
A chi negli ultimi giorni dopo i fatti drammatici che hanno pervaso il medio oriente
con l’uccisione quasi mezzo milione di cittadini israeliani da parte di un commando terroristico palestinese,dice ancora che la colpa dell’oppressione palestinese è di Israele bisognerebbe aprire gli occhi e far vedere che ci sono manipolatori e signori della guerra potenti che mirano alla distruzione non solo delle democrazie ma anche dei loro stessi concittadini,della loro stessa etnia e cultura.
I palestinesi fungono da carne da macello impiegata dal terrorismo internazionale sopprattutto dall’Iran che manipola il medio oriente ed è riuscito a manipolare pure il Presidente americano Joe Biden e prima di lui Barack Obama presidenti democratici e di sinistra che hanno chiuso un occhio sull’arricchimento dell’uranio e sulla possibilità da partedi questo stato canaglia di crearsi una bomba nucleare.
E ‘ lo stesso Iran che utilizza la massa dei diseredati della terra come possono essere i palestinesi per lanciarli nella guerra contro le democrazie occidentali ,invidiate per il loro sviluppo e considerate blasfeme per i loro costumi liberi.
Finchè non ci accorgeremo che la strategia per rafforzare la democrazia mondiale deve passare non per una demonizzazione dell’Oriente (Russia e Cina)che sono nazioni che tutto sommato si sono ammodernizzate ,ma per una lotta contro teocrazie che rigettano completamente il progresso ,l’illuminismo e la scienza.Queste sono il pericolo.
Da tempo l’Iran è all’indice per i diritti umani,perchè non ha saputo fare quei passi avanti nella liberalizzazione culturale che con piccoli passi sono riuscite a fare altri attori dell’area medio orientale come gli Emirati,l’Oman e l’Arabia Saudita aprendosi ad un concetto ecumenico e partnership di mercato con l’occidente.Infatti le libertà economiche sono un volano certamente non rapido ,ma importante per una liberalizzazione anche dei costumi ,della cultura,del pensiero .Sappiamo che nel medio oriente la parola democrazia è sconosciuta,aldifuori di Israele.
E lo stesso Israele è una nazione profondamente divisa e spezzettata politicamente.Gli stessi ebrei si dividono in sefarditi e askenaziti che sono i due gruppi principali.Poi il parlamento israeliano non è da invidiare perchè i partiti politici sono molti e tutti diversi l’uno dall’altro ,un sistema politico che per funzionare negli ultimi anni ha avuto bisogno di diverse tornate elettorali per poi riqualificare a guida della nazione tra diverse tendenze religiose,sionismi laici e sionismi religiosi fino a partiti nazionalisti di destra e partiti di sinistra filo arabi ,lo stesso uomo forte Benjamin Nethanyau criticato fortemente per l’avanzata di una riforma della giustizia che non è piaciuta al popolo tutto ,ma elogiato a livello internazionale per i cosidetti “accordi di Abramo” scritti con l’ex Presidente americano Donald Trump che pare adesso agli occhi di chi lo osteggiava apertamente come l’uomo della guerra,della società chiusa,dell’hard power e del nazionalismo (fino a passarlo su qualche rivistucola liberal come “nazista”),un santino con la sua guerra dei dazi alla Cina,rispetto ad un Biden che ha portato il mondo ad una crisi economica,di rifornimento alimentare per i popoli afro-mediorientali ,crisi migratorie (Biden chieda scusa a Trump visto che sta portando avanti il muro che divide Usa e Mexico),guerra in Ucraina e decoupling ovvero quello che gli economisti e i politologi chiamano “il disaccoppiamento” del mondo produttivo e delle multinazionali tra Cina e Usa,con un effetto di protezionismo e chiusura dei mercati triplicato rispetto alla guerricciola dei dazi di Trump,tanto che ci fa pensare che la strategia di Biden sia quella di portare il mondo occidentale alla cosidetta “crescita zero” tramite inflazione e debito pubblico e quindi al “socialcomunismo”.
Nel frattempo dopo che spendiamo miliardi contro la Russia in Ucraina un partner che potrebbe aiutarci nella lotta al terrorismo,si sveglia la teocrazia Iraniana ,con il suo nichilismo nucleare.
Dopo il Covid dovevamo ancora assistere al virus endemico dei democratici Usa,sperando che Trump possa essere di nuovo Presidente nel prossimo ciclo elettorale,per tutelare quello che è rimasto in piedi di questo mondo caotico e martoriato.Nel frattempo si spera che i democratici in buona fede in Occidente non facciano mancare il dovuto supporto ad Israele.
EDOARDO BUSO