Vannacci parla di un mondo sconvolto che gira al contrario.Ma per fortuna che non siamo agli albori del nazionalsocialismo nella Germania di Weimar dove Adolf Hitler predicava l’odio verso gli ebrei e i subnormali in qualche birreria.
Si può riproporre la questione posta da Vannacci in termini democratici,sulle classi che non devono mischiare i “migliori” o piu’ dotati ai peggiori?Tutto si può fare, ma sempre lo si deve fare in chiave democratica,tenendo conto di due principi fondamentali della democrazia evoluta.Il primo la Non discriminazione.Il secondo è quello secondo cui i forti o piu’ dotati nella scuola e nella società devono aiutare i piu’ deboli.
Certamente nel periodo storico del multiculturalismo e dello scontro delle culture è difficile
impostare un modello educativo buono per tutti.Vannacci pero’ parlando di subnormali ,mettendo nel minestrone pure i migranti ,riduce la questione ad un motto neo hitleriano che confonde molte persone.
Ma tutto si potrebbe risolvere con modelli democratici ,senza rinunciare alla società multiculturale e senza discriminare i disabili o le persone psichicamente deboli o le anomalie che sempre esisteranno nella società.
Una corrente come il trans-umanesimo cerca di ridurre le differenze e le disparità tra disabili e persone normodotate ,ma è anche una corrente che ci promette e promulga che nei prossimi anni ci sarà una rivoluzione medica che potrà fare in modo che i bambini piu’ problematici vengano selezionati già prima della nascita.Centra l’aborto e le analisi pre-impianto ,ed è per questo che non prendo una posizione netta su questo argomento,perchè esistono filosofie e sensibilità religiose o laiche diverse che vanno tutte rispettate.
Allo stesso tempo in molti stati si è cercato un compromesso,senza ridurre tutto alla biologia o alla bioetica.Durante la presidenza di George Walker Bush negli Usa dal 2001 al 2007 ,il noto presidente anti-abortista,ha promosso una riforma della scuola chiamata No child left behind ,Nessun bambino resti indietro,per fare in modo che i bambini e ragazzi con dei test fossero valutati insieme ai loro professori sull’andamento scolastico e se le classi esaminate davano cattivi risultati si valutava una ricomposizione della classe o la chiusura dell’istituto o la riprogrammazione di esso.Insomma l’obiettivo era che tutti acquisissero una buona educazione culturale e pratica prima di uscire da scuola.
Ma esistono anche altri sistemi,come quelli basati sui test del quoziente intelettivo.Tuttavia nemmeno questi test sono infallibili.Si potrebbero creare delle classi piu’ omogenee tramite questi test attitudinali.Ma Vannacci che non ne parla,riduce la questione a puro slogan.
Vannacci inoltre e tutti quelli che sostengono i testi del QI dovrebbero sapere che non c’è una relazione tra cattiveria e maleducazione in classe e in altri luoghi pubblici e privati e ritardi scolastici o di inteletto.Esistono criminali che hanno un quoziente intelettivo superiore a molti ragazzi buoni che magari non riescono a scuola.
Insomma Vannacci tende a dare delle cose una visione superficiale e stereotipata,tipica del militarismo.Perchè una persona buona dovrebbe riuscire nella vita,mentre una persona cattiva o maleducata no?E’ una interpretazione adatta ai ruoli militari dove chi un ruolo maggiore si pensa debba essere migliore anche nelle virtu’.
Nella società del passato era piu’ facile che persone virtuose fossero anche diplomate o laureate proprio perchè c’erano tante persone seppur buone e intelligenti che non procedevano negli studi e venivano scremate maggiormente e mandate a lavorare e faticare.Insomma c’era meno scelta.Oggi aumentano i reati compiuti dai cosidetti colletti bianchi proprio perchè ci sono piu’ colletti bianchi di una volta,piu’ laureati che seppur sono laureati non sono per nulla virtuosi.
Ma allora come recuperare la virtu’?Sicuramente educando ad impegnarsi ,ma anche dialogando con i bambini e ragazzi ed evitando un modello di società troppo lassista e non basato su un minimo di impegno,ma senza tornare verso l’autoritarismo da caserma.
E’ giusta la selezione scolastica come sarebbe giusta anche la selezione con numero chiuso in molte facoltà universitarie,ma senza tornare indietro rispetto ai diritti conquistati con le rivoluzioni culturali del 68,dalla libertà sessuale all’antiautoritarismo.
Purtroppo è vero che negli ultimi anni anche nella scuola si sono scontrati modelli velenosi.Dall’ipercompetitività dei genitori che vorrebbero tutti i loro figli laureati e in breve tempo e quindi la maggiore importanza data dalla scuola alla competizione negli esami piuttosto che nell’educazione alla virtu’,fino alla nuova maleducazione scaturita da modelli di urbanizzazione e globalizzazione sbagliati e innefficienti,fino allo scontro tra le culture e l’incapacità di un modello assimilativo efficace.Gli educatori dovrebbero fare attenzione soprattutto al bullismo .I politici dovrebbero fare maggiore attenzione al sociale rivolgendo alle famiglie e ai deboli maggiore aiuto e fare in modo che le persone forti aiutino le piu’ deboli,fino a porre attenzione al recupero e all’abbandono scolastico tema sempre riproposto sopprattutto a sinistra ma mai affrontato veramente.
E per quanto riguarda le persone che hanno difficoltà integrare esse in classi scolastiche e questo è vero dove siano sorrette da altri bambini /ragazzi che abbiano anche loro stesse difficoltà ,aiutati da insegnanti di sostegno.Ma sopprattutto in scuole che non abbiano classi pollaio affollate di gente ,dove i piu’ deboli rimangono indietro.
EDOARDO BUSO