Non è la prima volta nella storia che si parla apertamente e non in modo nascosto di politica e aspetto fisico.
Di politica e moda.Basti pensare alle elezioni statunitensi del periodo in cui si contendevano il posto di
Presidente Kennedy e Nixon.In quei confronti verbali televisivi ,eravamo ai primi approcci della tv,Kennedy
appariva ben pettinato,ben vestito con un taglio di capelli giovanile,(era già un bell’uomo)Nixon invece appariva
trasandato.Per Kennedy contava anche l’aspetto fisico venendo da una famiglia ricca e colta,per Nixon contavano le idee
manageriali.Nixon poi come spiega nel libro Kennedy e il Watergate Furio Colombo , si attornio’ di personaggi delle sfere bancarie
finanziarie manageriali i primi “yuppies” che avremmo visto negli anni ottanta salire alla ribalta.Allora negli anni
settanta erano dei grigi funzionari abituati al numero al risultato piu’ dell’apparenza che era comunque per tutti e due i
contendenti la giacca e cravatta.Nixon poi spopolava negli ambienti puritani quelli dei golfisti e dei professionisti di
football.
Kennedy invece doveva apparire piu’ intelettuale e aristocratico.
Non è stato solo questo parlando di armocromista come lo fa Elly Schlein il primo momento di trasposizione di aspetto fisico e moda
nella politica.Ci eravamo abituati con la società dell’immagine che trionfa dagli anni settanta agli anni novanta per poi divenire negli
anni novanta società dell”interiorità” dell’essere e della esposizione della propria sessualità.Infatti dopo Bettino Craxi in Italia
e i suoi nani e ballerine ,che rasentavano pure la volgarità come spiegava Rino Formica,siamo passati ad Antonio Di Pietro
il primo populista barricadiero con problemi linguistici ,e ad Umberto Bossi in canottiera.
Ha ragione la Santanche’ che afferma che Elly Schlein non deve preoccuparsi di sentirsi donna e sentirsi attratta dall’estetica di quello
che essere donna in questi tempi comprende.Semmai dovrà preocupparsi degli ex populisti (Di Pietrini ,cinque stelle ,rivoluzionari e girotondini)
che ha sempre frequentato e che disdegnavano la società dell’immagine quando a farne uso era Silvio Berlusconi,descritto lui e il suo partito
come una trovata pubblicitaria o un partito di plastica.
Il problema viene da lontano ,dai vecchi comunisti poi divenuti postcomunisti e evolutesi.Nell’Urss il tema sesso era spesso oscurato e censurato.
Oggi è grazie alla sinistra tutta,ma particolarmente al partito radicale che si parla di sessualità.
Perchè mi chiederete collego il tema sessualità al tema dell’aspetto fisico e dell’immagine in politica?Perchè per la prima volta in Italia ,rispetto
anche agli Usa dove una donna non è mai stata presidente,i partiti maggiori Fratelli di Italia della Meloni e uno dei maggiori di centrosinistra il Pd di
Elly Schlein sono retti da donne.E’ per questo motivo che i media enfatizzano l’accaduto.C’è una certa (forse neanche tanto premeditata)voglia di spostare
l’asse dei discorsi politici sulla “sessualizzazione sociale” che è un tema molto forte in questo momento storico,dove si parla dalle conferenze di professori
fino alle canzonette di gender,omosessualità ecc.
Viviamo in una società ipersessualizzata che è cosi per via non solo del martellamento mediatico pubblicitario e culturale (musica,film ,ecc)ma anche di una politica
che è cambiata e che si mette a parlare di sessualità al posto di temi per esempio come il lavoro sapendo che il lavoro faticoso dicono stia scomparendo nelle società
occidentali.Per una volta buona però do’ ragione a Dalema che sul sito open ha affermato che si parla anche tanto di questi temi perchè il sistema decisionale e altrove e
non è controllabile dalla politica nazionale che perde sovranità.
Ecco che la sfida politica viene riportata dai media anche al confronto tra due donne,sapendo che molte donne sono attratte dall’estetica e gli uomini per loro natura
sono attratti dalle donne belle o esteticamente interessanti.
C’è un estetismo delle donne di destra o conservatrici che esprimono la loro bellezza in un modo ,anche esibendo come direbbe il sociologo svedese Thornsten Veblen la propria ricchezza
oltre che il proprio corpo,e un estetismo delle donne di sinistra che scimiottano quelle di destra ma lo fanno invocando una concezione della sessualità piu’ libera che deve essere per tutti e
due i poli “divertimento e piacere” ma per la sinistra liberazione femminista dai condizionamenti sociali (patriarcato ecc).
Di questi due esempi penso che possano fare male tutti e due,perchè ai nostri figli dobbiamo dare si libertà sessuale ma anche moderazione.Quindi in questo scontro tra donne (con o senza politica)
lo giudicheranno i nostri posteri,sto alla finestra,osservando e “non toccando”.

EDOARDO BUSO