
Luca Ricolfi sabato su La Repubblica scriveva che il centrosinistra potrebbe prendere esempio dai cosidetti “democratici in blu” o bluie democrat in inglese,che sono quella parte della sinistra americana dell’asinello e dei labour inglesi che pur essendo per la difesa dei colletti blu ,dei sindacati ,dei fragili e del sociale nei temi della vita,della famiglia,della sicurezza pubblica hanno politiche piu’ vicine a quelle di un centrodestra.
Negli ultimi anni all’interno del dibattito interno alla sinistra ,il partito democratico è uscito daneggiato da una sua propensione ai ceti altolocati ,radical chic ,culturali e intelettuali o statali piuttosto che delle classi “proletarie”.
Insomma il centrosinistra ha pensato troppo a problemi come le coppie gay e ai nuovi diritti civili piuttosto che alle classi di suo riferimento storico.
Si può convenire con Ricolfi ed io penso che il centrosinistra dovrebbe recuperare e inverare quella frase di Dostovskiej secondo cui la bellezza salverà il mondo.Ovvero trasferire le politiche pubbliche su aspetti universalistici che le sono propri ma anche di bellezza culturale e civica.In questo senso il tema per esempio della sicurezza pubblica diventa tutela del paesaggio e delle persone umane che ne fanno parte,contro ogni forma di degrado.Degrado che può divenire sistemico non solo per la presenza di troppi migranti che non sono bene inseriti,ma anche per altri fattori,dal tema ambientale,all’inquinamento acustico.Se abbiamo avuto una lezione dal Covid è proprio quella della biopolitica che ci ha insegnato a rivalutare il nostro corpo e i nostri bisogni fisici sopra i ritmi incalzanti della società stressante dell’iperconsumo e dell’ipercapitalismo.Diritto ad aria sana,a bellezza urbanistica invece che obrobri ,diritto alla qualità dell’aria.La biopolitica negli ultimi anni ha pensato troppo a temi come l’utero in affitto o alla pillola abortiva elementi degradanti di uno stile di vita positivo,e ha pensato poco alle funzioni primarie del nostro corpo come il mangiare per esempio.Il centrosinistra del futuro dovrebbe invece fare sue le battaglie per un “nutrimento garantito di cittadinanza” un tot di calorie che devono essere elargite a tutti i cittadini italiani,europei e del mondo gratuitamente.Perchè una volta che si è risolto per i poveri ,ma anche per le classi medie in tempi di inflazione,il problema del cibo ,una volta che si è riempita la pancia,si può essere piu’ creativi e dinamici nel lavoro.E’ inutile pensare al sociale come i vecchi trasferimenti di denaro da uno stato ricco ad uno stato povero ,o organizzare il sociale tramite strutture statali e burocratiche (che spesso fanno solo l’interesse di chi ci lavora dentro )se non c’è trasparenza effettiva sulla efficienza di questo sociale.Oggi come oggi davanti a scandali di diverso tipo che hanno imperversato in Italia e che hanno visto assistenti sociali incapaci di fare il bene degli utenti che si rivolgevano loro ,è neccessario riorganizzare il sociale in senso universalistico e con funzioni certe nei trasferimenti.Il centrosinistra dovrà per forza continuare a difendere il reddito di cittadinanza per le persone fragili perchè esso è stato un successo tangibile ,rispetto ai governi di centrosinistra postsocialisti che si sono succeduti dopo la caduta del muro di Berlino (Prodi uno e due,Dalema,Amato,Ciampi,Dini,Renzi,Letta )in Italia.
Un sociale che deve essere maggiormente universalistico e quindi con misure centralizzate e non in mano alle regioni.Allo stesso tempo un centrosinistra che sia anti -degrado sistemico può essere allo stesso tempo per i diritti civili di nuova generazione.Per esempio favorevole ai gay pride basta che non si trasformino in carnevalate.Favorevole alle adozioni gay e alla sottrazione di bambini e adolescenti a strutture dove potrebbero subire abusi ,liddove vi sia da parte della comunità scientifica (psichiatri,avvocati dei minori ,pedagogisti )una chiara linea direttrice su questi temi e una convergenza,senza mettere in secondo piano la famiglia naturale formata da uomo e donna.
Ricapitolando quindi diritto al cibo ,diritto alla bellezza urbana ,valori tradizionali che si possono coniugare con una giusta convergenza con nuovi diritti nell’ambito di una Patria di cui tutti siamo parte ma non per questo senza una visione universalistica e globale.
Due figure adesso scomparse che tutti ricordiamo come Craxi e Panella ebbero riconoscimenti dall’Onu perchè si batterono in senso laico (dopo figure grandissime come Madre Teresa)per limitare il fenomeno della fame nel mondo.Il centrosinistra deve riscoprire esempi come questi e molti altri da Mandela a Ghandi.
EDOARDO BUSO