No vax, manifestazioni nelle stazioni dei treni. Lamorgese: «Non  tollereremo illegalità»- Corriere.it

Come ho scritto nel mio precedente articolo in cui ho parlato di Darwin ,non c’è dubbio ,che la scienza abbia bisogno di limiti e di dibattito pubblico.Fu per questi motivi che nel 2004 molti credenti e no votarono contro la modifica della legge sulla fecondazione assistita in Italia.La scienza ha bisogno di etica ,anche se l’etica può essere variabile da persona e persona e da società e società.Sul dibattito attuale mi fa notare un amico ,hanno ragione i No vax ovvero coloro che rifiutano di vaccinarsi per diversi motivi(paura,fobie,psicologia,ideologia,avversione al mondo occidentale ),ad farsi portatori dell’ideologia liberale e del concetto di libertà?:Prima di interrogarci su cosa sia la libertà ,bisogna considerare cosa è per noi il bene.Per molti no vax il vaccino viene visto come il male ,molti di loro non hanno cognizioni scientifiche,e vedono la società moderna come portatrice di male ,in molti settori.Quando io ero al Liceo i no vax erano anti-liberali e si identificavano sia con la sinistra neo comunista e noglobal sia con la destra estrema.Queste persone vedevano nel “privato” nell’industria,nel denaro e nelle multinazionali il male assoluto,e credevano a governi ombra in grado di decidere guerre nel mondo con motivi neocolonizzatori,fino al credere visto che siamo in anniversario,che le torri gemelle fossero state buttate giu’ dal governo americano e non da AlQaeda.Anche a quei tempi su molti temi,dalle torri gemelle alle scie chimiche esistettero dei bravi debunker come il noto informatico Paolo Attivissimo.
Ma qui usciamo dalla riflessione filosofica ed entriamo in politica.Ritorniamo alla riflessione filosofica.Il dato conclamato è che molti no vax ritengono di vivere in una società malvagia,dove non esiste e non viene data continuità al bene.Ci sono anche esempi estremi tra di loro.Il giornalista Massimo Fini del Fatto quotidiano,ha affermato che si poteva far agire il virus per ristrutturare la popolazione mondiale.Allo stesso tempo questo giornalista crede che seppur non ha simpatia per i talebani,vanno rispettate le tradizioni del popolo afghano dove “i bambini nascono invece che con il ciuccio con il kalashnikov in mano”.
Ci troviamo di fronte a tesi estreme,le quali la maggioranza delle persone nel mondo ha rigettate (appartenendo a tutti i vari partiti politici).E’ vero allora che la maggioranza p predisposta al bene ,e sa cos’è il bene?
Se fossimo tra preti ci verrebbe detto che la maggioranza delle persone è orientata al bene nella maggior parte dei casi ,perchè il bene è presente nell’anima delle persone ,siano esse religiose o no.Il bene poi può essere autato nel suo realizzarsi dalla provvidenza, parola caduta in disuso da troppo tempo.Quando gli eserciti delle nazioni democratiche combatterono il nazifascismo la maggioranza delle persone nel mondo era orientata al bene,nel lottare contro Hitler.Abbiamo però capito cos’è il bene ,se diciamo che la maggioranza sceglie sempre il bene?
Ecco a questa domanda rispondo di no.Le maggioranza possono scoprire il bene troppo tardi per fermare il male ,esistono maggioranze all’interno di una singola nazione che può scegliere una politica masochistica come fu il caso dell’Iran dove quando venne proclamato capo di stato Khomeini e deposto lo scia ci furono moti sopprattutto di giovani che rigettavano nauseati il modello occidentale.
Poi le stesse maggioranze possono essere questo è vero,manipolate o agire solo con un sentimento magari di vendetta.Nel caso si decidesse di uccidere il mafioso Riina sono certo che ci sarebbe un plebiscito di gente disposto a linciarlo ,ma questo sarebbe il bene?Pensiamo che per reati minori di quello di Riina ai tempi del far west negli Usa e della tratta degli schiavi venivano linciati a furore di maggioranza molti neri o banditi.Era questo il bene?
