
Oggi stavo guardando un film cult degli anni ottanta,cioè Il ritorno dello Jedi di guerre stellari.Un film dove il bene rappresentato da Luke Skywalker e Ian Solo da Obi van Kenobi e dagli Ewoks (cioè degli simil orsetti dei boschi )e altri personaggi positivi ,si scontra in questa pellicola con il male rappresentato da Darth Vender dall’impero delle tenebre e dalle forze spirituali del male.
Star Wars come parecchi altri film,non solo di fantascienza ,ma anche di altra tipologia,ha un finale dove il bene trionfa sul male.
Gli ewoks danzano insieme ai protagonisti che sono salvi alla fine del film e festeggiano il trionfo su altri protagonisti negativi e malvagi.
La maggior parte dei film che vediamo al cinema sono quotati poichè il bene vinca sul male.Fa parte dell’americanismo ,cioè dello stile culturale americano dove vengono prodotti la maggior parte dei film e di Hollywood.
Possiamo dire che la nostra cultura non solo cinematografica in Occidente sia basata su principi che si riflettono nella produzione culturale,dove trionfa il bene sul male,ovvero si ricerca il bene e il suo trionfo li dove è possibile sul male.Nella modernità ultima si aprono dibattiti etici su temi dove non c’è un unica visione statica del bene,per esempio sull’eutanasia e sull’accanimento terapeutico,dove il bene viene visto nel ridurre la sofferenza psicologica e morale li dove la medicina non è riuscita tramite l’interruzione della vita.Naturalmente sono temi complessi e sensibili ,dove è difficile trovare la quadra.Ma su temi piu’ semplici inerenti il progresso materiale,scientifico e umano le società democratiche e libere da decenni perseguono lo stesso bene in Occidente,che è rappresentato da una società dove vengano rispettati i diritti dell’uomo ,dove esista uno stato sociale che aiuti le persone in difficoltà e dove esistano delle libertà economiche e culturali.
Possiamo dire con certezza che questa tensione verso il bene,nasce da una spinta propulsiva della religiosità giudaico-cristiana,poichè è una religiosità che promuove una visione finalistica della storia:Naturalmente nella società laica questa spinta finalistica non viene piu’ concepita nel senso trascendentale di trionfo di una Divinità attraverso battaglie metafisiche (Armaggedon ,Apocalisse),ma di una tensione verso il bene continuo in senso finalistico.Su tanti temi anche sulla pandemia pare che il miglior modello sociale si sia realizzato.In questo senso la società migliore è quella che garantisce la maggiore richezza sia materiale sia spirituale e ambientale.Si può per scelta ridurre la ricchezza materiale,o il consumo di certi beni ,per ragioni spirituali o ambientali ma questo nelle società democratiche nasce come scelta spinta dal basso per la ricerca di un bene maggiore e non come scelta imposta (almeno non dovrebbe)da poteri coercitivi.E’ in questo senso che la religiosità è libera e la religione non ha un potere temporale (ma puo aiutare lo stesso la civiltà laica).Allo stesso modo il parlamento è costituito da compromessi tra visioni non totalizzanti e diverse.
La nostra storia della filosofia è piene di esempi di “utopismo”.Già Marx nel manifesto proponendo il marxismo o socialismo reale ,discriminava tra socialismi utopistici del passato.Già nel Medioevo si pensi a Jan Zizka nell’area ungherese con la sua setta dei Taboriti boemi esistevano sette socialiste cristiane utopistiche che credevano in una ricerca suprema del bene.Naturalmente nella religione e non nell’eresia,ma anche nel razionalismo laico non si puo’ pensare che si possa realizzare un utopia o una perfezione sociale e umana su questa terra.La religione ci risponde che questo non è possibile per colpa del peccato originale,la scienza laica perchè l’essere umano è un animale.Tuttavia nella politica che amplia spazi di “metapolitica” si aprono dei varchi di pensiero utopistico che nasce da un idea del bene positiva che è condivisa.Naturamente possono esistere idee distorte del bene,e le abbiamo nelle dittature di ogni tipo dal nazismo allo stalinismo o nell’eugenetica .L’idea del bene che ha trionfato nella storia occidentale è stata un idea del bene globale,cioè che assembla a se l’umanità con le sue differenti etnie e non una idea particolaristica del bene(ovvero la nazione o una determinata classe ricca o povera).Francis Fukuyama nel libro La fine della storia e l’ultimo uomo ,fece una ricerca sull’argomento “democrazia come bene”,e riusci a separare come in un laboratorio scientifico ,una particella l'”isotimia” ovvero la spinta la “riconoscimento umano e sociale”.E’ l’isotimia dice Fukuyama da timos termine greco (riconoscere)che spinge il progresso e il bene cioè il fatto che individui,classi un tempo opresse,etnie ,chiedano di essere riconosciute nella loro dignità all’interno della sfera umano-sociale.Le rivoluzioni democratiche nascono da questa spinta propulsiva.Naturalmente il seguito di queste argomentazioni di Fukuyama è sfociato nella pubblicazione di un altro libro ovvero Identità dove si analizza il fatto che se è vero che la democrazia ha riconosciuto gli individui e la persona umana in pari dignità , nella globalizzazione esistono nuove spinte da parte di etnie o nazioni o regioni per farsi riconoscere e questo può causare turbolenza nel piano globale,poichè si crea una discrasia quando nazionalismi o etnicismi vogliono prevalere sulle forme individuali e di democrazia globale.
E’ in questo senso che esistono al giorno d’oggi delle forze antidemocratiche che spingono per un arretramento della globalizzazione.Caduto il comunismo nel 1989 ,ideologia divenuta in Urss e in Cina il contrario degli ideali umani professati ma solamente dittatura di uno stato pianificato e burocratizzato oltre che sclerotizzato ,dopo gli anni della prima globalizzazione finanziaria,economica,e tecnologica ,si fanno strada negli ultimi decenni nuove ideologie che avversano la democrazia,la storia in senso finalistico occidentale e l’umanesimo globalizzato.Si possono definire queste ideologie come il sovranismo anche nella sua declinazione di “sovranismo moderno o modernista”,la cultura della guerra delle superpotenze a livello geopolitico ,certi filoni della new age come quei filoni che negano una finalità alla storia e all’individuo e hanno una visione ciclica (reincarnazione per esempio),sempre tenendo conto che in certi passaggi della Bagava Gita anche Krisna vince delle battaglie per il bene di tutti.(Naturalmente induismo e buddhismo sono antitetici a cio’ di cui sto parlando in quanto il giudaismo arcaico era basato sulla interazione tra sfera materiale e spirituale e non sulla rinuncia della materia).
Infine vanno annoverati contrari al finalismo storico ,certi atteggiamenti pauperistici legati a particolari sette ecologiste parte della massoneria,ideologie del zero growth ,o ideologie giustizialiste di destra o di sinistra.Infine una visione radicale e statica dell’Islamismo che rigetta la mondanità laica e il mondo e la società terrena in vista un mondo dell’aldilà dove si trova quello cui si è rinunciato sulla terra.
Possiamo dunque dire riassumendo che nell’immaginario occidentale,nelle sue derivazioni religiose e laiche la filosofia della storia e della scienza ci hanno portato ad una visione completa del bene (che nonostante esistano delle deviazioni attuali o sedimentate nel tempo),è una visione dinamica ma allo stesso tempo finalistica del bene che si riflette nelle produzioni culturali (cinema,musica,libri ecc)anche moderne,nonchè nello sviluppo medico e nella tecnologia e il progresso al servizio dell’essere umano.
EDOARDO BUSO