Mamma Ho Perso L'Aereo, 30 anni dopo sarà un Natale diverso | CameraLook

Tempo fà seguivo una trasmissione di Lucia Annunziata su rai tre in cui erano invitati Mario Tremonti e il deputato europeo Guy Verhofstadt ,si parlava dopo le dimissioni del presidente americano Trump del mondo che a lui sarebbe succeduto.Guy Verhofstadt criticava l’eccessiva politicizzazione di ogni singolo aspetto della vita sopprattutto nell’epoca del sovranismo ,del populismo e delle sinistre social-populiste.Ho condiviso questa analisi del deputato liberale europeo li sul momento ,perchè ripeteva una mia analisi scritta molto prima della trasmissione.Il problema è che al governo della politicizzazione forzata è succeduta la pandemia ,e con la pandemia una nuova politicizzazione della sfera bio-politica ,fino all’utilizzo delle nuove tecnologie di massa come facebook in chiave politica da un pò tutti i partiti e rappresentanti politici.Guy Verhofstadt diceva che con la caduta di Trump e la sua aggressività si sarebbe potuto tornare a parlare un pò di vita privata ,un reflusso nel privato ,nei consumi ,tornare a parlare di cinema e partite di calcio.Penso che questa previsione non si sia realizzata e dopo un periodo di pace mercantile negli ultimi venti anni ,adesso ci troviamo a fare i conti con una resuscitazione della politica.Nuove generazioni verranno su a pane e politica,come accadde già negli anni settanta del novecento?Ecco non sarei cosi drastico ,ma un aspetto su tutti è da osservare ,ovvero che il mercato e i prodotti ,l’inventiva umana possono viaggiare senza politica e raggiungere mete altissime ed unire i popoli prima della politica.Fu questa la lezione che ci diede il fallimento del comunismo,anche se oggi nel populismo di destra e sinistra c’è un nuovo vetero marxismo.La politica incapace di realizzare cose concrete nell’epoca della mondializzazione si tramuta in psicanalisi della stessa politica.Su facebook non c’è giorno che non nascano gruppi e gruppetti politici di discussione.Io da parte mia ricordo di avere vissuto la mia adolescenza abbastanza in modo postpolitico ,come anche molti cosidetti millennials.Se osserviamo il fenomeno con apertura globale,vediamo che la politica nel suo aspetto fideistico e irrazionale si manifesta anche nei paesi che un tempo occupavano la sfera dei paesi in crescita ,cioè che passavano dal nulla ad una sostenuta buona performance,è il caso dell’Afghanistan dal 2003 al 2011 ,ma che adesso sprofonda in uno stallo tutto creato da “sette fideo-politiche”.

Naturalmente il paragone tra la politica occidentale spesso poco concreta in certi stati e la politicizzazione del secondo e terzo mondo non regge,ma da un lato è comune alla politica in tempi di crisi di non sposare e far combaciare bene teoria e pratica.
Poi ieri mi sono imbattuto in un giovane ragazzo Eugenio Benetazzo (1) ,laureato in economia,un buon predicatore finanziario che lancia il suo nuovo libro sulla difficoltà del matrimonio e l’eccesso dei divorzi.Il libro spiega come dietro ad ogni matrimonio fallito (e sono tanti),ovvero dietro una buona teorizzazione cioè il matrimonio,c’è una grande pratica o praticizzazione cioè coloro reputati tra avvocati ,psicologi e via dicendo a permetterti il divorzio.Ma spesso il divorzio si manifesta anche come sconfitta dell’uomo ,il libro infatti si intitola Divorzio spa ,ed è soprattutto rivolto ai padri divorziati ,quelli le cui battaglie sono state prese in esame solo dai radicali italiani qualche anno fà .
Io sognerei un mondo di matrimoni stabili ,di famiglie come quella del film Mamma ho perso l’aereo, imborghesite e numerose.Ma ci troviamo di fronte ad un altra realtà ,e allora ben venga una informazione chiara sui rischi del matrimonio nei tempi in cui è sempre piu’ difficile far combaciare teoria e pratica.

EDOARDO BUSO

1)https://eugeniobenetazzo.com/effetti-conseguenze-divorzio-patrimonio-rischio-indigenza/