni a molti dei suoi componenti,sopprattutto quando c’è una cospicua parte di questa società liberale e democratica che pare avere piu’ vantaggi,lavorare meglio,arricchirsi e viaggiare o godere maggiormente di coloro piu’ poveri e tartassati del benessere economico.
Insomma la società delle aspettative crescenti e del benessere diffuso può trasformarsi in società anche del malessere intrinseco ,quando o c’è l’eccesso ma anche quando gli stili di vita progressivi e modernistici portano a disfunzionalità (si pensi alla droga,alle manie sessuali ecc).Per questi motivi un governo sano dell’Italia e dell’Europa deve cercare il modo
di uscire da questi empasse tramite il rilancio della crescita della ricchezza in tutti i sensi.Una ricchezza che non dovrà scordare il tema ambientale ed ecologico come facente parte reale di questa ricchezza nuova.
Solo ricreando speranza che parta da delle elite consapevoli e non piu’ disprezzanti la democrazia ,e solo rinvigorendo la speranza di uno sforzo comune per migliorare l’Europa e l’Occidente si potrà distogliere gli individui e le popolazioni europee da progetti di stampo reazionario e di collaborazione con chi vuole distruggere le peculiarità occidentali e il portato democratico dell’Occidente,siano essi gruppi terroristici o intere nazioni guidate da dittatori che tengono sottomessi e ignoranti i loro stessi popoli.D’altronde questo è il vero senso di quella cultura umanistica,liberale e illuminista di derivazione Volterriana che poi si è trasfusa nei padri costitutenti degli Stati Uniti d’America ma che proviene proprio dalla nostra Europa.Non lasciamo Mario Draghi da solo in queste battaglie.
EDOARDO BUSO