Giorgia Meloni e il suo governo resistono e addirrittura sono desiderati dalla maggioranza degli italiani,lo si è dimostrato alle elezioni europee.
Addirrittura in Europa con il crollo dei consensi per i gruppi liberali di Renew,Meloni è richiesta e desiderata per sostenere la cosidetta “maggioranza Ursula” tra Verdi,Liberali e Popolari.
In Europa sono cresciute di numero destre peggiori di quella italiana,menefreghiste come quella tedesca o austriaca dei destini del continente.Giorgia Meloni in questo caos sembra anche per gli alleati nordamericani un faro di stabilità ,nel contenere l’avanzata pericolosa di Putin nei paesi baltici e aiutare quello che è rimasto del calpestato popolo ucraino.In un momento in cui cresce un movimento pacifista trasversale che assembla il peggio delle pulsioni autoritarie.Non parlo certo del pacifismo francescano o cattolico che è sempre esistito,ed è giusto secondo le credenze di quelle dottrine:parlo piuttosto di un pacifismo alla Vannacci con pulsioni neofasciste fino a quelle neostaliniste di presidenti europei come Fico che da sinistra imita le destre populiste facendo riforme per il bavaglio ai media nazionali e alla stampa.Poi c’è il populismo di Orban anche se Meloni ha affermato che pur rispettandosi e volendosi bene ideologicamente hanno posizioni contrastanti.Poi viene il quadro internazionale dominato dalla pericolosa figura di Donald Trump e di un America che perde in Ucraina e perde nel mondo,un America ripiegata su se stessa che non pensa piu’ alla democrazia nel mondo e sopprattutto nel terzo mondo dominato dalle logiche mercatiste della Cina,che stabilizza sotto la sua egemonia l’Africa ,il sud pacifico e il sud america.
Insomma Meloni ci dà un pò di stabilita’,ed è richiesta come dicevo prima dal partito popolare europeo che si è riconfermato primo partito in Europa.
Cosa si può sperare?Innanzittutto non si può sperare purtroppo in una rottura che creerebbe troppe gravi fratture nel suo elettorato di destra,tra Meloni e Salvini.Quindi purtroppo atteggiamenti come quelli di Lollobrigida e Vannacci sono scontati.
Per quanto riguarda il ministero dell’economia nonostante le polemiche sul Mes che ormai la maggioranza degli italiani non vuole,resiste un piano da parte di questo esecutivo di rilancio della produttività.Rilancio della produttività che pero’ non tiene conto di categorie fortemente svantaggiate,anzi pare che il piano sociale sia tutto incentrato sulle famiglie e famiglie con figli piccoli piuttosto che su disabili ,single,coppie non sposate.In piu’ c’è stato un grave e dannoso taglio della sanità che porta ad una privatizzazione di essa,una privatizzazione celata.
Detto questo di negativo ,io penso che la riforma della giustizia possa essere positiva quando parla di abolizione dell’abuso di ufficio chiesto da tanti sindaci di centrosinistra.Sia positivissima sul tema della separazione delle carriere,ma pecchi sul piano del miglioramento delle condizioni carcerarie.
L’autonomia differenziata poi andrebbe presa come opportunità ,sia per il nord che per il sud,una sperimentazione,tenendo conto che è sbagliato fare come fanno le opposizioni di ricorrere alla corte costituzionale.Lo sanno o dovrebbero saperlo bene i radicali che si sono visti bocciare due referendum dalla corte costituzionale in particolare quello sulla legalizzazione della cannabis.Se l’autonomia differenziata è stata richiesta di diventare legge con un referendum (quello indetto da Zaia e sostenuto anche tempo addietro da Bonaccini che è del Pd),perchè la corte costituzionale non ha bocciato il referendum se questo era anticostituzionale,senza dare la possibilità di fare una legge?Tuttalpiu’ l’Italia ha una costituzione che prevede già il federalismo,dopo si può dibattere su quale tipo di federalismo sia meglio.
Io mi trovo d’accordo con l’onorevole Benedetto Della Vedova:oggi non serve l’autonomia differenziata,le “leghe” e il localismo.Oggi con l’intelligenza artificiale l’unico federalismo di cui abbiamo bisogno è quello europeo,gli Stati Uniti d’Europa,Purtroppo per noi pero’ aggiungo io gli Italiani riconfermando partiti populisti e sinistre postcomuniste e non liberali si sono dati la zappa sui piedi per ancora diversi anni di governo o sgoverno.
EDOARDO BUSO