
Ho visto su you tube un dibattito orrorifico tra Maurizio Lupi e Alessandro Orsini e mi sono reso conto del livello del dibattito attuale sceso cosi in basso,io che non guardo la tv ma leggo i quotidiani.
Quello che mi preoccupa è che il dibattito non è scevro come si pensa dovrebbe essere nella postmodernità del 2022 in una società aperta,da ideologie vecchie e stantie.Dietro a Orsini a differenza che dietro a Papa Francesco che cerca di ponderare saggiamente le parole,si nascondono ex e neo stalinisti,amanti della vecchia unione sovietica,antiglobalizzatori che possono avere simpatie per groppuscoli di estrema destra come di estrema sinistra,ma cui il leit motiv è l’avversione alla globalizzazione.Queste persone vorrebbero un mondo basato su rapporti tra nazionalismi,tra stati cesaropapisti o autocratici ,con uno stato che decida tutto quello che le persone devono fare e pensare.Un orrore.Ma dietro invece gli Stati Uniti si nascondono pure dei riflessi pavloviani negativi,la volontà di guidare il processo di globalizzazione verso un idea di democrazia che è rappresentata dal modello nordamericano,e fare questo non culturalmente ma con le armi e le guerre.
Insomma due estremismi e infantilismi.Ma di certo per un democratico come me è sempre meglio la democrazia sia americana o no piuttosto che le autocrazie integralistiche.
Questo non toglie che in democrazia si possano avere idee diverse sulla globalizzazione sui suoi fini ultimi che dovrebbero mirare a costituire una società dove i popoli si avvicinano e comunicano tra loro,con i mezzi della scienza,della tecnica,della religione ,del lavoro produttivo ecc ecc.Si può battersi per una globalizzazione socialista o marxista (nel senso buono ),per una globalizzazione capitalista,o accettare la spontaneità di un processo ,ma in quest’epoca non si può piu’ negare che i popoli in qualche modo si avvicino e creino rapporti di governance globali.Ci puo’ essere l’accento verso il multilateralismo ovvero le decisioni le si prende insieme,o credere ancora nel vecchio unipolarismo che ha grossi difetti ed è dominato dallo strapotere dei Falchi nordamericani sia militarmente che culturalmente.Ma non ci può essere multilateralismo nella globalizzazione se esistono nazioni e loro rappresentanti che invocano il “multilateralismo” (ovvero prendere le decisioni insieme)e invece negano le regole sovranazionali e i tentativi di governance sovranazionali e che mirano alla “mondializzazione” del pianeta.Purtroppo negli ultimi anni ha agito una comunicazione distorta e falsa che ha accomunato certe critiche verso la mondializzazione da parte di partiti di centrodestra,di centrosinistra ,di sinistra o di destra ,o capi di stato come Trump e Putin ,paragonandoli a Hitler o Bin Laden.
Ecco la domanda che mi pongo.Sappiamo che Putin per diverse motivazioni che Orsini fa bene a ribadire e che non sono tutte sbagliate o disonorevoli come ci fanno credere i media ,ha iniziato la guerra invadendo l’Ucraina.Sappiamo che ha invaso questo paese con delle motivazioni,ma ha fatto un atto grave verso il diritto internazionale.Ma allo stesso tempo possiamo paragonare Putin ad un nuovo Hitler o semplicemente porre la Russia con l’etichetta di stato terrorista?come era terrorista Bin Laden che negava la globalizzazione e la democrazia nel mondo e andava giocoforza eliminato.Possiamo dire lo stesso di Putin?Non si spiega perchè per lungo tempo la Russia è stata partner degli Usa e dell’Europa in molte operazioni di lotta al terrorismo,di finanza internazionale di rapporti dunque economici e multilaterali e anche culturali o religiosi.
Insomma possibile che tutto su un colpo la Russia sia diventata il nemico pubblico numero uno,tanto da scalzare l’Isis e pure gli integralisti islamici iraniani?E poi mi viene da fare la domanda se non solo Putin che è presidente della Russia è malvisto dalla comunità mondiale,ma non esistano delle alternative credibili a lui stesso,che possano accontentare la comunità mondiale.Insomma il pericolo è Putin o la Russia con tutti i suoi politici che si candidano alle elezioni?E poi è vera la storia che Putin vorrebbe allargarsi e conquistare altre parti d’Europa oltre all’invasione dell’Ucraina?Teoria smentita ma che poi riaffiora e si smentisce in parte di nuovo da parte dei geopolitologhi.Insomma c’è una dimostrazione empirica oltre all’invasione dell’Ucraina che tutti condanniamo che Putin sia l’orco anti mondializzazione?Se questa dimostrazione non c’è potremmo trovarci di fronte a delle potenze economiche e nazionali che utilizzano l’apparenza di “globalizzanti” per interessi di primato su altre nazioni.E anche questo rimane un tema aperto per il futuro della globalizzazione e di una comunità umana mondiale democratica e aperta.
EDOARDO BUSO