Certo ritornando a noi,c’è la cultura del compromesso di cui scriveva Alberto Mingardi qualche settimana fà sul Corriere della sera,ma ci può essere compromesso sulla scelta di fare o non fare un vaccino?No,non si può farlo a metà,in pratica ci può essere compromesso politico,ma quando la scienza ha decretato che quella parte della popolazione che non si vaccina rischia di re-infettare con una variante la popolazione vaccinata non si può scegliere una soluzione a metà.
E’ giusto e quindi è il bene allora che lo stato imponga l’obbligo vaccinale?Forse potrebbe essere stata la strada per evitare il gioco del bussolotto attuale ,con i vari green pass.sarebbe sbagliato che lo stato imponesse adesso l’obbligo vaccinale dopo aver lasciato libera scelta all’inizio ,è quello che si definirebbe uno stato confusionale ,in balia degli umori ,con pocha predeterminazione,quello che ho chiamato il “gioco del bussolotto” tipico degli stati iperburocratici antiliberali ed emergenziali (stile repubblica delle banane).
Certo potrà essere una strada battuta,ma facciamoci anche questa domanda:se lo stato avesse obbligato fin dall’inizio a vaccinarsi ci sarebbe stata una maggioranza cosi grande di persone decise a vaccinarsi?Non possiamo ovviamente avere oggi la risposta,visto che le cose non sono andate cosi ,ma in molti casi nella storia la libertà di scelta viene ripagata in modo responsabile.Cioè un uomo libero si responsabilizza maggiormente di un uomo costretto a fare delle cose.Penso che il dibattito filosofico possa andare avanti all’infinito ,in quanto sono proprio i No Vax che stuprano secondo me i principi del liberalismo politico utilizzando sconsideratamente il termine liberale.Il termine liberale come ha ricordato l’ex presidente Berlusconi ,non significa fare tutto quello che si vuole anche daneggiando gli altri.E ‘ il caso del tema dell’eutanasia per esempio dove molti liberali si sono detti in sintonia con la Chiesa Cattolica,si ad evitare l’accanimento terapeutico ,ma è un pò difficile che un medico non legato alla storia del paziente che chiede la morte ,o un infermiere ,o un perfetto sconosciuto adibito al compito ,possano essere d’accordo di praticare delle eutanasie all’interno di una struttura ospedaliera,semmai sarebbe piu’ facile se è stata appurata legalmente la richiesta del malato che lo faccia un parente o il congiunto.
Ma un esempio piu’ semplice legato alla dottrina liberale che non si tramuta mai in anarchismo (ideologia degna di essere discussa ma utopistica)ed anarchia (che è cosa diversa dall’anarchismo come ideologia),è dato dal settore del mondo del lavoro.In uno stato liberale le persone sono libere di scegliere di lavorare o no.Ma se decidono di lavorare per un impresa devono farlo dentro i limiti di quello che decide quell’impresa per cui lavorano ,magari per cambiare qualcosa all’interno dell’impresa potranno iscriversi ad un libero sindacato o magari se non riescono a lavorare molto per diversi motivi psico-fisici o attitudinali avranno il riconoscimento di capacità ridotte da parte dello stato.
Molti no vax sono contrari ad ogni forma di prodotto chimico e sopprattutto farmaceutico,in particolare gli psicofarmaci.Cosa fare con queste persone che rigettano interamente il progresso?Ci può essere una mediazione,o è decisivo difendere quello che la maggioranza globale percepisce come un bene,cioè il progresso,l’innovazione,la medicina,la salute e l’industria?
Su questi temi sempre con la doverosa cultura del dubbio su quanto ci verrà propinato giorno per giorno dai mass media e dalle varie correnti ideo-politiche e socio culturali ,dovremmo confrontarci sempre piu’ in un mondo informatizzato dove anche la politica riguarda il corpo umano e divine bio -politica.Vedremo se i vaccini quando saranno iniettati a tutti daranno dei buoni risultati nella lotta alla pandemia,e anche quello sarà un dato in piu’ per la nostra tesi ,poichè il bene non è solo teorico ma deve divenire anche concrettezza palpabile dalla globalità.

EDOARDO BUSO