Ieri guarda caso stavo rispolverando i vecchi cd ,e ho trovato una vecchia compilation
con la musica selezionata negli anni ottanta dall’associazione ambientalista Greenpeace.
C’era una canzone che ha attirato la mia attenzione, insieme al libro di Al Gore sull’ecologia del 2000.Nel suo libro Al Gore sfidante democratico del repubblicano Bush nel 2000,proponeva di aumentare il numero di piante e alberi che sono il polmone della terra in ogni città,dalla sua New York fino all’Europa e al mondo.Al Gore anzi diceva che il lavoro verde (green)doveva essere il lavoro del futuro,cioè quello di conservare l’ambiente e di piantare alberi e piante (lavoro che avrebbe risolto la disoccupazione).
La canzone invece era degli anni ottanta,di Belinda Carlisle “Heaven is a place on earth”.Ovvero tradotta :il paradiso è un posto sulla Terra.Pensate che diceva quello che è stato un insegnamento della Chiesa e di Papa Francesco in particolare :il paradiso bisogna prima sperimentarlo sulla terra (con le relazioni ma anche con un ambiente bello e tenuto bene)anche a livello ecologico ci dice oggi il Pontefice.Bisogna sperimentare il paradiso sulla terra per poi sperimentarlo nell’aldilà …Non è millenarismo assurdo ,perchè se guardiamo
al comportamento della nostra giunta comunale (e l’opposizione dove è)che è di centro ,ed in un momento dominato dalle destre a livello nazionale,decide di non sentire nulla con il cuore rispetto al problema ecologico e estetico,dando la possibilità di buttare giu’ degli alberi per costruire la fermata dell’autobus proprio nel nostro “campetto da basket” in via San Martino Solferino a Rio.Una amministrazione che certo ha fatto del bene,ma in questo ultimo caso si è dimostrata asettica e insensibile.Lo dico perchè mi dispiace ,visto che in quel campetto quando era ancora vivo il mio cane Tobia ho incontrato tanti amici nuovi quando mi sono ri-trasferito a Rio dopo un periodo in un altra frazione.E in quel campetto dove si respira e fa fresco pure a fine Luglio (me lo diceva un amico Professore di storia),ebbene è ancora in quel campetto che faccio movimento quando il cielo è incerto ,in autunno,inverno e estate quando è molto caldo e non c’è voglia di muoversi piu’ in la.
Il campetto da basket fu creato nei primi anni novanta,dopo un piano di ristrutturazione edilizia e ambientale che ebbe dei pro e dei contro.Adesso non è in pericolo il gioco del basket ,perchè da una prima visuale ,si denota che i due canestri rimarranno.Ma sembra in pericolo proprio due e piu’ alberi a cui la giunta vuole dare l’eutanasia nonostante siano ancora giovani (a meno che gli alberi verranno ripiantati dopo aver creato la postazione autobus).
Insomma aveva ragione quella signora che un giorno mi ha detto che quando era venuta a vivere a Rio negli anni settanta,questo paese era un paradiso e c’erano alberi dapperttutto.Lo stesso paese che ha avuto un consumo del suolo (neccessario chiaramente )superiore ad altri comuni.E adesso la sferzata finale.
EDOARDO BUSO