
Nelle ultime settimane in Italia come all’estero abbiamo visto in Italia come all’estero quanto ci sia una involuzione del tema della governance globale:Negli stati uniti il voto postale ha portato a condanna di brogli da parte dell’elettorato repubblicano incitate dal presidente uscente Donald Trump ,incitazioni anche alla violenza contro le istituzioni.Penso che Trump nella sua megalomania e nella sua tipica ideologia di stampo aziendalistica non abbia pensato che incitare le persone a marciare intorno al Campidoglio ,potesse rappresentare non una marcia di quelle stile newyorkese che si tengono un pò in tutte le stagioni ,di derivazione non violenta e molto anni cinquanta.Trump non ha fatto i conti con facinorosi che esistono e sono attratti dal partito repubblicano.C’è un problema con i brogli che forse in parte ci sono stati ,ma c’è un problema anche con la destra americana obnubilata dal pensiro Bannoniano,come in Italia da quello Salviniano.Insomma c’è un problema con un amministrazione come quella Trumpiana che non ha saputo darsi una coerenza.E’ passata da riforme buone come l’abbassamento delle tasse,l’aziendalismo pro-business ,ad altre riforme come l’assistenza statale a grandi colossi industriali in fallimento,la politica dei bassi tassi di interesse imposti alla banca centrale americana ,quasi una nuova imposizione dello stato alle banche.La fallita politica di riduzione del danno ambientale e via dicendo.Insomma i repubblicani piu’ maturi ,nonostante Trump abbia ricevuto nei primi anni il plauso di Wall street,si sono accorti che è neccessaria l’alternanza,un cambio di governo ,un governo in definitiva che possa ristabilire nel mondo il primato americano anche attraverso gli strumenti della governance bilaterale e non solo attraverso le guerre commerciali.In pratica serve in queto momento ristabilire delle regole universali che vadano bene per tutti e che possano ridistribuire nel mondo il sogno americano.Non sappiamo se ci riuscirà Biden,se esso perseguira una politica di pace nazionale adatta ai repubblicani moderati e ai democratici liberal,o se perseguira il Sanderismo e lo statalismo.Dall’America dovra rinascere un nuovo spirito globale che non potrà fare a meno dei concetti di impresa ,libero mercato ,ricchezza ,meritocrazia ,ma che dovrà anche tenere conto del dramma ambientale e climatico,senza sovrapporre i due interessi.Perchè dopo anni di Obama e di Trump l’America ha fatto scuola anche all’Europa con visioni distorte di quello che dovrebbe essere la gestione economica e sociale.Il neostatalismo che si condanna in Europa è partito anche da li ,dagli anni di Obama e di Trump,la critica alla concorrenza globale ,la volontà di mercati piu’ chiusi e protezionistici ,l’intrusione dello stato nei rapporti bancari.In Europa a destra e a sinistra vediamo lo stesso epilogo,oggi che sono in crisi le consolidate democrazie tedesca e francese,vediamo in Italia un governo che non perde giorno nel demolire l’archittettura liberal-democratica a livello di politiche di impresa (il neostatalismo che denuncia pure Carlo Stagnaro economista liberale ),lo stato che si appropria di interi settori una volta lasciati alla libera concorrenza,fino al rifiuto di accedere a prestiti come il Mes europeo per non fare le dovute riforme strutturali che questo investimento ci richiede come ritorno,il ministro Di Maio amichetto di Maduro ,quando in Venezuela anche esponenti della pop culture di sinistra e pacifisti come Shakira hanno chiesto un ridimensionamento dello strapotere della giunta militarizzata di Maduro.Insomma rapporti poco chiari ,ma che hanno come primo denominatore comune,la crisi del sistema bancario internazionale e i movimenti di protesta che sorsero allora nel 2008,che presero aspetti libertaristici innanzittutto e pure giusti (Ron Paul e we are the 99 per cent),ma poi si costituirono come partiti ,entrarono nell’immaginario delle sinistre girondine e stataliste e delle destra sovraniste neo nazionaliste e neostataliste anchesse.Questo enorme movimento di protesta contro la globalizzazione ha dato i suoi frutti acerbi.In Italia sopprattutto poichè ogni furore ideologico arriva in Italia sempre in ritardo dagli altri paesi europei e occidentali.Ecco si è trattato di un furore ideologico che sta portando al disastro il nostro paese,mentre le elite internazionali di prima della crisi (Bush,Blair,Berlusconi,e oggi la Merkel o Macron ,le grandi aziende e via dicendo)sono prese di mira in un clima di terrore suscitato dalla crisi del potere.Insomma mancano ed è questo il dramma del nostro tempo nuove elite come lo erano i banchieri clintoniani e bushiani gli artefici del nuovo mondo della finanza creativa,il saggio di Fukuyama sulla fine della storia,i vari piu’ vicini a noi Amazon,Steve Jobs e Zuchenberg che vengono additati come nuovi nemici del popolo ,ecco forse saranno loro che ci salveranno da questo sfascio globale ,ristabilendo la via della globalizzazione e del mercato ,e forse è dall’America democratica che devono venire gli anticorpi all’antidemocrazia italiana che si diffonde pian piano in Europa con i sovranisti e le sinistre social-stataliste e dirigiste,che mettono da parte un povero Renzi solo perchè chiedeva di elaborare piu’ sinergie con l’Europa ,che mettono da parte il tema della crescita e gli preferiscono il tirare a campare,l’ammucchiata con Mastella ,la “stagnazione secolare” gestita come decrescita in-felice.Allora chi c’è ancora di elite conservatrice e democratica si faccia avanti ,perchè il dramma che vivamo oggi è proprio la fine delle elite.
EDOARDO BUSO