Il dibattito sull’inflazione e sulla guerra in Ucraina,mi ha portato a delle constatazioni leggendo un articolo economico su Le monde diplomatique inserto della Domenica del quotidiano Il manifesto.
Dissento da questo giornale sulla critica alla teoria monetaria.Milton Friedman e chi come i liberisti criticano l’eccessiva inflazione e vogliono con politiche monetarie tenere essa a bada il piu’ possibile,vengono passati per dei distruttori del welfare state e sicurezza sociale.Concordo invece con il quotidiano e con i sindacati che si stanno battendo da sinistra come la Cgil contro il riarmo europeo e italiano.
Bisogna tenere conto di due aspetti per capire che anche una teoria economica liberista puo’ adattarsi ad uno stato socialista o ad economia piu’ pianificata.E’ il caso dell’ultima Russia quella di Putin e dell’operato della presidente della banca centrale russa Elvira Nabiullina.Già Antonio Martino in un suo libro del passato,dimostrava piu’ apprezzamento per il sistema monetario coperto con grosse riserve d’oro russo,che per il sistema iper-inflazionistico mondiale del dollaro.In Russia si era applicata la teoria di Milton Friedman.Anche perchè per dircela tutta,non esiste una teoria monetaria marxista.Marx non essendo un economista monetario ma piu’ un sociologo non era arrivato a dire cosa bisognasse fare delle banche.Nel marxismo il denaro semplicemente doveva scomparire,e nel “comunismo di guerra” o staliniano si trovarono degli escamotage come nazionalizzare le banche e sistemi di pagamento pianificati come la produzione industriale.
Molte nazioni socialiste applicarono teorie monetarie di lotta all’inflazione di stampo liberistico ,come anche la Romania di Ceausescu che ebbe un trionfo sull’inflazione e sul debito.
Posto che per alcuni studiosi di economia l’inflazione si legge come dato legato anche a quello del debito pubblico e del Pil,quando sale il debito pubblico sale anche l’inflazione.Quando salgono i debiti privati e i consumi privati non pagati sale l’inflazione,quando salgono i consumi pubblici non pagati sale l’inflazione,quando c’è speculazione e poca produzione di beni e prodotti quindi il Pil si riduce,sale anche in questo caso l’inflazione.
Solo i keynesiani sbagliando pensano che si possa inflazionare per periodi di tempo piu’ o meno lunghi senza mettere in malomodo il mondo economico e dei consumi.Il keynesismo nasce prima del liberismo e dell’iperinflazione del 1974 o stagflazione petrolifera,come nasce prima delle teorie neo marxiste di John Kenneth Galbraith che da sinistra propose una lotta all’inflazione come fece anche Ugo La Malfa con la sua politica dei redditi.
Lottare contro l’inflazione da sinistra significa riconoscere che le risorse estrattive diminuiscono nel tempo come il petrolio per esempio.Significa recepire che i consumi privati non possono essere portati a condizioni voluttarie o edonistiche senza la corrispettiva produzione che li copre quando per questi consumi ci si indebita.Significa riconoscere il tema ambientale,ovvero se le risorse non sono infinite e se l’industria non può produrre all’infinito senza inquinare,è neccessario scegliere le strategie per soddisfare i bisogni piu’ importanti (pubblico) e quelli fondamentali (privato)e allo stesso tempo significa che nel ciclo economico devono agire degli elementi di innovazione continua.Nel senso che questa innovazione non ci sarebbe se tutti ci adagiassimo sugli allori e vivessimo con la spesa “infinita” ,con una sovraproduzione infinita che daneggia l’ambiente,con una spesa pubblica parassitaria infinita e un consumo privato da esaltazione edonistica.In questo senso serve anche il privato ,le associazioni per aiutare il pubblico.Serve un etica civile che faccia in modo che tutte le persone possano partecipare volontariamente (la società volontaria come diceva Von Mises)al sociale dei piu’ deboli.Una rete solidaristica che aiuti lo stato e che sia innovativa.
Ma secondo voi questo sta accadendo adesso che le nazioni europee sono concentrare sul riarmo?No di certo ,perchè le superpotenze ma sopprattutto la superpotenza americana che detiene il mezzo monetario cioè il dollaro che è la riserva valutaria mondiale,non accetta di ridurre le proprie spese ,i propri consumi,e vuole anzi aumentare i consumi di armi che portano morte e distruzione ed aumentare la loro produzione che danneggia l’ambiente.
Piu’ andremo avanti e piu’ ci accorgeremo che questo sistema non può reggere.Non è che non può reggere il “progresso” ,in quanto il progresso è sempre sforzo individuale e collettivo ,ma non può reggere una società consumistica,che degrada sistemi complessi e semplici con l’utilizzo di risorse senza innovazione conseguente,con spese private sempre piu’ grandi ,fino alla degradazione del sistema tramite la guerra che mette in moto la neccessità di un economia di guerra keynesiana e ingentemente inflattiva.
Certo ci sono altri problemi che si sovrappongono come l’esistenza degli stati nazioni che ragionano sui problemi autonomamente senza una visione di un ordine globale,ma sarà tema di un altro articolo.
Quello che possiamo dire con questo scritto è di aver capito che la gestione monetaria Fiat (cioè denaro emmesso dal nulla)porta ad un economia irreformabile dove non si può raggiungere un equilibrio tra neccessità fondamentali e neccessità voluttarie,cioè esistono delle profone assimetrie che portano a sacrificare le neccessità fondamentali dei cittadini in guerre planetarie dalle quali guadagnano solo i mercanti di morte ,i produttori di armi ,gli strateghi dei conflitti infiniti ,gli imperialismi.Ne perdono i produttori,gli innovatori e il proletariato mondiale.

EDOARDO BUSO