Sull’immigrazione e sul clima Giorgia Meloni ha dettato la linea ieri e oggi.Sul clima ha affermato che l’Italia contribuira alla conferenza Cop 27 e farà la sua parte per arginare gli effetti nefasti del cambio climatico poichè il pianeta in cui viviamo è una casa comune.Sul tema dell’immigrazione ha preso decisioni all’insegna della fermezza come ha ricordato Italo Bocchino ,ma anche dell’umanità.Ecco ci avviciniamo a vedere l’azione di governo di una destra che pur essendo identitaria,pur con risvolti patriottici allo stesso tempo non si tira indietro dal partecipare a consessi comuni a livello europeo e globale.Allora non si può dire che Giorgia Meloni sbagli su come vede il tema immigrazione,sarebbe da avvoltoi e sopra il governo ne girano parecchi,che marciano a suon di demagogia.Il ministro Piantedosi ha fatto sbarcare i bisognosi,mentre le persone che sarebbe illegale accogliere in Italia dovrebbero (e qui ci vogliono tempi lunghi)essere accolti nei paesi per i quali le navi Ong battono bandiera.Questione difficile perchè già la nostra magistratura è lenta,è allo stesso tempo agiscono “poteri forti” che sono all’interno sia ben chiaro e non fuori dall’Italia.I poteri forti di una strumentalizzazione come è capitato diverse volte anche recenti tra magistratura e politica,vedi i casi Boschi e Renzi usciti incolumi dai processi che li dipingevano come mostri.Ma se anche la Meloni avesse accolto tutti i migranti perchè è cosi che va l’Italia,non penso che dai liberali piu’ scettici sul sovranismo ,ai conservatori fino ai nazionalisti di destra dovrebbero disdegnare che questo esecutivo continui a governare.Perchè siamo ad una svolta storica,e questo lo ha capito pure la destra che non disdegna di portare avanti il programma delle elite globali (del grande Reset impostato dai poteri finanziari a Davos al quale ha partecipato pure nel 2016 Donald Trump ed è stato pure ben accolto lui che aveva qualche sassolino sulla scarpa da tirare fuori parlando di globalizzazione):insomma si va verso un mondo in cui buona parte delle politiche possono e devono essere unificate,dall’immigrazione,al clima,alle pensioni.Ma i governi siano essi di destra o di sinistra possono dare un moderato imprimatur alle politiche nazionali,lo si è visto proprio in questi giorni sulle pensioni e sull’immigrazione.Un debole certo ,un moderato imprimatur perchè ormai viaggiamo a kilometri orari a una velocità supersonica in un treno globale,dove le nazioni che vogliono invece fare tutto quanto di testa loro e magari ridurre la democrazia e la società aperta o falliscono clamorosamente nel campo del bilancio pubblico e dell’economia (vedi Venezuela)o diventano un pericolo percepito piu’ o meno significativo (Russia e Nord Corea o Iran) e si inizia un percorso di loro disturbo (giusto o sbagliato che sia) e allontanamento o sminuimento fino alla guerra aperta (vedi Russia attuale dopo l’occupazione dell’Ucraina).Di sicuro è meglio prendere le decisioni tutti insieme,all’unipolarismo di Biden che si ostina contro Putin preferiamo un sano multilateralismo,e l’evitare guerre che distruggono potenziale economico enorme.Ma allo stesso tempo non si può negare che tutte le democrazie occidentali marciano verso obiettivi comuni.Purtroppo causa egoismi ancora troppo forti ,doppiogiochismo e sopprafazione nella nostra Europa le istituzioni europee ragionano in un modo ma gli stati applicano in un altro.Ecco perchè è piu’ globalizzata la destra di Giorgia Meloni ferma ma umana sull’immigrazione del caos creato da quelle nazioni europee che non vogliono prendersi le responsabilità che si prende l’Italia nell’accogliere i migrant.E quindi diciamo un brava Giorgia,per adesso continua cosi e non ti abbandoniamo facilmente,anche perchè stai dando una svolta europeista che sta portando il tuo partito in un ottica di conservatorismo democratico maggiore del conservatorismo democratico dei repubblicani americani trumpiani.E questo non è poco.

EDOARDO BUSO