Non solo il pane et circensum,cioè cibo e spettacoli degli antichi romani,come le persone che sono andate al mare o si disinteressano dei problemi politici e del futuro della nazione,ma anche una maggioranza rappresentata dai due partiti piu’ grandi ha contribuito alla procastinazione di questo referendum lanciato dai radicali insieme ad altre forze politiche.
La lega nord ondivaga su tanti temi non dava sicurezza,non pareva sincera a molti.In piu’ il partito radicale e i partiti riformisti centristi ,socialisti,democristiani,repubblicani sono piccoli partiti con una loro storia secolare anche nella vecchia prima repubblica.I radicali con questo referendum complesso come tematiche e proposte di voto ,non è riuscito a parlare ai piu’ giovani,a tutti quei ragazzi e ragazze magiorenni e diplomati o laureati.Poi non bisogna tacere degli anziani.Di un Italia antiquata,che ha vissuto per decenni sotto le gonne della democrazia cristiana e del partito comunista,e oggi da il suo voto a forze assistenzialiste ma giustizialiste come il movimento cinque stelle od al partito democratico che è riformista a fasi alterne.Se solo il referendum avesse avuto il si deciso di piu’ parlamentari del partito democratico e il plauso della rai tv si sarebbe potuto fare di piu’.Invece no.E’ la parabole della maggioranza o meglio delle maggioranze che schiacciano la minoranza.La minoranza è quella forza laica,determinata a cambiare il sistema ,umanistica,fraterna,tesa al perdono e alla depenalizzazione,ad una giustizia che metta in primo piano la rieducazione umana del detenuto e il giusto processo ,in un paese dove c’è lo dice l’Europa uso massiccio rispetto ad altri paesi europei della custodia cautelare,e il processo penale e civile è a scapito della difesa tutto mirante al sostegno dell’accusa.La vincita del referendum avrebbe costituito il primo passo per parlare di misure alternative alla carcerazione ,visto che finalmente sarebbe stato reso patente che il sistema giustizia non funzionava.Certo ci sono i responsabili,di sicuro la congiuntura internazionale,la guerra in Ucraina che ha messo Draghi in difficoltà di fronte all’opinione pubblica piu’ filorussa.Poi il peso delle croste storiche dei vari partiti,in pratica i responsabili sono coloro che abboriscono il cambiamento e danno contro al ministro Marta Cartabia,cioè i cinque stelle e parte del Pd ma anche parte di Fratelli di Italia.Tutte quelle forze che provengono da una cultura politica statalista,ma come dicevo prima ci sono anche le maggioranze dei disillusi dalla politica ,di coloro che hanno preferito divertirsi,fino a coloro che hanno paura,perchè credono di vivere in uno stato estremamente garantista,dove i reati non vengono perlopiu’ perseguiti ,e anzi vorrebbero pene piu’ esemplari per i detenuti.Questo sorta di pseudo cultura politica si spalma su due tre correnti di pensiero,da quella cattolica tradizionalista di destra o di sinistra ,che non apre il cuore agli appelli di Papa Francesco sull’amnistia,fino a certo grillismo discendente del Di Pietrismo,fino a coloro che vorrebbero tutti i problemi si risolvessero con il cesaropapismo “piu’ stato e piu’ repressione”.Queste persone che propendono per un metodo dirigista di gestione dell’economia piuttosto che liberale,però possono mescolarsi alle sponde liberiste delle destre economiche,di quegli iperlibertari del laissez faire che urlano tanto di sicurezza dei propri portafogli e ville contro i migranti per fare un esempio.
Insomma era destino visto la composizione di questo paese nel suo eterno trasformismo per non cambiare mai nulla,che andasse a finire cosi.Si chiude una stagione radicale di lotte,dove i radicali ingenuamente pensavano che esistesse da una parte la partitocrazia dall’altra il popolo contro il regime partitocratico.Invece bisogna notare che il popolo è indotto dalla partitocrazia a delle scelte ,e la partitocrazia ovvero i partiti maggiori a volte rispecchiano la sensibilità del popolo.Pero’ c’è da dire che il governo non è caduto ed ha ragione Alan Friedman sulla Stampa qualche settimana fa ,ad aver ricordato che forse non sarà la riforma storica della giustizia,al pari di altre riforme ,sarà una riforma annacquata,ma andrà lo stesso bene per stare all’interno del club di Bruxelles visto che è anche l’Unione Europea che ci ha chisto dopo multe su multe di cambiare la giustizia in Italia.

EDOARDO BUSO