
Lasciatelo dire a me che Draghi ha detto la cosa giusta ,dividendo il debito in buono e cattivo.C’è il debito buono o anche buono ,e bisogna prenderne atto.
Per l’Italia il rigore finanziario invocato in diverse partite politiche da Ugo La Malfa con la sua politica dei redditi negli anni 70,da spadolini e Craxi negli anni 80,con provvedimenti come la scala mobile,da Berlusconi negli anni 90 quando si parlava per la prima volta di postcomunismo,informatica,impresa,internet e entrare in Europa e stare nella globalizzazione,aiutarono anche Ciampi,Maccanico fino al rigore Montiano.
Ma adesso in pandemia bisogna accettare il revisionismo dell’etica liberista ,e accettare un pò di debito,come dice Draghi,che sostenne l’Italia già qualche anno fa’ con il quantitative easing.
Il rigore finanziario non fu una scoperta della globalizzazione,era un dato certo anche nelle economie pre-globalizzate,quando c’erano l’oro o l’argento come materia di riserva monetaria.Regimi tra i piu’ svariati adottarono politiche di rigore,dai Templari medievali che furono i primi ad utilizzare l’oro,fino al novecento e a Salazaar il fascista portoghese ,ma anche le dittature proletarie dell’est europa dall’Urss staliniana fino alla recente Romania di Ceausescu,si impuntarono sul tema del debito pubblico.Ceausescu riusci a fare della sua Romania prima degli anni novanta un paese a debito zero ,la Russia di Stalin prima del periodo brezeneviano adotto’ politiche congiunturali per industrialzzare il paese prima di redistribuire.
Dagli anni settanta in poi invece in Italia,dopo il terremoto sessantottino e la fantasia al potere ,si verifico’ il declino postindustriale,l’Italia piu’ degli altri paesi europei perse capacità industriale e innovativa.Il concetto dell’oro come riserva piaceva pure alla Tatcher e a Ronald Regan che lottarono in tutti i modi per riportarlo in auge dopo che Nixon lo aveva abbandonato nel 1971.
Ma dopo quella scelta di Nixon il sistema mondiale si “dolarizzo” pervicacemente,oggi il dollaro che è la riserva mondiale di molti paesi del sud del mondo ,è un moneta che non è piu’ coperta da nulla ,ed è coperta da miriadi di fantadollari e di finanza creativa e spazzatura.Rimango convinto con Ludwig Von Mises che le banche dovrebbero essere indipendenti dal potere politico ,i bassi tassi di interesse ,la finanziarizzazione dell’economia come dicono certi miniarchisti ci porterà alla rovina.Il rigore monetario o monetarismo ha fatto si che molti popoli adatassero le loro economia a un sistema industriale privato o pubblico ,ma almeno produttivo.Come nelle Olimpiadi si cercava di fare uno sforzo maggiore per evitare di sperperare risorse.L’obiettivo di ogni stato dovrebbe essere quello di far stare tutti bene ,anche con poco ,senza sperperare troppo.Questo era piu’ possibile nelle economie del novecento,dove il lavoro era fonte di socializzazione ,era integrato nell’ambiente di nascita ,si nasceva e si moriva in un posto preciso,si intessevano relazioni,le industrie erano accorpate al territorio ,c’era meno dispersione di corpi fisici.Oggi con il “villaggio globale” ,con la finanza dopata ,con la dispersione post-territoriale si è creata una società che parte dagli assiomi del liberismo,ma non è neppure piu’ liberismo.Si dovrebbe parlare di “social-capitalismO” un pò come la Russia di Breznev era un social-imperialismo molto piu’ conforme al capitalismo di quanto avrebbe sognato Stalin.Infatti tra Urss e Occidente già negli anni ottanta c’erano poche differenze.Il sistema sovietico quanto quello nordamericano ed europeo erano altamente burocratizzati ,si erano formate nuove classi manageriali.Oggi nel “social-capitalismo” viviamo immersi in un mondo irreale,dove non c’è piu’ la gestione industriale dell’uomo massa bensi la gestione socio-psicologica dell’individuo massificato.
