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Già il filosofo e sociologo francese di estrazione liberale Raymond Aron parlava negli anni settanta di aspettative crescenti in ogni campo e inconciliabili tra loro.
Ma adesso ,in questo periodo storico ,notiamo che le aspettative hanno preso sempre piu’ una connotazione sociale ,ci si aspetta dal mondo piu’ eguaglianza,piu’ ambientalismo,piu’ diritti ,invece che piu’ sviluppo.
Pero’ se da un lato la politica ha il dovere di non sedersi sugli allori ,e garantire insieme a scienza,tecnologia e economia sempre piu’ progresso ai cittadini,pare di notare che spesso certe frangie politico ideologiche a volte potenti piu’ delle masse,non si accontentino mai .Non si fa mai abbastanza,e sopprattutto non è mai abbastanza.
Non è mai abbastanza il rispetto dell’ambiente,non negli Usa dove Trump non ha firmato il protocollo climatico mondiale,ma anche in Europa dove il piu’ grande piano verde di green economy è stato studiato dalla Von Der Leyen che proviene da un partito di centro destra il partito popolare.Nonostante questo Greta Thunberg e altri suoi seguaci vorrebbero dettare alle elite governative i piani ambientali senza essere eletti.
Non è mai abbastanza poi in Italia quello che si fà per risparmiare sulla politica,il partito al governo attuale ,che è già riuscito a ridimensionare i vitalizi ,punta su una riforma costituzionale di riduzione drastica del peso del parlamento.
Non è mai abbastanza poi quello che viene dato con l’emergenza Covid a coloro che avranno un afflusso minore di entrate quest’anno,e chiedono sempre aiuti.Non è mai abbastanza biologico il cibo che mangiamo,come non è mai sicura la scienza per chi rigetta i vaccini.
Allo stesso tempo nel mondo della scuola siamo passati da genitori che volevano figli ipercervelottici e ipersapienti ,a una scuola che dovrebbe mirare piu’ alle professioni non solo intelettuali.I genitori spesso sono troppo ansiosi sul futuro dei loro figli e non accettano le sconfitte che i figli ricevono a volte dalla società.
Questa crisi economica che si protrae nel nostro paese dal 2008,e che si è sovrapposta alla crisi storica dell’Italia,fa emergere un discontento generalizzato.E’ vero c’è ancora troppa gente ai margini,e bisogna tutelare sempre di piu’ le persone a rischio,dai caregiver,ai disabili ,fino alle donne e alla maternità.
Ma però c’è anche un altro fenomeno che si è evoluto nel tempo,ovvero che le condizioni di partenza e arrivo nella grande corsa globale sono cambiate.E c’è tanta gente che in questi anni non è riuscita a tesaurizzare (a volte non per colpa propria),un miglioramento del proprio livello psico-attitudinale e socio economico.E’ questa gente che è arrabbiata particolarmente con il sistema sociale,e si focalizza su battaglie per cambiare radicalmente il sistema ,venendo sempre meno a compromessi con esso.>Dall’ambientalismo anticapitalista,fino a chi segue le dottrine della new age ,e vorrebbe tornare a vivere in una dimensione piu’ arcaica,fino all’antipolitica strisciante e via dicendo.
Insomma non è mai abbastanza,anche perchè è sempre piu’ difficile acettare la complessità sociologica ,anche per chi vorrebbe sostituire in democrazia facendosi eleggere,le elite che attualmente governano e sono state elette.E’ una recrudescenza della middle class,che si verifica in salsa destrosa e iper imprenditoriale nell’America di Trump,mentre si verifica in senso “social-sovranistico” in Italia (anche se sul tema dei migranti si passa dall’apertura indiscriminata alla chiusura indiscriminata) sia a destra sia a sinistra,visto che manca oggi alla politica italiana un centro alla Macron o Merkel.
Insomma forse per capire qualcosa ,bisognerebbe ripassarsi un pò di sana sociologia,capendo che esistono ed esisteranno sempre i conflitti tra interessi opposti e quelli sociali tra classi e gruppi.La politica è li per mediare,non chiedetegli di non farlo,altrimenti si passerebbe ad un radicalismo che fa sentire l’odore della dittatura.

EDOARDO BUSO