I PARADOSSI DEL LIBERALISMO Molte persone in questo periodo in cui siamo tutti piu’ poveri e in crisi economica ,afferma “per fortuna c’è lo stato che offre servizi essenziali”Io che sono un liberale di sinistra non ho nulla da eccepire che esista anche un fornitore pubblico di servizi e non a pagamento.Una cosa che rispondono spesso i liberali a questo riguardo è “il servizio pubblico però non è gratis ,ma è pagato tramite le tasse”:ora le tasse in uno stato possono essere alte o basse.Se ci sono tasse troppo alte sulle aziende c’è il rischio che le aziende delocalizzino la produzione ,non si espandano,non diventino grandi,licenzino persone o nella peggiore delle ipotesi chiudano i battenti.Bisogna dire che allo stesso tempo con tasse iper-basse non si finanzierebbero i servizi pubblici.Ora per prima cosa bisogna sfatare il mito che lo stato il parastato debba per forza esserci dietro a tutti i servizi.Lo stato va bene nella sanità ,anche nella giustizia ,in molti altri settori potrebbe ritirarsi.Ma tornando al discorso sulle tasse ,per un periodo di tempo,di crisi si potrebbe benissimo abbassare le tasse alle aziende produttrici e fornitrici di servizi e mettere in moto un circolo virtuoso di produttività ,per poi dopo quando avremo il boom produttivo ed esportativo tornare ad alzare un pò le tasse per fare cassa e pensare ai piu’ deboli.Domanda che pongo da liberale è questa:ai deboli fa bene che le persone non deboli intorno a loro crescano nella loro ricchezza personale (anche i profitti delle aziende)o è meglio che poichè ci sono i deboli tutti intorno ai deboli diventino deboli come loro ?E’ migliore una società dove ci sono tanti poveri tutti uguali ,o è migliore una società dove ci sono tanti ricchi e pochissimi poveri?Nella prima società dove ci sono tanti poveri,gli stessi poveri fanno la guerra tra loro per tutto .Nella seconda società dove ci sono pochi poveri è piu’ difficile che questi pochi poveri se la passino male come nella società di tanti poveri :Guardate ad un clochard a New York ed a un clochard in Venezuela .In Venezuela con la crisi attuale milioni di persone sofforno la fame in un paese potenzialmente ricco.A New York il clochard mangia da Mac Donald hamburger e beve Coca cola,in piu lo stato attrezza dei rifugi per lui quando fa freddo.Esiste una immensa catena di persone umane ,che volontariamente ,anche a volte in rotta di collisione con la stessa società capitalista, che criticano ,cooperano volontariamente (Milton Friedman e la cooperazione volontaria)per raggiungere il fine di una maggiore distribuzione sociale e solidarietà .Insomma se tante persone in Italia da noi ,dove non c’è il capitalismo selvaggio e nemmeno il comunismo venezuelano ,ma c’è comunque lo statalismo,guadagnassero di piu’ grazie alla loro attività,potrebbero acquistare dei servizi privatamente.Allo stesso modo se è vero che i poveri sono inferiori ai ricchi ,una parte della torta va anche a loro perchè è piu’ facile accudire poche persone che tante persone.Lo sapete per esempio che sono gli stati liberali ,democratici con un economia libera basata sull’impresa,coloro i quali si prendono cura maggiormente dei disabili?Non c’è paragone tra una democrazia europea ,e anche in seconda battuta uno stato ricco dell’area araba rispetto ad uno stato povero (che ha la stessa cultura araba),ma è povero ,per esempio tra Oman e Afghanistan dove i talebani facevano saltare in aria i disabili,i disabili sono piu’ accuditi in Oman ,paese pieno di miliardari e dove gli stipendi sono piu’ alti di certi stati europei .Questo può essere chiamato un paradosso del liberalismo,agli occhi di chi predica l’uguaglianza mascherata da difesa dei piu’ poveri.La predicazione sociale non è quella della soluzione del problema della povertà ,ma bensi quello secondo cui per queste persone stataliste e neomarxiste …la soluzione è portare tutta la società sui parametri dei piu’ poveri e deboli.A volte anche per convinzioni para-religiose (i grandi Santi hanno rinunciato alla ricchezza personale ecc ),o per motivazioni terzomondiste ,del tipo “gli stati ricchi dovrebbero eguagliarsi agli stati poveri per una solidarietà ed eguaglianza globale”…Se tante persone hanno molto soldi c’è meno da preoccuparsi dal lato della sopravvivenza in una nazione ,rispetto ad una nazione interamente composta da poveri.

EDOARDO BUSO