Piccolo Cesare - Wikipedia
Afghanistan, Talebani a 11 chilometri da Kabul: le news

Passero’ le vacanze rintanato nel mio appartamento,guardando vecchi film come Piccolo Cesare e ascoltando Annie Mazzola bravissima speaker di radio 105 ogni sabato,inconsapevole ma forse non troppo,delle disgrazie che ci attanagliano.
I problemi climatici che sono fortemente sentiti in Italia e nel resto d’Europa con i roghi ,la mancanza d’acqua,i problemi economici e il teatrino della politica.
La Federal riserve americana continua una politica di stimoli economici post pandemia,c’è stata una riacquisizione di fiducia nell’economia proprio grazie alle multinazionali che hanno prodotto i vaccini ,ma alcuni analisti avvertono ,come il presidente della Bank of England, che gli stimoli economici se non accompagnati da stimoli fiscali ,potrebbero portare gli Usa verso una situazione simile a quella degli anni settanta,torna la parola “stagflazione” un mix di stagnazione e inflazione e una lenta decrescita dell’economia.
Ma anche li negli Usa hanno il loro piccolo Cesare: Joe Biden che da un senso di rasserenamento alla compagine americana e internazionale.
Poi l’apocalisse pandemica con la nuova variante Delta,e quella geopolitica con il ritorno dei talebani ,che hanno letteralmente ripreso sotto il loro controllo le maggiori città afghane.
Alcuni osservatori mettono in luce le mancanze delle strategie passate occidentali.L’Occidente nella guerra al terrorismo internazionale,nata dopo i tragici fatti dell’11 settembre,ha speso bilioni di dollari per proteggere dei paesi a rischio di finire sotto le tenaglie di un ordine mondiale creato dai terroristi con a capo Bin Laden o il Mullah Omar che volevano probabilmente unire tutti i paesi islamici sotto la loro egida.
In questa dura lotta l’Occidente oltre a spendere armi,dollari,soldati ha dovuto scendere a patti anche con molti paesi islamici dell’area.Quelli piu’ democratici come il Pakistan che però tiene secondo alcuni analisti raffinati una doppia faccia e da un lato è un partner dell’Occidente dall’altro è un foraggiatore dell’Islam radicale.Il ritorno dei talebani si sposa con eventi politici come la rivendicazione da parte del Pakistan dell’area del Kashmir contesa con l’India.Non sarebbe strano poi tanto,se dopo che i Talebani prendono Kabul ,nasca una diatriba e qualche scaramuccia che può anche aggravarsi tra Afghanistan e Pakistan da un lato e India dall’altro,lo riporta il Pak Banker giornale pakistano ,che ci descrive anche come l’unico paese che sta collaborando con gli Usa contro i talebani e per mantenere le security in Afghanistan per i diplomatici e per i soldati internazionali che lo stanno lasciando (strategia americana che non oso definire ne buona ne cattiva lo definirà la storia),è proprio la Turchia ,il presidente americano si è congratulato con il presidente turco Erdogan.Un buon motivo per non vedere la Turchia come nemico totale ed in chiave anti-europea.
Nel frattempo oltre alla crisi umanitaria in Afghanistan,rimangono aperte crisi umanitarie ed sanitarie in Birmania (Myannar)e in Iran dove ha scritto un bell’articolo Carlo Panela ,ha vinto alle ultime elezioni un magistrato Raisi molto vicino agli Ayatollah cioè i pretoni inquisitori e poco riformisti che dagli anni settanta con scacciata dello Scia Pahlevi e con la rivoluzione Khomeneista tengono in pugno quel povero martoriato paese.
Che dire ,siamo nel mezzo di una crisi monetaria,economica ,militare e politica globale,ma se osservo i leader che abbiamo oggi come oggi ,nonostante il ritiro della amata Angela Merkel dalla Germania,mi dico che Draghi e Biden danno stabilità e fiducia ,speriamo per ancora molto tempo.
Naturalmente il paragone con il film con protagonista Edward G. Robinson,lo ho fatto solo perchè ho visto ultimamente questo evergreen del cinema,non ho nessuna intenzione di paragonare Draghi e Biden al mafioso protagonista del film ,ma il nome calza bene,ricordando che i Cesari erano figura di potere importanti nell’antico Impero romano.

EDOARDO BUSO