
Trump non molto tempo fà poteva rappresentare la giusta protesta anche rabbiosa contro l’appiattimento e lo statalismo del disastro Obamiano.Poteva rappresentare la democrazia di stampo imprenditoriale quella anche Berlusconiana, di fronte al pericolo antidemocratico della dissoluzione della politica ,avvenuto anche in Italia con connotati forse ancora piu’ preoccupanti che negli Usa,nei primi anni novanta.
Ma adesso per come stanno le cose ,si sono ridisegnati i contorni di un nuovo disegno politico che potrebbe incidere profondamente non solo nel nostro paese ma sulle sorti di tutto il pianeta.
Vediamone alcuni aspetti.Il primo è rappresentato dal fatto che Trump ha una visione imprenditoriale della politica.Certamente questo va bene per la crescita economica ,ma non ha una visione dei temi legati alla democrazia ,al pluralismo ,al relativismo etico e ideologico.Per Trump tutto si può risolvere con degli accordi in sostanza.Finchè siamo negli Usa all’interno della democrazia nordamericana gli agreement possono funzionare.Mentre fuori dagli Usa no,si ledono fortemente la democrazia e il pluralismo degli stati.Si pensi che Trump e la sua amministrazione andavano a braccetto con Giuseppe Conte cioè con un partito il movimento cinque stelle e la lega nord che avevano chiari legami non trasparenti documentati da piu’ analisti con il regime di Vladimir Putin se non con la Cina.
In piu’ Trump ha affermato al G20 che Conte va bene per l’Italia.Ci viene da chiederci ,ma come puo’ andare bene per un magnate multimiliardario come Trump un giustizialista e veteromarxista come Conte e il suo partito?Infatti con Trump al potere si assottiglierà secondo previsioni non scontate la linea di differenziazione tra movimento cinque stelle e partito democratico e non si potrà per esempio in Italia e nel resto d’Europa parlare di riforma del sistema carcerario,di giustizia giusta di riforma della giustizia,mentre Biden e l’Unione Europea sono piu’ attenti alle violazioni dei diritti umani nel mondo,e vogliono un sistema penale negli Usa meno pesante e piu’ riformista.Con Trump dunque addio a criticare le violazioni dei diritti umani in Russia e Cina,contano solo gli affari.E sicuramente visto che i repubblicani tranne Niki Haley ,sono stati piu’ volte tentati,addio riarmo dei cittadini ucraini ,che al freddo invernale hanno bisogno di armi per difendere quel poco che gli è rimasto.
Sarebbe sicuramente dopo la guerra del Vietnam ,una bruttissima figura per gli Usa e il mondo occidentale,che si sgretolerebbe facilmente spinto dai populismi e dai nazionalismi interni.Addirittura gli Usa diventerebbero come ho scritto sopra piu’ isolazionisti e baserebbero i loro rapporti diplomatici piu’ sul business is usual che su accorgimenti politici e morali.
Il secondo punto in incognita e il rapporto con l’ambiente e la globalizzazione.Con una vittoria di Trump vincerebbe e avrebbe una sua ascesa quella classe media arraffona,arrivista e egoista che non ha nessun riguardo al tema ambientale e climatico,ma neanche per una globalizzazione dei mercati ,delle merci ,delle idee e delle persone,da internet ,al multiculturalismo ai mercati aperti ecc.
E in Italia avremmo un indebolimento del sistema democratico ancora maggiore.Lo abbiamo già avuto quando Conte Salvini Berlusconi e Meloni hanno fatto cadere il governo di Mario Draghi che stava operando con il ministro Cartabia una buona riforma della giustizia e stava mettendo in regola l’economia anche con la rivalutazione del debito pubblico non in chiave punitiva come vecchi esecutivi per esempio quello di Mario Monti.
Non ci sono scuse per chi come Marco Travaglio oggi accusa Giorgia Meloni di incompetenza politica e economica,quando lo stesso Travaglio era in prima fila per far cadere con una stampa crudelmente avversa l’esecutivo di Mario Draghi sperando in una vittoria del movimento cinque stelle ,magari ancora filorusso e filocinese.
Allo stesso tempo nelle prossime elezioni il pericolo dell’antidemocrazia può venire dal centrodestra sia anche dal centrosinistra.Puo’ venire da un centrodestra che ha poco centro e tanta destra,quindi il pericolo è quello dei nazionalismi e dei populismi in Italia e Europa.
Puo’ venire anche dal centrosinistra se Elly Schlein la segretaria del Partito Democratico non opererà un campo largo ,per coinvolgere maggiormente il centro da Azione a Piu’ Europa a Italia viva come lo sta facendo con il partito socialista di Enzo Maraio.Coinvolgendo maggiormente queste forze e segnando delle discontinuità (è questa la nostra speranza)programmatiche con il movimento cinque stelle che rimane una forza demopopulista,con elementi vetero marxisti e che ingaggia una sorta di “lotta di classe” anti globalizzazione e antioccidentale.Infatti Elly Schlein deve se vuole collaborare maggiormente con il centro riformista e con i socialisti di Maraio puntare a temi come la riforma della giustizia e tenere conto maggiormente dei nostri alleati europei (si pensi al socialista Scholze in Germania che non vuole si blocchi l’aiuto agli Ucraini o a Macron in Francia)fino agli Usa.
Purtroppo il Pd come sempre è ancora in un limbo confusionale.Guardiamo con interesse al riavvicinamento all’interno del partito del socialismo europeo di Pd e Psi,un riediting della vecchia unità socialista tentata anche da Craxi e Occhetto all’indomani della Prestroika di Gorbaciov nel 1987 ,quando socialisti e comunisti parevano riavvicinarsi (si pensi che fu Craxi a far entrare il Pds ex Pci nell’internazionale socialista.).Ma servirà anche parlare di investimenti ,produttività ,concorrenza e gli unici tecnici a farlo come Carlo Cottarelli e la Professoressa Veronica De Romanis sono piu’ presenti nelle piattaforme programmatiche di partiti minori come Piu’ Europa di Bonino e Della Vedova,segno che alle prossime europee per chi è contrario all’antidemocrazia e ai regimi di ogni tipo ,bisogna per forza fare una scelta in vista di un maggiore europeismo e unità europea.
In piu’ su altri fronti come quello Israelo Palestinese va dato atto che Biden e gli Usa si sono posti come rilevano analisti del New York Times in una posizione di mediazione che è neccessaria e irrinunciabile.
EDOARDO BUSO