
Adesso che il presidente americano Donald Trump è in quarantena ,(e non ci scordiamo di dirlo molti democratici in modo poco nobile,dicono che sia tutta una messa in scena)è neccessario riflettere in modo non isterico e non partigiano sui diversi modi di attuare il lock down nel mondo.
Se la prima nazione ad attuare il lock down è stata la Cina ,essa è riuscita a impedire una diffusione del virus,ma ha ritardato la comunicazione mondiale della realtà del virus,fatto gravissimo.Allo stesso tempo il lock down cinese ha funzionato,tanto che molti stati nel mondo dlale tigri asiatiche come la Corea del sud hanno subito copiato il modello cinese,con l’alto valore aggiunto di contenuti tecnici informatici di alta capacità(sopprattutto la sud corea).
In Europa ogni stato ha attuato un lock down,piu’ o meno moderato.Si è aperto un dibattito su quale modello di lock down fosse quello migliore in Europa,negli scorsi mesi:alcuni hanno detto che il lock down piu’ funzionale ed incisivo è stato quello italiano,un tipo di lock down molto rigido.Va detto che il premier Conte ,il Presidente della repubblica ,ed il governo hanno dei meriti anche se sono stati molti criticati in Italia.Per esempio si è criticato il venire meno delle libertà fondamentali,ma tuttavia non si sono riscontrati dei veri propri abusi ai diritti umani ,civili e individuali.Insomma l’Italia si è distinta per avere messo al primo posto la salute dei suoi cittadini ,prima delle questioni economiche,anche se i ritardi nell’attuare i programmi europei come il MES il recovery found ecc ,danno dell’Italia all’estero una visione di paese che vorrebbe vivere sussidiato dagli altri paesi,senza fare riforme che la rendano competitiva,volendo solo soldi senza dover dare nulla in cambio.
Mentre in tutta Europa si sono attuati lock down simili a quello italiano,in certi paesi piu’ moderati,partendo dal distanziamento sociale ma senza magari (Svezia e inizialmente Germania),il proposito della segregazione domestica domiciliare.
Ma se la Cina in certe sue aree ha attuato un lock down cosi rigido si pensi alla cittadina di Wuhan ,essa è uscita dal lock down prima dei paesi europei,ed gli hub strategici della produttività industriale che sono collegati al commercio globale,hanno ricominciato a funzionare senza grosse distorsioni,insomma la Cina ha ricominciato a vendere ed esportare seppur con delle perdite.
Il presidente Trump negli stati uniti ,inizialmente come il presidente inglese Boris Johnson ha sottostimato la pericolosità del coronavirus,ed ha fatto delle uscite un pò anomale e poco ponderate quando parlava di come lui si curava personalmente per prevenire il virus.
Ma la domanda da porsi è questa:se da un lato l’opinione mondiale si è divisa tra i favorevoli ad un lock down rigido ,ed una altra parte per un lock down piu’ moderato,sarebbe stato possibile un lock down rigido ìn tutto il mondo contemporaneamente?Io penso che è grazie anche ai lock down moderati di quei paesi che non si potevano permettere un lock down rigido,che si sono compensate le perdite di mercato dei paesi con lock down rigido.Infatti all’Italia sono arrivati molti aiuti europei,ma all’America non potevano arrivare aiuti europei.L’America seppur con qualche sbaglio ha attuato delle specie di lock down (molto criticate anche queste da parte della popolazione),ma si deve pensare anche che una nazione che detiene il primato commerciale,monetario e militare nel mondo non può permettersi di chiudere del tutto come può farlo un piccolo paese come l’Italia,le perdite per tutto il mondo sarebbero troppo alte,e ci sarebbero perdite anche a livello di concorrenza strategico geopolitica sopprattutto con la Cina che si vuole imporre come prima potenza geostrategica mondiale.
Il lock down totale non avrebbe funzionato ne in grandi paesi estesi geograficamente e grandi potenze,ne in grandi paesi in crescita del secondo mondo,come il Brasile per esempio o l’India.
Infatti ci sono da valutare elementi geomorfologici (in Brasile la mancanza di infrastrutture per i rifornimenti alimentari ,la popolazione dispersa vicino alla foresta Amazzonica ,fino alle megalopoli con popolazione umana in surplus),è stato quindi piu’ facile attuare delle misure preventive in Africa che non in Brasile o India e altri paesi superpopolati.
Bisogna poi porsi la domanda che si pongono molti opinion makers,cioè il lock down sarebbe stato piu’ facile se gestito con un economia pianificata?Da un lato la cINA ha un economia di mercato (socialismo di mercato)con alcuni punti controllati dallo stato,dalle borse ,ai mezzi di comunicazione,a certe infrastrutture e servizi pubblici,o settori energetici.Non abbiamo ,visto le condizioni attuali del mondo ,in cui quasi tutti i paesi anche quelli gestiti da partiti comunisti o monopartitici ,adottano l’economia di mercato ,avuto esperienza di paesi come un tempo poteva essere l’Unione sovietica che abbiano potuto gestire la crisi Covid 19 con un economia pianificata.Uno dei problemi principali dei paesi ad economia controllata dallo stato ed ad economia capitalista piu’ spinta come gli Usa e certi paesi europei ,è stata la crescita dell’indebitamento.
Questo si è visto sopprattutto nei paesi legati magari ad una monocultura energetica,come i paesi petroliferi dell’area Opec,visto il rapido crollare del prezzo del petrolio.
La domanda quindi è rimandata.Infatti ci si chiede ma se venisse un nuovo lock down mondiale ,entreremmo nella possibilità di un economia pianificata di tipo socialcomunista?Penso ma lo dico come modesto parere,che sarebbe molto difficile pianificare un economia mondiale sopprattutto in tempi di crisi,sopprattutto perchè non tutta la maggioranza delle aziende multinazionali che detengono la ricchezza mondiale e alle quali i governi mondiali sono debitori sarebbero a favore di un economia pianificata.Possiamo solo dire che forse sarebbe più facile gestire crisi sanitarie in economie piu’ pianificate (come era un tempo l’Urss )ma allo stesso tempo la ricerca del vaccino nasce da una collaborazione tra aziende private e stato.Insomma sarebbe utopistico per la conformazione del mercato odierno pensare a soluzioni di lock down troppo rigido.Infatti anche nei paesi con lock down rigido come l’Italia sono nate delle contraddizioni,fatte risaltare dai siti internet e dai movimenti della sinistra di piazza e operaia.Infatti se da un lato l’Italia voleva attuare un lock down rigido (ha impedito a molti detentori di partita Iva di lavorare),questo non è accaduto per gli operai che sono stati chiamati ad lavorare (da un governo che si definisce il piu’ a sinistra della storia), in industrie produttrici private,a loro rischio e pericolo,e sono nate anche delle proteste per questo.Segno che un radicale cambiamento è molto utopistico ,e che tutte le nazioni come è nella natura umana hanno le loro contraddizioni ed crisi sistemiche davanti ad un virus pestifero come il Covid 19.
EDOARDO BUSO