Il tunnel della Manica ha 25 anni - Il Post

Nel nostro paese ,ed in tutta Europa ,c’è un numero sempre maggiore di laureati in diverse discipline:a volte questo numero di laureati diventa esubero in particolari discipline.Non c’è una stretta relazione tra cio’ che chiede il mercato e il mondo produttivo ed le materie studiate da numerosi studenti.Ma questo è un problema a parte,che uso solo per introdurre il tema di questo articolo.
Se è vero che c’è una richiesta sempre maggiore nel mercato odierno di ingegneri,matematici,informatici,fisici,elettronici ,queste figure nelle rappresentazioni sociali generali vengono poco richieste,in particolare nei mass media:Da studi statistici l’Italia è carente di queste ultime figure professionalizzanti,ma quello che ci propina la tv spettacolo,sia nel campo della tv pubblica sia di quella privata,sia da parte dei giornali ,dei libri e via dicendo ,sono figure lontane da queste ultimi tipi di formazione accademica.
La televisione show ,ma non solo,anche la stampa,e il parlamento ,nonchè le professioni educative sono in mano ad una cerchia estesa di persone provenienti da studi che non hanno a che fare con il mondo produttivo.
Certo ci sono delle eccezioni nel campo manageriale dove Marchionne l’ex manager della Fiat Chrisler aveva una laurea in filosofia.Tutte le materie devono essere rispettate perchè aiutano a sviluppare il pensiero e la cultura.Ma purtroppo c’è una inflazione a mio parere,di figure che utilizzano i mezzi di comunicazione di massa nonchè i social ,veicolando messaggi da politici piu’ o meno utopistici,o messaggi religiosi o morali ,partendo da concezioni non “pragmatico-materialiste”.C’è una certa diffidenza da parte della nostra società a che al posto del pedagogista che va rispettato ,parli l’astronomo,o sopprattutto l’ingegnere.sono pochi per esempio i programmi televisivi che intervistano ingegneri rispetto ai programmi che danno spazio a cantanti,giornalisti,avvocati e via dicendo.Lo stesso lo si può dire per certe figure importanti per l’economia globale come banchieri di alto livello o via dicendo ,che non compaiono su programmi dedicati alle masse.Ma concentrandoci sulla mancanza degli ingegneri e del loro parere,sulle mutazioni epocali ,sulla ingegneria del futuro ,sulla risoluzione di temi socio-politici tramite le scienze ingegneristiche e matematiche ,penso che tutto questo manchi ,perchè ci sono altre figure che irrompono di cui ho parlato prima,che danno l’illusione che si possa risolvere i problemi del mondo ,solo tramite gli aspetti del comportamento sociale ,della psicologia colettiva ,delle riflessione morale (imponendo una morale piuttosto che un altra)e via dicendo,senza contemplare l’importanza di quella che Marx chiamava la struttura tecnologica e materiale della società,costituita da materie prime ,società energetica,tipi di energia,ingegneria e grandi opere e via dicendo.
si discute spesso di geopolitica ma spesso la si riduce ad un problema di democrazia ,che è fondamentale,ma senza approfondire l’importanza delle risorse geostrategiche.E allo stesso tempo la geopolitica è troppo sovrastimata senza un metoodo procedurale ,e si offre a diverse interpretazioni che a volte sono fuorvianti.
E’ entrata nel nostro vivere una forma di “psico-politica” o politica del consenso tramite le emozioni ,che è la prima foriera di danni al pensiero umano,sopprattutto tramite i mezzi come i social.Poi questa politica delle emozioni è anche fobica e porta al fenomeno degli anti-vaccinisti.
Un pò di giorni fà guardavo un documentario francese dove si vedevano due persone differenti politicamente,Margaret Tatcher e Francois Mitterand daccordo nel costruire la grande opera che collega lo stretto della Manica dalla Francia all’Inghilterra.
L’esclusione di temi come le grandi opere,l’ingegneria ,gli armamamenti diventa pure una fobia ,che fa prendere verso la tecnologia atteggiamenti di stampo neoluddista o di forte diffidenza.Il problema è che manca lo studio della geografia nelle scuole superiori,e poi venendo a mancare da tempo una forte classe operaia nel mondo occidentale ,la società si è ricomposta attorno all’impero della finanza.E piu’ facile trovare una mentalità tecno-economia in paesi ormai piu’ che emergenti come la Cina o la Sud Corea o ancora il Giappone,che non nella vecchia Europa.
In un suo bellissimo libro Piero Angela spiegava che l’enorme numero di attori,sportivi,avvocati,politici ,intelettuali,pedagogisti,psicologi ,psichiatri ecc che abbiamo nel nostro mondo post-industriale è sorretto “fisicamente” cioè a livello di cibo ,acqua,trasporti,riscaldamento in luoghi pubblici libri ,internet e via dicendo ,dal sistema non solo produttivo ma anche dalla società energetica,da quello che un tempo era il petrolio,e che oggi con la decarbonizzazione dovrà divenire l’idrogeno o un mix di energie pulite.Ieri su un post UMberto Minopoli ex Ansaldo ha fatto presente come anche Bill Gates abbia ammonito certi ecologisti ,che non abbiamo ancora le tecnologie per una transizione energetica come la vorrebbe la piccola Greta,non bastano solo le fonti superpulite come solare e eolico,serve un mix di fonti alternative comunque al carbone ,e in piu’ un sistema efficiente di stoccaggio di C02.
Insomma se tutti vedono un mondo utopico davanti a noi ,e catalizzano queste utopie morali,panreligiose,psico-sociali ,pochi osservano gli aspetti tecnomateriali,e non ci sono dei buoni storici come Edward Gibbons che ci dicano che i problemi si ripetono nella storia ma spesso questi problemi non si possono risolvere.
Oggi mancano le figure sopprattutto degli ingegneri nel campo politico (Carlo Calenda è uno dei pochi),e questa propensione all’intelettualismo culturale è dovuta non solo al post-marxismo ma anche ad un società finanziarizzata dove ci sono le nuove illusioni ,la moda,i social,gli influencer ecc.Cercarsi un elite tecno-economica capace.

EDOARDO BUSO