Piero Angela per me è stato il must ,è stato un grande.Ho letto diversi suoi libri ,da quelli che trattavano di scienza in modo diretto a quelli ultimi che parlavano di società e sociologia.Con la sua critica alle pseudo scienze ha diviso nettamente tra cio’ che è scienza perchè da un risultato certo e cio’ che non può esserlo come la parapsicologia.Se da un lato anchio posso avere delle simpatie per teologia,cosmologia e anche fantasmi e misteri almeno Piero con le sue analisi ha fatto in modo che i cattedatrici di pseudoscienze si sentissero piu’ importanti che so ‘ di un virologo.Certamente ha lanciato fenomeni mediatici come Massimo POlidoro Paolo Attivissimo e James Randi indagatori di fenomeni stravaganti e ha fatto si che la gente non cascasse tra le braccia del primo ciarlatano che chiama al telefono di casa come Vanna Marchi,basti leggere il libro Indagine critica sul paranormale.
Mi è piaciuto anche il fatto che nel libro I misteri del sonno ,Piero Angela abbia affermato che la psicanalisi e la sua metodologia sui sogni è stata superata dalla moderna neuropsichiatria che ha studiato il cervello dal punto di vista biologico cosa che Freud non era ancora riuscito a fare ai suoi tempi,quindi via un altra mitologia quella della psicanalisi come scienza esatta.
Mi è piaciuta pure la sua critica che fece in diversi libri e articoli sulla “cultura della cacciotta” ovvero le scienze umanistiche che sono piu’ importanti in Italia delle scienze applicate.Infatti abbiamo un parlamento di avvocati,filosofi,teologi ecc e pochi ingegneri e biologi.
Certamente anche Piero aveva frainteso in senso illusorio il transumanesimo ,pensando che alle soglie del duemila molte tecnologie già studiate fossero disponibili per le masse.Stiamo attenti che c’è anche il pericolo delle deviazioni di un ricerca che non valorizza la morale,come è il caso della ricerca che sacrifica gli embrioni,da questo punto di vista Piero Angela da ateo non aveva gli stessi scrupoli che può avere un Vescovo e su questo siamo d’accordo.Pero ha dimostrato vivacità intelettuale anche nel contraddirsi verso tarda età,rispetto alle passioni intelettuali giovanili.Da “chierichetto” del Club di Roma quello di Aurelio Peccei che voleva ridurre la popolazione mondiale ha affermato in un libro Perchè dobbiamo fare piu’ figli che bisogna invece porre un argine al calo delle nascite,quindi ben venga la famiglia accompagnata dalle figure dei nonni sopprattutto in Italia,dove la famiglia allargata e numerosa dovrebbe essere piu’ valorizzata rispetto alle coppie di fatto senza figli e aggiungerei pure le coppie gay.
Insomma da un modernista,materialista e ateo una lancia spezzata in favore della meditteraneità.
Mi è piaciuto quando ha parlato negli anni 70 in Viaggi nella scienza di un sistema di riduzione dell’orario del lavoro e di lavoro a rotazione con il sociologo Visalberghi.Mi è piaciuto anche se era un pò utopistico il suo messaggio in Italia quando ha spiegato a ” Cosa serve la politica” ,cioè a mettere i migliori nei posti chiave per fare da coach al resto della squadra.Ed ha criticato pure la pedanteria dei superprofessoroni quelli che scrivono “stomatologia” al posto di servizio di dentista.Insomma ha spiegato che per far capire le cose bisogna spiegarle in modo semplice ,perchè nessuno è stupido e non può comprenderle(un messaggio quasi cristiano infatti Nostro Signore spiegava tramite le parabole),criticando Piero pure il nozionismo scolastico ,è stato sempre umile (veniva da una cultura piemontese per cui bisognava essere modesti )lui ha spiegato che a scuola non ci andava volentieri e aveva pessimi voti.
Inoltre ma sopprattutto ha spiegato l’importanza dell’energia che è il motore del mondo e che ha permesso a tanta gente di fare lavori sedentari e alle donne di riscattarsi dal lavoro agricolo e iniziare a fare le femministe,ad un convegno esordi dicendo “il femminismo è un sottoprodotto del petrolio ” senza per questo essere contro le donne.
Solo su una tesi sviluppata come retrotesi in un libro ,non mi sono trovato d’accordo al cento per cento.Ovvero Premi e punizioni.Penso come afferma nel libro che vadano bene le punizioni quando qualcuno fa qualcosa di male,sempre che ci sia poi la rieducazione civile e non la vendetta.Penso però che non c’è bisogno di tutti questi premi.Una società meritocratica poichè liberale è una società dove chi è capace dovrebbe guadagnare di piu’ o salire piu’ su’ (anche se analfabeta e senza titoli di studio posto che sappia fare qualcosa meglio di come la fanno gli altri o abbia inventato qualcosa di innovativo per la società,il mercato,le persone ecc).Non mi sono trovato d’accordo in particolare nel passaggio del libro in cui si spiega che dovremmo essere tutti virtuosi ,esempi di virtu’ (vagli a spiegare le virtu ‘mi sono detto agli operai della polvere e metalli e dirgli di non bere troppo vino ,quando magari negli anni cinquanta si lavorava in condizioni precarie e i muratori invece che la bottiglia d’acqua sotto il sole leone d’estate bevevano vino rosso).Ecco penso che invece che un virtuosismo da astrazione borghese per me che sono un liberal-radicale cristiano vada meglio una società piu’ equa;se schiodassimo Karl Marx dalla tomba ci direbbe che oi premi una società borghese li distribuisce sempre con mentalità borghese.In questo senso Piero Angela contraddiceva il suo spirito materialista.Di sicuro però aveva sentito parlare di Marx perchè spiegava che non si possono applicare formule finali o successive ad un evento o società che è ancora alle prime tappe,parlando di ambientalismo,ovvero spiegando che l’ambientalismo è sempre un sentimento sacrosanto di una società postindustriale.Però su Premi e contraddizioni mi sentirei piu’ in sintonia con Ignazio Silone che nel romanzo Una manciata di more ci faceva vedere come è difficile per chi fatica essere virtuoso (Nel caso del bracciante agricolo che è divenuto un alcolista a causa della vita povera,monotona e faticosa).

EDOARDO BUSO