
Da domani diverse piattaforme internet di vendita e di contenuti digitali tra cui you tube,facebook e twitter nonchè amazon
dovranno adeguare le loro politiche della privacy a quella europea.
Dapprima sembrerebbe un fatto positivo questo ,per il quale aziende americane devono adattarsi per vendere un servizio e locarlo
gratuitamente o utilizzare una piattaforma per il commercio alle leggi di un Europa che mostra il suo diritto sovrano.Un diritto e una legislazione
diversi da quelli nordamericani .Un diritto europeo e una legislazione sul tema della privacy con la quale finalmente non ci saranno piu’ verso l’utente
finale quelle sottoforme di spam legalizzato fino a ieri,per cui facebook per fare un esempio o you tube ti propongono videoclip o contatti e amicizie sulla base
delle tue ricerche e dei dati privacy come i cookies che hanno immagazzinato da te e dal tuo pc.
Sembrerebbe ed è sicuramente una cosa buona.Ma viene anche un dubbio.Non sempre una cosa buona,pragmatica e funzionale per l’utente finale è una cosa giusta nel diritto che
deve sempre porsi delle domande .Avere dunque anche all’interno del diritto una maieutica socratica come la definiva il grandissimo ed eterno filosofo greco Socrate,e sapendo bene
che è con il porsi le domande e i dubbi e cercando delle risposte che si sfugge a qualsiasi voglia dittatura o totalitarismo sia esso buonista,cattivista,militaristico,socialista,mercantilistico
di destra di centro e di sinistra.E’ il metodo di Karl Popper tanto in voga anche nei processi di pensiero di magnati come George Soros ,non solo di uno scrittore di provincia come posso essere io.
E’ bello togliersi dalle palle tutti quei contenuti che noi non vogliamo e non vorremmo visualizzare.Perchè se cerco una pastasciutta al pomodoro su internet o le mani di una modella,poi facebook o you tube
devono riempirmi le scatole di annunci di vendita,di videoclip ,di consigli di amicizia con mani e pastasciutte al pesto o pomodoro?
Ma allo stesso tempo è giusto che se questi servizi noti per essere gratuiti e che vivono grazie alla pubblicità ,debbano cambiare radicalmente lo stile del proprio prodotto ,nato con queste prerogative ,per
sottostare ad una legislazione europea che significa già meno globale di per se’?.
Mi rendo conto che una legislazione europea antitetica a quella americana o a quella sudamericana o a quella asiatica,ci porta già in un terreno sopprattutto sul digitale ,di distacco da una globalizzazione veramente
riuscita,una globalizzazione che dovrebbe aver già pensato in termini di diritto globale,con soluzioni che vedano proposte di aziende e stati ,politici ,economisti ,ingegneri ,filosofi ecc.
Cioè di un ELITE globale,che oggi non si riesce ad intravedere.
Sullo stesso argomento un amico marxista non mi contraria ed anzi dice “perchè dovremmeo sentirci piu’ sicuri con leggi sul digitale fatte dall’Ue che sempre elite è e non è il popolo”?
Perchè si è creata un varco profondo tra elite industriali e dei servizi e prodotti ed elite legislative,Un varco profondo che va subito coperto se non vogliamo finire in pasto ad un mondo che riduce sempre piu’
le facoltà del mercato libero.Da domani forse avremmo un facebook o un twitter o you tube completamente diverso in Ue rispetto al resto del mondo.Ed è una grossa sconfitta questa.
Poi naturalmente vengono anche le colpe delle aziende di questo settore ,che non sono state capaci di autoriformarsi sui bisogni dei popoli.
Infatti Elon Musk che rilancia twitter senza uccellino che diventa bensi X ,ha affermato che teme un crollo delle aziende digitali nell’arco di pochi anni ,sopprattutto nelle borse mondiali.
Non c’è sicurezza di nulla.L’unico dato certo è lo statalismo europeo che vorrebbe cambiare il prodotto di un imprenditore,e dall’altro lato gli imprenditori che
rischiano ogni giorno nei mercati mondiali bilioni di dollari o euro o yen.
A questo punto ,a vedere i “cattivi demiurghi” del digitale l’uomo della strada che è solo ignorante (e nemmeno marxista)ma solo ignorante,addita come cattivi gli imprenditori che producono un prodotto con certe caratteristiche,e
e lo stesso uomo della strada preferisce che siano gli stati ,anche organizzati come Ue ,ovvero i politici ,a dire l’ultima parola su un prodotto.
E’ l’ennesimo tentativo dirigistico e statalistico di cambiare l’arte,la storia,la tecnologia secondo delle Ideologie.
Lo vediamo anche nella cancel culture americana sui musei e sulle opere d’arte.
A noi dei servizi rinnovati produrranno meno giramenti di scatole ,saremmo forse meno spammati.Ma questo cambiamento calato dall’alto produrra un antecedente forse pericoloso.E da amanti della società aperta e liberale,dovevamo dirlo e farlo notare.
EDOARDO BUSO