
nella foto miliardari israeliani
Ho guardato su repubblica tv degli interventi del direttore di quel giornale Maurizio Molinari sulla guerra in Israele e poi
ho letto un articolo sul quotidiano a firma Stefano Folli.Ritengo entrambi gli interventi interessanti e li condivido.
Poi ho guardato un documentario sulla caduta del muro di Berlino nel 1989 ,condotto dall’ex direttore di Repubblica Ezio Mauro.
A vedere la stasi la polizia della germania dell’est malata di ipercontrollo e di disturbo ossessivo compulsivo ,fino a murare le finestre
delle case che adiacevano alla Germania ovest,c’è poco da rimpiangere il comunismo.E anzi si vede un collegamento ,un filo rosso
con l’islamismo integralista che a differenza di quello moderato non accetta diverse tonalità ,ma vede tutto in bianco e nero ,o meglio
come nei paesi del socialismo reale in grigio.
Mi pare che ai politologi sfuggano alcuni dettagli.Siamo abituati ormai ad una analisi delle guerre sempre tenendo conto
degli interessi in campo ,di geopolitica,diplomazia ,petrolio e terre dove una nazione o un gruppo terroristico vuole espandersi o addirittura
distruggere definitivamente.
Ma se guardiamo al dato ideologico ,vediamo che gli episodi che stanno accadendo anche da noi in Italia,mi riferisco all’antisemitismo come nel caso
della professoressa di Treviso che parlando a scuola di Israele e condannando la sua politica,ha affermato che era meglio Hitler.Ebbene pare che sia ancora viva
una condanna ormai però velata,alla globalizzazione della ricchezza e dei costumi.Torna il concetto pasoliniano che è meglio “il piccolo e povero”.
Il piccolo popolo palestinese a cui è stato sottratto tutto,il povero popolo palestinese che vede il gigante israeliano e la sua ricchezza e si contorce dalla rabbia.
E’ un concetto che non è da condannare brutalmente,perchè è stato un concetto in auge fino dai primi tempi anche della Chiesa cattolica e che adesso gli islamici creando un alleanza
tra palestina e Papa Francesco tendono a riaffermare.Da un lato c’è un intellighenzia di sinistra (piu’ a sinistra del centrosinistra)che ripropone il concetto in modo democratico.
Dobbiamo dunque essere contro i grandi imprenditori,i grandi ricchi,la finanza,le potenze militari tecnologiche e economiche ecc.Ed essere a favore di popoli piu’ sobrii ,puritani ,e poveri.
Tutto questo può pure star bene.Ma questi concetti vengono esagerati e ingranditi dalle fascie della popolazione piu’ complottiste.Da una professoressa di Liceo e gruppetti contestatori che
rigettano la democrazia liberale e occidentale ma anche il sistema capitalistico che ormai domina anche in Cina,per affermare che dietro questa globalizzazione (riprendendo i vecchi no global che qualche ragione
pure l’avevano)stanno delle cricche di uomini d’affari che assorbono ricchezza e distruggono il “nostro” futuro.Purtroppo non è tutto cosi facile e semplice e questa è una riduzione.Ovvero è riduzionismo bello e buono
per trincerarsi magari dietro i propri fallimenti se le aspirazioni sono troppo grandi.Infatti se io dovessi aspirare ad una vita al pari del cosidetto 1 per cento piu’ ricco del pianeta,magari mi sentirei frustrato ,complottista
di non essere come Cristiano Ronaldo ,e magari aderirei a sette e groppuscoli che cercano un identità ideologica piu’ puritana,dalla mia parocchia,fino ad un centro sociale (e qui siamo ancora nella normalità)fino magari a battere strade
non normali come partiti estremisti,che riscrivono la storia,che condannano il sionismo come “nazismo ebraico” fino a ridare dignità ad un Hitler sepolto sotto kili di polvere della storia.
Non è solo argomento per le sinistra,ma anche per le estreme destre che possono tornare abbracciando l’antisionismo e l’antisemitismo alla ribalta.
E anche grandi nazioni come la Russia possono dare il colpo finale,proponendosi come austera,puritana (cosa non vera perchè la Russia ha il piu’ alto traffico di embrioni per la fecondazioni in vitro,e c’è molta prostituzione…).
Ecco che coloro che come alcuni “gretini” credono nel piccolo,povero ,puro e bello ,cascano in questi movimenti di pensiero e organizzano marce contro Israele.Dal francescano democratico e in buona fede,fino al frustrato e al negazionista bello
e buono che si mimetizza,e mimetizza il suo antisemitismo dietro l’antisionismo.
Ecco vorrei che qualche di questi frustrati capisse che tutto sommato,per quanti problemi abbiano le democrazie (e l’Italia ne ha il doppio delle altre)è sempre piu’ rassicurante vivere in “questo mondo attuale” che non con la Stasi con il fiato sul collo
o la Gestapo,ed Israele alla fin fine checchè ne pensino ,è sempre piu’ democratico e con diverse cromature del grigio Iran degli ayatollah.
EDOARDO BUSO