

Nel programma di Piu’ Europa e del terzo polo c’è spazio per quella che viene definita equita tra generazioni.Tra generazioni passate quindi gli anziani e i pensionati,le generazioni presenti cioè i giovani ,e le generazioni future.Questo ci richiama al tema del debito pubblico ,oltre alla messa in sicurezza del lato pensionistico.Innanzittutto bisogna fare in modo che non ci sia sperequazione tra pensionati che hanno molto più dei giovani e gli stipendi da dipendenti e da autonomi dei giovani.
Una buona architettura finanziaria poi deve fare in modo che il debito pubblico scenda con l’inflazione e sia sostenibile non solo per la generazione attualmente vivente ma anche per le generazioni future.
Come sappiamo non è una cosa facile per la politica.E proprio perchè non è facile tenere l’inflazione bassa proprio perchè si tende a dover chiedere dei sacrifici sopprattutto sugli stipendi dei dipendenti e sull’erogazione dei mutui ,quando i tassi di interesse vengono rialzati come sta accadendo oggi nel 2024 per mano delle banche centrali europee e americane.Proprio per questi motivi la politica promette invece che finanze regolari e di cercare di tenere il debito a freno,scostamenti di bilancio ,come quelli promessi da forze populiste tra cui i cinque stelle e la lega nord negli scorsi governi ,in barba ai richiami e alle regole europee.
E’ temerario quando c’è tanta povertà parlare di debito sotto controllo e lo fanno pochi partiti che spesso passano da antipatici per questo dato del loro programma.
Mi vorrei ricollegare con l’origine del partito radicale,che è stato un partito di lotta e anche di governo.Un partito che ha saputo chiedere spesa pubblica in piu’ sopprattutto per persone disagiate come i carcerati ,lidove nelle carceri mancano servizi adeguati e diritti umani e dignità della persona e della vita.Ghandi diceva che una nazione dimostra la sua democrazia da due cose :da come tiene i bagni pubblici con igiene e da come tiene le carceri.
Il partito radicale pur essendo un partito che ha due derivazioni,o forse tre,quella liberale legata al libero mercato ed alle teorie del settecento di Adam Smith ,Riccardo ,quelle positiviste come Jeremy Bentham e Locke ,quelle illuministe ereditate dall’antimonarchia della rivoluzione francese e quindi una collocazione repubblicana e costituzionalista oltrechè legalitaria.Quella infine radicale e di sinistra moderna,democratica e globalista,con autori come Karl Popper ,le lotte nonviolente di Ghandi ,l’antirazzismo …
Il partito radicale pur con tutte queste derivazioni ha sempre scelto di collocarsi nel centrosinistra con quindi anche una collocazione in favore del sociale.Solo nel 1994 cerco di creare una sinergia liberale con il nuovo centrodestra di Silvio Berlusconi.Ma il partito radicale fu presente anche durante i governi Prodi con un alleanza con i socialisti democratici di derivazione Turatiana,Pertiniana,Craxiana nella nuova veste della terza via britannica di Tony Blair e del laburismo.
Come partito di lotta ha sempre affermato in modo nonviolento delle tematiche da quella carceraria a quella ambientale a quella antimilitarista cercando di sottrarre e allo stesso tempo incontrare movimenti protestatari come quello di Seattle di tinte anarchicheggianti ,fino ad associazioni umanitarie come Amnesty international,tuttavia senza prendere un risvolto di tipo social-marxista e non incitando alla lotta violenta.
Come creare una connessione tra questi due aspetti che si scontrano nel partito radicale?La sua presa nel mondo giovanile delle proteste anche anticlericali ed antiautoritarie che unisce il mondo “anarchico” giovanile con quello socialista democratico e in certe ramificazioni socialista con aspetti marxisti ,fino al mondo liberale quello che deriva dalle dottrine di Smith ,Riccardo,Popper,Von Mises ,e nei tempi moderni Milton Friedman e George Soros?
Nella politica estera abbiamo visto un evoluzione del partito radicale.Dal pacifismo e antimilitarismo degli anni settanta che chiedevano la libertà di coscienza e l’abolizione della leva obbligatori l’antiproibizionismo nell’aborto e l’antiautoritarismo,fino alle nuove riflessioni dagli anni novanta in poi ,quando è crollato il muro di Berlino ed è iniziata la globalizzazione e il partito radicale ha fatto sue battaglie come quelle del mondo politico neoconservatore per l’esportazione e la lotta per la democrazia e i diritti umani in tutto il mondo.Sulla guerra in Irak e Afghanistan molti radicali sono stati favorevoli ad un intervento per la democrazia,ma allo stesso tempo hanno criticato la barbarie di processi sommari senza l’egida delle istituzioni internazionali per esempio a Saddam Hussein ucciso con la pena di morte dagli Usa e di Gheddafi in Libia.
Adesso come adesso i radicali sono seppur pacifisti favorevoli ad una vera pace in Ucraina e nel medio oriente.In Ucraina sostenendo il riarmo della cittadinanza ucraina contro l’invasione di Putin.In Medio oriente sostenendo il diritto di Israele seppur criticato ,di esistere ,mentre è in pericolo la sua esistenza per colpa di istituzioni come le nazioni unite in cui paesi dittatoriali come Cina e Russia hanno un peso sempre maggiore.
