Se la politica fosse una partita a scacchi,direi che Elly Schlein la neosegretaria del partito democratico italiano,ha fatto la mossa giusta andando davanti alla tomba di Mateotti per invocare l’unione di tutte le forze di sinistra in fuzione anti fascista,o meglio antigovernativa.
Ma già molte forze si dicono perplesse,si pensi allo storico Partito socialista italiano,che si ha partecipato a competizioni elettorali e politiche insieme al Pd ma ne ha sempre raccolto i rimasugli.Tanto che avanza sempre piu’ per questo piccolo partito erede del Craxismo della prima repubblica,quando era forte ,la scelta di andare autonoamente.
Bobo Craxi ha infatti fatto notare che nelle ultime elezioni i socialisti si sono candidati senza simbolo nelle liste del Pd,in senso unitario,e la sinistra falli.Si pensi alla lunga ed estenuante battaglia che coinvolse l’ex segretario del Psi nel 2006 contro Walter Veltroni per non sciogliere il garofano rosso dentro il Pd come invece voleva il Pd.
Io non so se esista davvero questo pericolo fascista in Italia.A me pare che la destra della Meloni ,la cosidetta “destra con un pò di centro” guardi piu’ ad un nazionalismo con elementi fortemente liberisti ,che possono giustamente non piacere a sinistra,ma nemmeno nel mondo cattolico e vicino a Papa Francesco.E’ una destra piu’ pinochettiana e reganiana o Tatcheriana che vuole ridurre il debito pubblico innanzittutto rilanciare lo sviluppo e la ricchezza anche causando qualche danno nella sua frettolosità (e su questo do’ ragione alla sinistra e al mondo cattolico)ai piu’ poveri.
Bisognerebbe anche chiedersi da dove venga questa rinnovata volontà di richiamare la sinistra ad una sua fantomatica unità.Il mondo socialista sia prima della seconda guerra mondiale era diviso dal mondo comunista.Le differenze e i distanziamenti si fecero molto sentire tra socialisti riformisti e comunisti anche dopo la liberazione,tanto che il Pci “non le mandava a dire” a Nenni.Saragat e al mondo dei laici non comunisti come La Malfa,Einaudi ecc.
Insomma basta aprire un libro del comunista Enzo Biagi o di Fortebraccio per leggere critiche veementi al mondo del socialismo riformista e ai laici repubblicani e liberali.
Prima della guerra si pensi ai veementi attacchi dei comunisti contro il grande riformista Filippo Turati.Comunque sia questi due partiti al tempo ,ovvero prima di Craxi avevano in comune la lettura di Marx.Filippo Turati era un grande ammiratore di Marx,ma ne criticava il massimalismo.
L’ultimo tentativo di unire socialisti e ex comunisti fu quello di Bettino Craxi che senza togliere le sue colpe giudiziarie sappiamo che brutta avrebbe fatto in Italia se non fosse fuggito in Tunisia.
Certo quando dopo la parentesi Ochettiana il Pci si trasformo in Pds fece enormi balzi in avanti favorendo il capitalismo e il liberalismo e abbandonando l’ideologia comunista.
Non si capisce allora perchè se in tutta Europa la sinistra è piu’ vicina all’esperienza di Blair ovvero della “terza via ” e del socialismo di mercato,adesso la Schlein cerchi l’unità prima con i cinque stelle (massimalisti,giustizialisti ecc),poi con i socialisti riformisti ,con il mondo cattolico di sinistra e i repubblicani che vengono dal liberalismo,per spostare pero’ l’ago della bilancia della sinistra Italiana verso posizioni alla Micromega ,quella rivista che critico’ pure Giorgio Napolitano in senso demo-populista e giustizialista(si pensi alla farsa della trattativa stato mafia).
Insomma alla Schlein urge un pò di storia.E urge capire che ci sarà pure del male nella destra con poco centro,ma finchè si va nella direzione del capitalismo non c’è da lamentarsi.
Anche perchè il 25 aprile devono festeggiarlo tutti gli Italiani,non solo le sinistre.
Il 25 aprile fu il risultato dell’azione dei comunisti (dei partigiani e dell’Unione sovietica),ma anche dei conservatori e liberali da Churchill a Einaudi a La Malfa a Roosvelt.
Si potrà obiettare che Roosvelt era il piu’ a sinistra tra i presidenti americani,ma a finire la guerra occorse un repubblicano come Eisenowher per avere le palle di buttare la bomba su Hiroshima.Poi ci fu De Gaulle quel “repubblicano francese” conservatore e patriottico che gli amici della Schlein come Cohn Benedit definirono “fascista” nel maggio del 68…
Insomma anche i capitalisti hanno liberato l’Italia.Non scordiamolo.

EDOARDO BUSO