
Nel piccolo paesotto di campagna una mercedes girava attorno al campetto sportivo con
l’autoradio a palla.I ragazzi si preparavano per andare al club ,erano le 3 di notte era l’ora in cui suonava Marzio insieme ai diseredati della notte.
Si apprestavano in un giorno di pioggia ad camminare fino al club ,mentre nell’erba alta del campetto un barbone aveva accesso un piccolo fuoco.
Il dio fungoide avrebbe chiesto sacrifici in nome del dio legno che bruciava,c’erano sterpaglie bruciate nelle autostrade che facevano vibrare il fumo tossico in un nuvolone che copriava i comignoli delle industrie dissestate dalla grandi crisi economica.
Pens il ragazzo della notte senza genitori ,senza madre e senza padre con dei ricordi ,era giovanissimo e viveva e vibrava ai ricordi della sua prima adolescenza nella casa di campagna quando nel 2001 cadevano dei grandi palazzi a New York e c’erano i corvi al potere.
Tra poco verso la mattina sarebbe caduta pioggia chimica giallognola sulla città e sul paesotto di campagna,si diceva piovesse merda,merda merda…
Il futuro è gia qui diceva l’insegna della discoteca ,mentre un gorilla un mutato si avvicinava con un furgoncino e rapiva le veccbiette per portarle al punto chiave Eutanasia progetto Chiesa,una Chiesa universale e spirituale dove si pregava e ci preparava alla dolce morte.
Ma Pens non sapeva niente delle sette.Aveva letto qualcosa sulle oche e qualcosa sui Quack ?Quaccheri e sul ballo del qua qua e il gioco dell’oca.Quando giocava al gioco dell’oca e vinceva gli veniva l’erezione chissa perchè.
I quaccheri erano una grande diramazione religiosa che viveva meditando ma anche basandosi sui mestieri e i lavori ,prima il lavoro poi la pace e il silenzio.Era per questo che in mancanza di lavoro molti nella città affollavano le palestre con musica rock di radio Virgin radio 95.7 sulle cuffiette e molti camminavano fuori all’aperto con lunghi impermeabili che si sporcavano di giallo perchè la pioggia era gialla.
Nel mondo accadevano le guerre,ma erano guerre che l’impero del bene non poteva piu’ vincere,contro gli stati autocratici tecnologici di Cina,Russia e Birmania mentre in Cambogia i cittadini venivano sezionati e messi in grandi gabbie e trasportati in aereo in tutto il mondo e poi ricostituiti con arti robotici negli zoo.
Da qui la protesta dei senza famiglia,dei diseredati della notte ,che mangiavano patatine chimiche e bevevano cioccolata amara.
Pens entro ‘ nella grande discoteca che si trovava a Castagnaro una città vicino alla città di Romeo e Giulietta cioè Verona.Ed entrato venne conturbato dalle movenze delle sirene danzanti che calzavano sandali olandesi erano profumate di lavanda ed erano senza mutandine ma portavano dei top che gli coprivano il seno.
Pens non era dell’umore migliore,chiese al barista un Moloko con tanto latte e inizio il suo viaggio guardando le musica e ascoltando le corse delle automobili di formula uno nel maxischermo della discoteca.Il vocalist Marzio diceva “Noi siamo il popolo,il popolo non disintegrabile,i custodi della Nuova moralità ,il popolo della notte i diseredati della notte;Venni vidi vincit perchè la musica vince su tutto ….
Nella casa di Pens c’erano suo nonno e sua nonna che leggevano il giornale e una rivista di cucina e moda seduti in comode poltrone aspettando che fosse cotta la polentina …stranamente sopra la casa del nonno e della nonna di Pens brillava il sole ,ma solo sopra quella casa mentre il resto era coperto dalle tenebre della pioggia eterna
Pens vibrava di nuovo nella discoteca quando vide una ragazza ,una ragazza che aveva già visto in un altra dimensione,in un sogno che gli pareva di conoscere ,la musica si faceva soffice e melodiosa ..e lui fissava gli occhi della ragazza ..era una ragazza che aveva occhi celesti e capelli sul rossiccio tenuti in una coda dietro la testa…eppure l’aveva già vista in un sogno prima che la società avesse portato via i suoi sogni
Il vecchietto fuori dalla discoteca fumava un sigaro e imprecava per il rumore ,mentre beveva un bel latte e menta ,e poi si avvio al gabinetto del baretto vicino alla grande discoteca in un impeto di diarrea…aveva vecchi pantaloni marroni e un cappello da alpinista …entro nel bagno e inizio a fare i suoi bisogni leggendo un fumetto di Tex Willer che andava per le praterie sparando ai cattivi che facevano del male agli indiani
Marzio urlo e il vecchio lo senti in bagno e disse “qui non siamo per cagare ,c’è gia il cielo del dio minore trapassato fungoide da risvegliare che vibra e defeca …qui siamo per vivere “
il vecchio venne preso da un accesso di diarrea mentre sentiva queste parole …Marzio disse “qui siamo progressivi chi non ci vuole vada alla grande chiesa dell’eutanasia”
Ma Pens non credeva alle parole di Marzio era triste e confuso guardava solo negli occhi mistici della ragazzina che si chiamava Molly ed era figlia del mutante …l’aveva visto adesso si che lo aveva capito in un fumetto che si vendeva in edicola stampato dalla distribuzione mutante e su quel fumetto si parlava di un palazzo di uno scienziato pazzo che aveva creato un mutante che poi gli si era ribellato ….
E lui doveva andare in quel palazzo in un giorno di pioggia e trovare il mutante e risvegliare il dio fungoide …ma non sapeva ancora quale era la sua missione,Molly gli passo accanto strusciandosi nei suoi pantaloni e lui la segui nella sala delle gabbie dove si poteva ballare sui dei cubi rialzati chiusi in delle gabbie …
TO BE CONTINUED …
EDOARDO BUSO