E’ per questa ragione che le politiche troppo rigoriste non vanno al centro del problema ,ovvero come impedire il formarsi di nuova burocrazia,e come sostenere il popolo ,sia nella sua parte sana sia in quella malata,in un tempo in cui il mercato del lavoro divenuto flessibile,volatile e delocalizzato non esiste piu’ come prospettiva per molti .Esiste invece e resiste il non mercato delle professioni burocratiche.Ogni anno si sfornano nelle Università miriadi di dottori in scienze politiche o in psicologia fino a miriadi di avvocati ,e molti di essi pretendono un lavoro per quella categoria specifica per la quale hanno studiato ,non valutando il sistema di mercato legato al sistema dei prezzi e al valore del prodotto,il meccanismo domanda e offerta.Basta guardare la televisione e i vari programmi di denuncia sociale e ci si accorge come qui da noi in Italia,un disabile debba vivere con 280 euro,un metalmeccanico continui a lavorare con un contratto di lavoro legato al costo della vita degli anni 90,esistano nuove categorie de-sindacalizzate ma allo stesso tempo miriadi di soldi pubblici vengono spesi male dalle amministrazioni locali o regionali in progetti che sono “cattedrali nel deserto” come nuovi stadi ,case mai utilizzate,ospedali con macchinari nuovi al loro interno ma fantasmatici.
Insomma anche il liberista piu’ sfrenato davanti alla desolazione italiana non può dare la colpa solo al reddito di cittadinanza,e ai bonus dati dal governo (detti spesso assistenzialistici)nella jungla degli sprechi italiani.
Forse dovremmo ripensare la politica assistenziale che dovrebbe assistere veramente di piu’ chi è debole ,dal cassaintegrato,al disabile alla casalinga ecc,e allo stesso tempo non sperperare i soldi.Bisognerebbe andare verso quella che ho definito in altri miei articoli “socialità liquida”,invece che utilizzare soldi pubblici per grandi opere inutili è meglio redistribuirli effettivamente.Lasciare campo al privato in certe opere pubbliche,non pretendere che ogni settore infrastrutturale sia in mano al pubblico ,a parte gli ospedali e le scuole.Forse il governo ha capito questo,ed ha capito sopprattutto che serve un ricambio generazionale che parta da adesso ,l’incentivo al pensionamento di personale pubblico che ha poca dimistichezza con le nuove tecnologie ed è anziano è una buona cosa,va nella direzione giusta.Cosi come il futuro dovrà basarsi su una digitalizzazione sempre più forte ed un automazione di vari processi della vita pubblica ,imprenditoriale produttiva e privata.E’ in questa dinamica garantita dalle nuove tecnologie che disperdono i copri in territori piu’ vasti e interconettono le menti e le industrie come le economie che ci sarà una ridefinizione del concetto di rigore e debito .Il debito verra quando è troppo alto condannato come cosa negativa certamente,ma allo stesso tempo il rigore si baserà sul fare funzionare bene i settori produttivi anche senza l’impiego umano e il debito verrà accettato nella misura in cui le interconessioni globali dovranno per forza farsi carico demograficamente e socialmente dell’umanità di una nazione o regione del mondo.In questa compagine si inseriscono i diritti civiili e umani ,che saranno invece che le opere pubbliche ,i veri referenti del debito che si creera’ in futuro.Questo sarà possibile se si andrà verso un governo dei fenomeni di mercato piu’ legato al fair trade che al free trade selvaggio come afferma oggi il World economic forum;ma allo stesso tempo bisognerà salvarsi da alcune tentazioni regressive,come l’ecologismo del vecchio Club di Roma che definiva le risorse scarse e quindi proponeva una società pre-industriale ,od un economia a comparti nazionalizzati (come si prospettava con il precedente governo Conte ).
Ieri dopo il congresso di Piu’europa partito che seguo da tempo,Benedetto Della Vedova ed Emma Bonino hanno deciso di proseguire nell’esperienza del governo Draghi in parlamento e uscire dal partito che hanno creato anni fà.Un partito che si è sempre battuto per il rigore dei conti pubblici ,ma al momento la sfida governativa ,pur con il “debito buono” di Draghi è sicuramente piu’ importante.Ora si apre la fase piu ‘ importante che è quella della vaccinazione,e ripensandoci bene penso che sarebbe stato meglio che ogni stato europeo avesse contribuito equamente al comprare i vaccini,magari con due miliardi a testa dati da ogni nazione,invece del caos attuale.
EDOARDO BUSO