
Ho appena letto un bell’articolo del senatore di Forza Italia Andrea Cangini su Il giornale.Cangini spiega che il partito democratico fa ancora fatica ,nonostante sia un partito post-comunista inserito in una società aperta e globale ,a accettare le differenze di opinioni e scelte o strategie politiche non solo contro il centrodestra ma all’interno delle stesse minoranze partitiche che costituiscono il centrosinistra.Un pò come accadeva con il vecchio partito comunista,dove tutti i revisionisti ovvero chi non considerava giustificabile dapprima l’Unione sovietica ai tempi di Togliatti ,poi chi successivamente durante i tempi dell’euro comunismo non aveva un portato marxista,veniva considerato revisionista o meglio “social-fascista”.
Questa formula si ripropone oggi assiduamente e per colpa di un atteggiamento ottuso in molto questioni ,sopprattutto in relazione al fatto che il Partito democratico vive una crisi ,che lo porta ad avvicinarsi (come molti suoi elettori piu’ che la classe dirigente)al movimento cinque stelle,un partito i cinque stelle,antipolitico ,giustizialista,inflattivo e via dicendo.
Bisogna dire che negli anni novanta il Pds poi Pd insieme con altri partiti cattolici di sinistra come la Margherita,o ex socialisti e repubblicani,riusci a condurre (erano gli anni di figure come Prodi,Dini,il primo Dalema quello del 1998 diverso da quello attuale che flirta con i cinque stelle,fino a Amato,Ciampi)figure queste che riuscivano a tenere unite anime diverse che componevano il centrosinistra e rispettarne le differenze.Ma adesso che manca un Prodi o un Dini ,il centrosinistra prende sempre una piega piu’ estremista e tendente ai cinque stelle.
Certo ci furono anche negli anni intorno al 2008 quando nel Pd si presento come presidente Veltroni,delle incomprensioni con gli alleati,anzi pareva che Veltroni non accettando il simbolo dei socialisti di Boselli nel logo del Pd ,volesse stritolare questa minoranza socialista democratica e costringerla a sciogliersi nel Pd cosa che Boselli non accetto.
Oggi il Pd ,partito numericamente forte ,e alleato imprenscindibile dei cinque stelle e del Contismo (con le sue degenerazioni),teme la concorrenza di partiti minori di centrosinistra come lo sono i Calenda e i Renzi con Azione e Italia viva,o Piu Europa della Bonino,partiti che a parte italia viva di Renzi non parteciparono al governo giallo-rosso o Conte due.
La legge Zan ha fatto scoppiare queste diatribe,e aperto un vaso di Pandora tra possibili alleati ,provenienti dalla cultura socialdemocratica di sinistra.Renzi è stato considerato amico delle destre per esempio.In questa ricomposizione e ristrutturazione del centrosinistra,si è sentito anche Prodi sulla trasmissione di Fabio Fazio che ha detto che sarebbe stata buona cosa trovare un compromesso per la legge Zan.Ma secondo me , è stato l’atteggiamento del Pd a non aver voluto compromessi con i renziani e forza italia.
Il governo Draghi avendo messo a latere il populismo sta ridefinendo i contorni della politica e il Pd deve capire questo ,c’è una ricomposizione anche nel centrosinistra con la perdita di forza dei cinque stelle,e c’è bisogno di accettare maggiormente le idee diverse anche dentro quei contenitori e poi manca un uomo che tenga unito le diverse anime del centrosinistra come lo era Prodi.E poi per dirla tutta,se abbiamo Draghi al governo è anche merito di un partito di un Dio minore,per il Pd,cioè di Matteo Renzi e Italia viva.
EDOARDO BUSO