
La storia del nostro paese è piena di uomini forti ma anche di mediatori capaci.Si pensi alla storia post-unitaria,Cavour come Crispi e De Pretis furono degli abili notai ,professionisti del numero e della matematica,riformisti tenaci ,moderati e austeri che cercarono di traghettare l’Italia verso una modernizzazione per quegli anni.
Poi andiamo piu’ avanti nel novecento e ci troviamo un Benito Mussolini,uomo duro e puro ,ex socialista romagnolo che fondo’ il fascismo e ci porto’ dentro la seconda guerra mondiale al fianco della Germania nazista.Gli Italiani spesso ebbero fiducia di personaggi troppo rudi e spacconi che si pensava con la loro virilità potessero risolvere tutti i problemi.Certo nel novecento c’era molta piu’ ignoranza di adesso e c’erano tumulti rivoluzionari e guerre fratricide tra ideologie diverse.
Ma se andiamo anche ai nostri anni novanta,troviamo la strana e triste parabola di un grande statista come Bettino Craxi ,un hardman liberaldemocratico e socialista umanitario ,che viene travolto insieme alla Democrazia cristiana di un piu’ tenue Forlani o Andreotti da un processo come quello di tangentopoli.Craxi l’uomo solo al potere ,per citare il titolo di un libro (Uomini soli al potere)di Bruno Vespa,dovette fuggire in Tunisia.Ecco erano anche quelli anni pericolosi ,dove c’era un grande odio ideologico,sopprattutto da parte di chi ,come i comunisti italiani vedevano sfumare dopo l’89 il sogno marxista nel mondo dell’Est europa,sfumato ancora prima in Cina con le riforme di Deng Xiaoping.
Insomma Craxi fece si degli errori ,si fido’ troppo di chi entrava nel partito,tanto che il partito socialista era diventata un rete che pescava nel sottofondo dei nani e delle ballerine per dirla alla Rino Formica.
Certo tangentopoli ,pur essendo stata un immenso spreco di denaro ,e non arrivo’ ad un fine e infatti non fini mai ,(lo disse l’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga),fu anche la piattaforma che permise di ingrandire quello che erano diventate le anomalie di un capitalismo all’Italiana clientelare e di relazione.Oggi però un pò mancano certi aspetti bonari di quel capitalismo debitocratico (il debito crebbe tanto con Andreotti e Craxi nonostante nell’85 ci furono segni di riduzione con l’abolizione della scala mobile).Oggi mancano aspetti bonari come il fatto che in quelle epoche era piu’ facile assumere delle persone a lavorare ,era piu’ facile anche purtroppo lavorare in nero ,era piu’ facile assumere persone con poche capacità e invalidi nei comuni,nelle aziende statali,nelle municipalizzate ,insomma chi aveva bisogno trovava una protezione.Ma non è questo il tema dell’articolo.Il tema invece è quanto gli Italiani possano fidarsi ancora di personalità carismatiche e forti ,e fare i conti piu’ con le persone che con le idee.Pensiamo ad un Di Pietro che Giorgio Bocca definiva un buon contadino ,disprezzando le elite politiche e tornando ai valori e alla moralità del popolo.Anche Di Pietro come Berlusconi suo avversario furono personalità carismatiche.
E qui apro una riflessione sull’ultimo uomo forte che abbiamo avuto al potere,non mi riferisco a Salvini che ha si degli aspetti di uomo forte e combattente,ma al precedente Matteo Renzi che era forte anche perchè coccolato dal mondo imprenditoriale,riformista,mediatico e via dicendo.Ecco io non so se il breve percorso che ha portato Renzi fuori dal Partito democratico ,sia stata una maturazione anche sugli aspetti negativi che io avevo sottolineato del suo governo quando era al governo.Posso solo pensare che non devo giudicare l'”uomo Renzi” ma bensi il suo nuovo progetto politico ,se gli Italiani avranno fiducia di lui.Ecco Renzi può apparire un uomo forte ,ma allo stesso tempo noi dobbiamo superare Renzi e il renzismo,ma pensare al progetto politico che lui ha lanciato,quello di cui parla il quotidiano Il foglio,di riunire tutti i partiti centristi in una sorta di “destra del Pd”,una nuova Margherita ma piu’ laica e riformista.Il centro liberale,cattolico sociale,laico e riformista può soppravivere secondo me solo se guarda ad una grande aggregazione.Si parte dai rimasugli dell’Udc di Casini e De Poli per passare a Insieme,Piu’ Europa ,fino a italia viva e via dicendo altre formazioni minori.Renzi è l’unico uomo politico che ha lanciato questo progetto per non soccombere al partito del giustizialismo,del potere per il potere come sono i cinque stelle di Grillo e Conte.
Insomma io posso solo giudicare positivamente Renzi e il suo ptogetto che trascendono il Renzi persona ed ex capo dello stato.Ho sempre pensato anche che Berlusconi sia stato un grande riformatore che negli anni novanta ebbe una missione provvvidenziale quella di creare una alternativa al Pci di Ochetto.Ma a differenza di molti Berlusconiani ho capito che c’è spazio per un area liberale anche senza Berlusconi ,e questo lo ha capito pure Berlusconi nominando Tajani e favorendo il governo Draghi.Il tempo dei personalismi,degli uomini forti soli al potere deve finire,adesso torni il tempo delle idee e Renzi ,Berlusconi ,Bonino ,Calenda De Poli e Il professor Zamagni ne hanno di piu’ dei tristi e arrabbiati cinque stelle.
EDOARDO BUSO