Fino alle battaglie interne al mondo asiatico per i diritti umani.Contro il regime dell’ex khmer rosso Hun Sen in Cambogia,i diritti umani in Myanmar ,i diritti umani e la lotte degli Uighuri in Cina e di tutte le minoranze etniche.
Proprio per questi motivi il partito radicale di cui Piu’ Europa è una costola indipendente e nuovista ,è un partito tra i partiti che è anche mondiale e transnazionale.
Vorrei approfondire la riflessione sul tema socio-economico e del debito pubblico citando un grande radicale dei tempi passati ,uno che fece il 68 ,si dichiaro per le libertà sessuali e umanitarie contro il bigottismo e l’autoritarismo,di cui sto leggendo ultimamente dei libri,cioè Bertrand Russell il famoso filosofo,sociologo,e matematico brittanico.
Nel suo libro Elogio dell’ozio ,Bertrand Russell che è stato sia fervente critico del capitalismo,come del fascismo e del comunismo,ci fa capire che è il tassello transnazionale che vale poco nelle elezioni del passato e di adesso (proprio perchè manipolate da partiti nazionalisti ,comunisti ,populisti ecc):è questo tassello che se ben oliato può portare a limitare i danni di un economia che invece che viaggiare su un mondo unito ,viaggia su un mondo diviso e frammentato in nazioni,stati e staterelli.Russell facendo l’esempio dell’oro detenuto dalle varie nazioni nelle proprie banche centrali per utilizzarlo in caso di scoppio di guerre e carestie o crisi inflazionistiche,e mai usato nella storia in questi frangenti ,ci fa capire che l’oro come il risparmio è solo un feticcio.
La verità è che le strutture bancarie nazionali sono tutte tese al risparmio quindi al piacere che da il potere.Perchè piu’ si risparmia piu’ si ha potere,mentre chi spende trae piacere istantaneo da quello che acquista o utilizza.Pensiamo ai conflitti tra potenti che sono conflitti tra chi ha tanto risparmio e cerca di accumulare ancora piu’ soldi aldilà delle esigenze dei suoi simili che lavorano e faticano e guadagnano solo le briciole di questo risparmio.
Russell oltre a criticare il mondo del lavoro ,per il quale fin dall’infanzia ci inoculano nella psiche che il lavoro è sacro e l’ozio è un male,quindi lavorare poco non va bene,egli critica
anche quelle società protezionistiche come quella fascista o quella marxista stalinista sovietica dove tutto quello che esiste deve essere prodotto dalla propria nazione e non comprato all’estero.E qui nel pensiero di Russell torna la tensione verso un liberalismo piu’ umano perchè egli afferma che se una nazione produce tutta da sola produce spesso un prodotto eccellente e tutto il resto di scarso valore.Mentre è la cooperazione nel mercato che fa produrre cose eccelse in tutti i campi,come è l’esempio della matita portata dall’economista Milton Friedman dove c’è una cooperazione tra nazioni diverse (dal legno,alla mina ,al design ecc)che magari forniscono materia prima da paesi lontani ecc e creano sinergie.Questo è possibile sopprattutto nel mondo della ricerca scientifica sia pubblica sia privata.
Russell per uscire dal mito sovranista dell’autosufficienza e dal mito capitalista dell’arricchimento utile solo a se stesso ma che non è arricchimento distribuito tra tutti,propone paradossalmente anche in quell’epoca una risposta TRANS-NAZIONALE come è quella di mettere tutto l’oro delle banche centrali nazionali in un unica riserva comune a tutte le nazioni e la fondazione di una banca mondiale comune e una moneta mondiale.
Se ci fosse una moneta mondiale sarebbe tutto piu’ facile ,aldilà dei soloni che parlano male di teorie come quelle di un possibile Nuovo ordine mondiale,governato dagli “Illuminati”.Con una moneta mondiale e un governo sovranazionale di istituzioni democratiche e liberali si potrebbe garantire maggiore stabilità economica e minori guerre tra Casate e Aristocrazie economiche o Potentati di ricchi e potenti nel campo dell’industria,delle banche,del militarismo ecc.
Ecco perchè ritengo che la proposta di Piu’ Europa di una sostenibilità del debito pubblico nazionale verso le generazioni future ,(in ogni caso questa forza politica è favorevole ad un debito comune europeo innanzittutto);questa proposta vada letta non come antipatia o proposta da finanzieri “lacrime e sangue” ,ma bensi come lotta a quelle teorie intestine al nostro paese l’Italia che hanno dominato gli anni 20 ,e che vorrebbero spaventare il mondo globalizzato e le plutocrazie del denaro (banche,multinazionali ecc)creando un “autosufficienza” stile Venezuelano dove dopo un pò di tempo,tutto il teorema crolla,e la gente si trova a morire di fame,perchè la nazione diverebbe sovraindebitata,produrrebbe cose di bassa qualità ,avrebbe un alta inflazione e nessuna azienda andrebbe a produrre al suo interno…insomma una situazione piu’ che drammatica.
Per fortuna che per ovviare ad un processo di decomposizione simile della società il partito radicale ,i partiti liberali seri e onesti e il terzo polo ,credono in un Europa piu’ comune ,piu’ unita che promuove un governo europeo con un debito comune,con maggiore spesa per i piu’ deboli e un governo del mondo sempre piu’ unitario e globalizzato.
EDOARDO BUSO
