Uno stato pesante non piace a nessuno ,ma anche i liberisti dovrebbero rivalutare il reddito di cittadinanza come ammortizzatore
sociale,in quanto insieme ai bonus dati dai governi Conte due e Draghi costituisce parte di quel filone di pensiero economico
liberal-socialista ,ovvero del dispensare il sociale attraverso sistemi di credito sociale,bonus ,elicopter money alla Milton Friedman ,piuttosto
che assumere persone sotto lo stato magari a non produrre nulla.
Certo bisogna che queste persone che prendono il reddito di cittadinanza possano attivarsi lavorativamente nella maggior parte dei casi
se non hanno handicap e disabilità,ma la protesta circoscritta a Napoli subito strumentalizzata da partiti estremisti come Potere al popolo,ci dice
che la situazione non è cosi florea per il lavoro in Italia,sopprattutto per i piu’ giovani o per chi lo ha perso ad età inoltrata.
Serve una mediazione,perchè tutti i partiti sia di centrodestra che di centrosinistra hanno voluto in campagna elettorale proporsi come popolaristi contro
le diseguaglianze e socialisti i partiti di centrosinistra,e bloccano o vedono in modo storto l’unico ammortizzatore sociale che è stato inventato dall’inizio degli anni
novanta a noi oggi ,quando il processo di globalizzazione è iniziato.
Infatti il reddito di cittadinanza dovrebbe piacere piu’ ai liberisti che non ai sindacati ,che vorrebbero ancora un sistema statalizzato di produzione e lavoro,sopprattutto se
sono sindacati come la Cgil,che inizialmente con Landini aveva bocciato questa proposta,votata e resa legge da Salvini Di Maio e Conte quando i fratelli coltelli erano ancora uniti.
Oggi Salvini dice che un giovane di 30 anni se non ha figli a carico o handicap dovrebbe lavorare e formarsi.Ma con quali soldi formarsi se non si è piu’ mantenuti dai genitori?E poi
non si è specificato che la maggior parte dei percettori di questo reddito di cittadinanza hanno poca o nulle capacità lavorative,perchè il mondo del lavoro è cambiato negli ultimi decenni.
Non solo la crisi ,una crisi che si protrae ormai da decenni (dal 2008 e forse anche prima),non solo l’ultima guerra e il pil che decresce ,ma anche la robotizzazione e l’automazione dei processi produttivi
il manifatturiero che si è andato a collocare altrove e adesso è in crisi anche nei paesi asiatici dove si era internazionalizzato,in Cina c’è un 25 % di disoccupazione,addirittura laureati cinesi gettano nel cestino
della spazzatura il proprio titolo di studio davanti alle telecamere della televisione.
E poi nodo centrale,il lavoro checchè ne dica Salvini (che è appena diplomato)mentre vi sono molti disoccupati laureati ,ebbene il mercato del lavoro è mercato cioè privato.E’ in questo mercato privato (anche nei sistemi neocomunisti)
che il datore di lavoro sceglie lui stesso quante persone far lavorare e non c’è un obbligo dello stato al lavoro ed a inserire persone disoccupate negli organici delle aziende,anche sapendo che non servono e farebbero solo crescere il debito
aziendale e l’inflazione dei salari.
L’economia liberale anche se in salsa keynesiana bisognerebbe ricordare a Salvini è una scienza triste ,che ha già spiegato nei suoi manuali di testo universitari che esistono curve come quella di Philipps che mostra che la disoccupazione è un fatto
normale e inevitabile in qualsiasi società capitalistica.Insomma tocca allo stato e ai politici ,riformare le istituzioni ,smuovere il mercato e renderlo piu’ libero decongestionandolo da corporativismi (quei corporativismi o lobby come i balneari e i taxisti che
Salvini e Meloni difendono a spada tratta anche contro le richiesta dell’Unione Europea.).E fin qui siamo nell’azione liberale (che manca tanto quanto quella sociale a questo governo):poi viene l’azione cosidetta sociale ,che a differenza di uno stato pesante
alla Chavez o Maduro ,deve scegliere in modo oculato coloro che hanno diritto ad ammortizzatori sociali.Negli ultimi governi si sono dati tanti bonus a casaccio e adesso si arriva a levare il reddito di cittadinanza e questo è un obrobrio per chi tiene a delle finanze sane
con fermezza ma non dimentica il Cuore verso i piu’ bisognosi.
Non è stato solo la tragica conclusione economico sociale di un governo di destra centro questo ultimo.Ricordiamo che quello che oggi dice Salvini sulle persone che percepiscono il reddito ,giovani e non lavorano ,era criticato dallo stesso Salvini quando nel 2006 lo diceva
il ministro dell’economia del governo Prodi ,che sempre con la stessa solfa che i giovani non vogliono lavorare e vivere alle spalle dello stato ,chiamava (Padoa Schioppa)per la prima volta questa categoria i “bamboccioni”,mentre George Walker Bush ballava il tip tap negli stati uniti
nel 2008 ,ottimista ,nonostante tutto.Nonostante dopo la crisi dei mutui subprime molte famiglie americane finirono su una strada con una tenda comprata da wall mart.Allora la globalizzazione era ancora una cosa bella (Rock e non lenta),e Bush chiedeva ai giovani ingegneri americani di farsi una
seconda laurea se non trovavano lavoro perchè le multinazionali americane preferivano gli ingegneri bangladesi e indiani.
Ma finchè erano Bush,Prodi e Padoa Schioppa a dire questo poteva anche andare bene,adesso che lo dice Salvini (che ha criticato alle fondamente con il suo sovranismo questo sistema economico competitivo e iperconcorrenziale)ci cadono le braccia,perhè è sintomo di un estrema incoerenza e trasformismo
se non incapacità da dichiarare davanti ai suoi stessi elettori di guidare la barca in alto mare.

EDOARDO BUSO