Ho letto con interesse la proposta del partito Piu ‘ Europa per la cittadinanza e il reddito
ai giovani figli di immigrati che sono nel nostro paese.E’ una battaglia giusta,ma che fatta anche sollecitando altri fronti.Piu’ Europa nonostante la critica che faccio rimarrà comunque il mio partito di riferimento e quello che votero’ nelle elezioni prossime nazionali.
Ma bisogna sottolineare che il campo largo deve strigliare la maggioranza su molti fronti ,e non si può pensare di stare in piedi solo parlando di cittadini immigrati ,che certamente hanno un valore perchè sono loro che sorreggono la spesa sociale italiana in un paese demograficamente perlopiù anziano.
Piu’ Europa e il terzo polo che sosterra’ Elly Schlein rimangono l’antidoto a collettivismo a sinistra (movimento cinque stelle)ed ad una austerità neocorporativa a destra(Meloni,e Salvini).
Io umilmente vorrei lanciare una proposta per un prossimo referendum e su come allargare questo referendum non solo ai migranti di nuova generazione che hanno diritto alla cittadinanza ma anche agli italiani e agli europei.
Penso che sarebbe giusto garantire un reddito a tutti i cittadini e in particolare realizzare l’obiettivo del reddito redistribuito a tutti senza scalfire il merito e la produttività.
Un idea potrebbe partire dal tassare maggiormente le eredità dei piu’ ricchi ,con tasse di successione,in particolare al momento del trapasso del detentore di capitale.
Vanno fatte differenziazioni tra detentore di capitale e capitalista che reinveste in posti di produzione il suo patrimonio (specie questa un pò demode’ oggigiorno).Tassare maggiormente le eredità (pensiamo se si tassasse di brutto l’eredità di Briatore o di Della Valle o dei figli di Berlusconi o meglio ancora di Elon Musk …),e dopo aver tratto gettito da questa tassazione redistribuire i proventi ai nuovi nati .Ogni nuovo nato in Italia ed Europa ma spero anche nel mondo un giorno,dovrebbe avere un reddito di base.Questo reddito dovrebbe essere incamerato e reso fruibile dai 18 anni in su,per scegliere percorsi formativi o costituire un salario di ammortizzazione nel lavoro per sostenere il ragazzo nei percorsi di apprendistato o i primi percorsi lavorativi .Non è un sostitutivo dello stipendio.Questa misura permette a chi arrivato a 18 anni non ha trovato ancora la sua strada di poter avere incamerato un reddito per poter tentare dei cambiamenti :scuole migliori ,investire in una piccola attività ecc.Mentre permette a chi ha già trovato la sua strada ma non è pagato adeguatamente perchè novello di avere un sostegno al reddito.
Questo reddito che per sintesi potremmo chiamare “reddito sociale ereditario per la future generation”,non sostituirebbe assegni sociali o invalidità o pensioni sociali per i piu’ anziani.
Sarebbe un bel modo per rimettere in moto il paese,la creatività ,la genialità ,la imprenditoria giovanile ,senza per questo confrontarsi con aspetti di rivoluzione violenta che possono tornare in auge in paesi che pian piano vengono deprivati a livello economico ,si pensi che questo reddito di cui parlo ,è garanzia di un paese o continente ancora in economia di mercato libero e capitalista (seppur la tassazione delle eredità corposa è una misura socialista):tuttavia tiene lontane le nazionalizzazioni e socializzazioni delle imprese ,e quindi dovrebbe essere ben visto da parte del capitalista di rinunciare adesso a qualcosa per vivere ancora in un sistema libero ,democratico e di mercato.
Quindi un reddito sociale per le future generazioni ,a partire come è la proposta di Piu’ Europa per i nostri concittadini figli di migranti perchè no?
Forse bisognerebbe ampliare questo referendum e includere un progetto che possa essere valido anche tra dieci o venti anni,sperando che il mondo dei grandi ricchi comprenda questa scelta epocale.
EDOARDO BUSO