Leggo sul quotidiano La stampa,un articolo di Veronica De Romanis,che ci mette davanti agli occhi la situazione del debito italiano ed europeo.Già il debito italiano era alto ,in piu’ con il bazooka della Bce ,i bassi tassi di interesse tutte misure scelte da Draghi per venire incontro all’Italia già in quel fatidico 2011 quando cadde il governo di Silvio Berlusconi,poi senza tener conto del Covid e degli aiuti elargiti a tutti,il rischio adesso è che finchè lo stato di emergenza durerà ,gli stati ,non solo l’Italia si sentiranno liberi di fare tutto quello che vogliono ,e anche elargire a destra e manca e triplicare la spesa.Ogni richiesta di diminuzione del debito con minacce di insolvenza come accadde alla Grecia dieci anni fà ,è visto come un complotto internazionale guidato dalla finanza apolide contro gli stati e i cittadini.
Ora anche Mario Draghi banchiere consolidato non riesce a diminuire il debito e causa la guerra e la pandemia,non riesce a mettere ordine sui partiti ,sulle teste delle persone,e sulle finanze.
Ma tuttavia ,tutto l’intero arco politico è piu’ o meno sintonizzato su una soluzione non drastica.I partiti liberali continuano a sostenere Draghi che cerca di ridurre il debito ma lo fa con lentezza,i partiti populisti o socialisti di destra e sinistra chiedono a Draghi ancora maggiore libertà sul debito e una riforma dell’Europa e dei suoi meccanismi economici ,anche del trattato di Maastricht.In Italia non esistono gli Scahuble ,mentre in Germania anche li i falchi sono un pelo piu’ morbidi.Certo il debito è un problema ,legato anche alla creazione di moneta dal nulla,e dalla immissione di liquidità oltre che dal salvataggio dal 2008 in poi del sistema bancario internazionale partecipe della grande crisi subprime.Se si riesce a diminuire il debito e lo credo anchio da liberale,si riparte meglio.Tuttavia in certe congiunture reali,passare dalla teoria ai fatti è molto difficile.Il debito lo si riduce un pò alla volta,in questi tempi di guerre,crisi petrolifere delle materie prime e della pandemia.L’importante è scegliere di ridurlo ,di riformare ,di rendere maggiormente produttivo un paese.Perchè scegliere di non pagarlo non è la soluzione significa mettersi contro gli squali della finanza internazionale e del sistema bancario mondiale.Scegliere di farne maggiore senza limiti non è nemmeno questa la soluzione perchè prima o poi arriva il conto.Scegliere di controllarlo ,di farne ulteriore ma non troppo e di ridurlo allo stesso tempo con acume,per questi tempi è l’unica soluzione,una via di mezzo ,ben sapendo che per la sua portata e per altri motivi ,storici ,politici ,comportamentali e sociali ,in italia la questione del debito sopprattutto adesso come adesso è irrisolvibile.

EDOARDO BUSO