
Il presidente americano Joe Biden ha raggiunto dei risultati nella sua politica estera,da quando si è messo in testa di riuscire a limitare la potenza dell’autocrazia russa guidata da Putin,dopo che la stessa Russia ha invaso l’Ucraina e gli Usa insieme all’Europa sono intervenuti con armi e diplomazia in favore del paese occupato militarmente.
Ma allo stesso tempo,la strategia di Biden che era in un piano datato anni novanta come strategia per la politica estera americana del 21 esimo secolo o Project for new american century:questo piano comprendeva la democratizzazione di ampie parti del pianeta e il contenimento strategico di Russia e Cina.Abbiamo assistito alla democrazia in Irak e Afghanistan anche se per breve periodo per il formarsi di gruppi neo terroristici come l’Isis ,spazzata via Alqaeda e ucciso Bin Laden.
Ecco possiamo dire che lo stesso gli Usa non possono fare in Ucraina contro la Russia,impiegando lo stesso arsenale di guerra che era stato impiegato per esempio in Irak.
Sappiamo tutti che gli Usa hanno l’esercito i boot on the grounds e le armi missilistiche ,droni e tecnologie varie,in superiorità rispetto alla Russia e rispetto al resto delle nazioni del mondo anche della Corea del nord e dell’Iran.
Oggi però gli Usa si sono tirati indietro ,e seguitano in una guerra psicologica,lunga e scalzante nonchè economica contro l’orso russo.Basterebbe secondo alcuni analisti che gli Usa “scatenassero un inferno di fuoco e fiamme ” sopra l’Ucraina,utilizzando tutte le loro armi a partire dai missili piu’ avanzati ,per spaventare la Russia e far cessare la guerra,mentre nei calcoli attuali ne sta usando meno della metà.
Il problema di questa ambivalenza degli Usa,che irritano Putin e poi si frenano e poi trovano altre scappatoie contro la Russia ,economiche,politiche,giudiziarie e di immagine,questa strategia dunque è legata alla cosidetta deterrenza nucleare.Perchè non si può mai sapere come un dittatore provato risponderà se messo troppo ai ferri corti.Inoltre come ho scritto sopra ci sono altri due partner della Russia cioè Iran e Corea del Nord,che o hanno già l’atomica o si stanno avviando ad accedervi come l’Iran.
Mentre la Cina osserva la guerra dallo spioncino ,affratellandosi comunque con Putin in un unione eurasiatica di giganti.Tuttavia ormai Putin scarseggia di immagine internazionale (i crimini di guerra contro i bambini)e appare sempre piu’ indifendibile.La strategia Usa e Europea è per un lento logoramento .
Questo lento logoramento snatura e rende opaca però l’amministrazione Biden ,non c’è piu’ un immagine degli Usa come forza preponderante ,anche se è raggiunto il primo step di rallentamento economico e isolamento finanziario della Russia.Adriano Sofri ha giustamente ricordato sul quotidiano Il Foglio che Putin non ha un “arma in piu’ ” nel vendere il gas alla Cina,semmai è costretto a vendere l’unica materia prima che ha ed ad un partner solo,mentre un agenzia di informazione dell’Azerbaijan ricorda che l’Unione Europea immetterà sanzioni su economie poco specializzate al pari di quella Russa,come le economie dell’Asia centrale se comprerenno beni dalla Russia.
Per questi motivi e anche perchè l’Europa sta inviando all’Ucraina armi sempre piu’ vecchie sopprattutto in campo missilistico ,Zelensky vuole chiudere la partita invocando ad alta voce la richiesta di armi all’uranio impoverito.
Insomma la strategia di Biden di abbandonare Israele, di cooperare con l’Iran seguendo il sogno fallito di Obama,e di attaccare la Russia che anzi doveva essere portata nell’alveo dell’Occidente accettandone alcune sue difformità ,porta ad un America quella dei democratici che è un anatra zoppa,rispetto all’America di Bush o Trump.
La guerra sarà finita quando la Russia cederà per pagare le sue incursioni in Ucraina anche i miriadi di lingotti d’oro detenuti nelle sue banche come valuta di riserva,vera ricchezza oltre al gas di Putin ,mentre l’economia russa per mancanza di innovazione arrancava già da decenni dopo la caduta del muro e l’avvento di Putin.
Tuttavia un altra partita centrale è stata persa dagli Usa,quella di creare le condizioni pacifiche di una globalizzazione commerciale ,di un mondo piu’ unito,invece dapperttutto vanno a rinfocolarsi avversione alla democrazia e ritorno ai nazionalismi.Un crack down per la globalizzazione.
EDOARDO BUSO