Quando la centralità dei tecnici e l'uno vale uno si intrecciano, generano  mostri | Il Foglio

Leggevo un bell’articolo sul sito Linkiesta scritto dall’avvocato Piero Cecchinato sul futuro del centro.Cecchinato ha ragione a dire che manca un centro liberale in Italia,perchè centrodestra e centrosinistra significano sempre destra e sinistra.E poi a ben guardare l’aggettivo di liberale,liberista in Italia se lo mettono tutti i politici come si mettono la cravatta la mattina.Berlusconi parti con idee liberiste alla Von Hajek e fini anchesso allo stesso modo di Bush negli Usa nel 2008 a fronteggiare una crisi economica con misure da stato regolatore,aumento delle tasse,la Robin tax Tremontiana,la porno tax e via dicendo.
Il centro politico non dovrebbe avere fascinazione per il reazionarismo ,quello della Lega e di Fdi come il nazionalismo e il protezionismo,ma non potrebbe comunque rinunciare a una definizione di una sua parte come conservatrice o cristiana.
Allo stesso tempo il centro dovrebbe rigettare il pensiero ideologico e ugualitarista della sinistra a volte protezionista in economia o la vecchia egemonia culturale valoriale e moralistica,ma non può rinunciare in una sua parte al relativismo etico.
Insomma è difficile costruire un soggetto di centro ,perchè è difficile mettere d’accordo un minimo di liberalismo (che sia quello vero delle scuole economiche neoclassiche)con un minimo di valori cristiani e un minimo di pensiero libero e relativista.
Infatti oggi vediamo in Italia partiti che si definiscono liberali da Calenda a Forza Italia a Italia viva a Piu’ europa ,flirtare per costruire coalizioni con partiti o di destra o di sinistra dal Pd alla Lega.Un centro autonomo dunque servirebbe,ma su quali basi costruirlo,visto che i nostri liberali non conoscono nemmeno la “scuola austriaca ” di Mises Hajek e quella di Fridman?
Tuttalpiu’ c’è un aria di interventismo economico,culturale,etico in tutti gli stati del mondo dai liberissimi stati uniti alla meno libera Cina.
Che fare poi in campo ambientale e climatico ,dove esisitono come sui tanti temi etici differenze vistose tra liberali?
Forse una soluzione sperando che vada bene a Greta potrebbe essere quella di costruire un manifesto culturale in cui possano riconoscersi uomini,donne ,movimenti e partiti ,per frenare l’interventismo nel mondo.
Le chiavi di lettura non mancano,dal ritiro in Afghanistan ci si è accorti che l’interventismo (lo diceva Ron Paul il libertario americano),era deformante.Ci si accorgerà che anche i bassi tassi di interesse che la Lagarde e la Fed proveranno a rialzare sono se tenuti bassi e implementando il credito dannosi per l’economia già in recessione (come affermava Hajek che criticava l’espansione monetaria?).
Ci si accorgerà che balzelli burocratici impoediscono alle aziende di venire ad investire per fare un altro esempio ,bisogna lasciare dunque piu’ libere persone e aziende nel mercato che è stato iperregolato dopo la crisi del 2008.Ci si accorgerà che non si può risolvere tutto con la politica,ma come diceva sempre Hajek l’economia deve trovare tramite il mercato gli antidoti spontanei alle crisi?
Ma sul lato ambientale nonostante una minoranza di scienziati che vanno comunque rispettati sono critici al fatto che il cambio climatico sia dovuto all’attività umana,si può fare a meno di intervenire?Se un fenomeno è stabilito empiricamente dalla scienza è un dovere intervenire.Perchè allora non creare un soggetto culturale e politico anti-interventista su molti aspetti ,anti-espansionista della spesa pubblica,anti-dirigista e via dicendo ,ma interventista sul lato climatico e ambientale li dove lo chiedera e fino ai limiti chiesti dalla comunità scientifica?.
Penso che nemmeno questo filone di pensiero soddisferebbe il movimento dei Gretisti che hanno si a cuore l’ambiente ma anche una trasformazione antropologica dal capitalismo (cattivo)ad un sistema piu’ controllato.Ma posso anche sbagliarmi ,lo potremo vedere nel tempo.Lanciare una nuova sfida liberale potrebbe farci capire anche questo dato che manca per forza di cose all’analisi.

EDOARDO BUSO