The George Floyd protests are sparking a surprising debate in ...
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George Bush si schiera con i manifestanti contro Trump: “Dobbiamo ascoltare e capire le loro ragioni”

Proteste simili a quelle avvenute negli scorsi giorni negli stati uniti ,si sono verificate anche nel passato,e hanno coinvolto presidenti di diversi colori politici,ma sopprattutto repubblicani,da quella storica contro Nixon che si proponeva come presidente “legge e ordine” ,diversamente dai piu’ attenti ai diritti civili Kennedy e Johnson,fino a Regan negli anni 80,e a Bush figlio nei primi anni 2000.Nel frattempo la situazione di disagio dei neri americani ha attraversato diverse fasi cicliche,dopo il periodo kennediano dei diritti civili ,negli anni settanta i neri americani erano poveri e vivevano in suburbi fatiscenti,poi ci fu la nascita di una classe afroamericana piu’ ricca negli anni ottanta sotto Regan,però una parte dei neri rimase per tutti gli anni novanta esclusa dalla ricchezza dei propri compatrioti:e’ sopprattutto negli anni 2000 che un repubblicano globalista come Bush figlio riesce a rendere meno degradanti certe aree metropolitane dove vivono gli afro,come il Bronx completamente riqualificato.
Ma poi viene la crisi,che parte anche dal disastro climatico dell’Uragano Katrina che distrugge proprio la nazione feudo degli afroamericani cioè la Lousiana.Poi tutti sappiamo piu’ tardi nel 2008 scoppio’ la grande crisi dei mutui subprime,e la gente voto’ per Obama sperando in un cambiamento.Ma anche durante la fase calante dell’amministrazione Obama i neri si sono sentiti emarginati colpa la grande crisi mondiale,ci furono proteste anche durante quel periodo.
Il fatto attuale è molto piu’ grave e chiama in causa gli atteggiamenti della polizia che è spesso schierata su posizioni filo repubblicane se non di estrema destra,e chiama in causa anche la responsabilità del presidente.Ma va fatto notare che l’omicidio perpetrato contro questo ragazzo non è chiaramente una guerra dei bianchi ricchi (i bianchi stanno diventando una minoranza negli Usa)contro i neri poveri,forse c’è dell’altro,visto che il capo della polizia di Minneapolis è nero ed è stato lui a reintegrare l’omicida Floyd anche se aveva già fatto gesti simili,per non parlare dell’altro poliziotto che assisteva al soffocamento di origine orientale.Ma sicuramente Trump poteva e doveva essere piu’ tempestivo nel condannare il gesto,e evitare di utilizzare la forza bruta contro i manifestanti.
Penso che Trump che è stato rieletto come presidente del partito repubblicano ,sopprattutto dalla sua base elettorale e non dalle elite repubblicane,corra il rischio di distruggere cio’ che c’è di buono nella storia e nei programmi dei repubblicani.Non a caso tutti i repubblicani della governance e leadership vorrebbero fermarlo ,vorrebbero che rivalutasse la sua policy,ma come fare?Sopprattutto come fare quando c’è una base cosi grande che lo sostiene?
In America non c’è un Berlusconi ,un altro imprenditore di destra e capitalista che possa fermare il Salvini che c’è in Trump se vogliamo un paragone tutto italiano.
Il rischio è grosso,e c’è il rischio che la situazione creatasi venga strumentalizzata da Pechino che infrange i diritti umani fondamentali contro i dimostranti di Hong Kong,la Cina avra il coraggio di dire che l’America non è piu’ il faro della democrazia mondiale.
I riflettori si accendono giocoforza su Joe Biden il candidato piu’ moderato e filo capitalista (a differenza del socialismo di Buttigieg e Sanders),che potrebbe far cambiare pagina agli Usa dopo le prossime elezioni,sperando che non cada negli errori Obamiani,ma che voglia governare veramente seguendo anche le logiche da cui era partito Trump cioè liberismo economico interno,e ruolo da potenziare degli Usa all’estero,penso che alcuni frutti positivi del Trumpismo li abbiamo raccolti,ma per favore Trump provi ad ascoltare un pò di piu’ i suoi avversari che lo criticano all’interno del partito repubblicano.Per adesso per fortuna Floyd è in carcere.

EDOARDO BUSO