Nel prossimo futuro le tecnologie cambieranno rapidamente i nostri modi di vivere,ci sarà piu’ robotica e piu’ automazione in ogni comparto ,dalla produzione privata e industriale fino alle pubbliche amministrazioni.
Oggi la società italiana dovrebbe porsi l’obiettivo di trovare una via politica giusta,che risponda ai bisogni della maggioranza delle persone.Essa non puo’ essere ne lo statalismo ,ne l’autarchia nazionalista,perchè abbiamo visto che lo statalismo erode i diritti individuali e la creatività ,mentre l’autarchia e il protezionismo applicati da Trump deprimono i mercati globali.
Oggi serve fronteggiare diversi problemi,che vanno dalla tutela del merito alla soddisfazione dei bisogni,fino agli ascensori sociali,fino al tema energetico e a quello geopolitico militare.
Nel campo militare e geopolitico bisognerebbe superare il ruolo della Nato come sistema militare industriale e riconvertire essa ad un ruolo di azione civile e pacifica.E’ neccessario collaborare tra Europa e Stati Uniti per una democratizzazione della Cina,ma questo sarà possibile solo in condizioni di mercati aperti anche con la Cina e coinvolgendo nell’alleanza atlantica nazioni emergenti come la Russia,i paesi dell’asia centrale,integrare nell’Unione Europea i paesi dell’est europa,e perchè no anche la Russia ,la Turchia ,l’Azerbaijan e Israele e la Palestina.
Si deve andare verso una cooperazione espansa ad est dell’Unione Europea,che coinvolga gli stati che ne fanno parte in riforme economiche liberali,aprendo alla libera concorrenza,allo stato di diritto e ai diritti umani.E’ un bene che l’Ue abbia dei sistemi per controllare i debiti degli stati e correggere disfunzioni macroeconomiche mediante programmi di stabilizzazione.Ma allo stesso tempo bisognerebbe riprogettare l’Ue sul modello dell’Asean,dove oltre all’euro nelle rispettive nazioni possano circolare anche altre monete (mix monetario)o addirrittura i bitcoin.
Se da un lato sappiamo ormai nel mondo di oggi ,riconoscere il merito o demerito di certe categorie lavorative (dal medico fino all’operaio ecc)esistono categorie lavorative in Italia che sono esenti dal pagare un loro demerito ,come magistrati e insegnanti nella maggior parte.E’neccessario trovare il modo di stimolare il riconoscimento del merito anche in queste categorie,e deprecare gli sbagli che possono commettere.
Anche perchè dipende per esempio dalla categoria degli insegnanti scolastici il futuro lavorativo dei cittadini,poichè la scuola è uno dei piu’ forti ascensori sociali.
E’ neccessario ripensare la scuola per recuperare chi ha piu’ difficoltà,l’idea sarebbe quella di cercare di superare il piu’ possibile il sistema scolastico basato in classi (prima classe,seconda classe ecc)ma creare un sistema scolastico basato sui programmi e la possibilità di scelta degli studenti,e su progetti individualizzati su ogni studente,fino a lezioni come in Nord Europa non piu’ frontali ma dialoganti tra studenti e insegnanti.Poi sarebbe neccessario creare all’interno delle stesse scuole delle aule studio pomeridiane dove gli insegnanti andati in pensione possano aiutare gli studenti a fare compiti e studiare.E poi la creazione di classi di recupero ,dove quando uno studente al primo quadrimestre ha voti negativi ,possa andare a recuperare con ritmi piu’ lenti ,senza perdere l’anno e senza arrivare a fine anno ed avere solo la prospettiva di essere bocciato,perdendo un anno di vita.Perchè bisogna pensare che in Italia siamo ancora fermi al sistema scolastico fascista,per cui se uno viene bocciato per tre volte nella stessa scuola può essere non piu’ accetto nella stessa.
Un altro tema importante è quello energetico.Sul tema dello sviluppo energetico si scontrano teorie diverse:dagli antisviluppisti e ecologisti estremi che non vogliono ne nucleare ,ne oleodotti ecc,fino a chi vorrebbe che tutto il settore di fornitura di gas,energia ,acqua fosse in mano allo stato (tuttavia la sinistra al governo attuale vuole questo ,ma non parla mai di dare le forniture gratis ai propri cittadini come accadeva nella Libia di Gheddafi o accadeva fino a qualche decennio fa in certi paesi ricchi di petrolio dell’Asia centrale),si forma cosi una mentalità prevalente anti -liberale e anti-marxista di “capitalismo di stato relazionale”.Per uscire da queste logiche serve un piano ambizioso paneuropeo ed euroasiatico di cooperazione energetica ,con la creazione di infrastrutture termonucleari ,come anche un piano digitale.
Poi sarebbe neccessario garantire nel mercato concorrenziale ,visto che tra pochi anni si liberalizzerà il mercato dell’energia e di altre forniture,una quota sociale:in quanto i beni presenti in natura (petrolio,gas,acqua ecc)non sono solo di chi vi esercita lo sfruttamento ,ma anche dei cittadini come lo è l’acqua del mare o l’aria.In questo senso il Financial Times parla nei suoi articoli di un capitalismo del futuro che avrà sempre piu’ in mente programmi sociali.E’ neccessario che esista una quota sociale in ogni azienda di utilità di forniture di pubblico interesse,e che il semplice cittadino abbia la possibilità di scegliere per i programmi che questa quota sociale neccessità un proprio manager rappresentante .Delle elezioni dei manager (per la rispettiva quota sociale che può includere programmi ambientali,filantropia,sconti sull’energia ,tariffe ridotte ecc)che metta le aziende in concorrenza anche sul tema sociale e non solo su quello del profitto.
EDOARDO BUSO