Berlusconi è tornato,ed è fortemente presente in Europa,negli scorsi giorni ha parlato dal palco del partito popolare europeo a Zagabria.L’obiettivo è mettere insieme le forze sovraniste ragionanti ,con i conservatori riformisti europei e il partito popolare europeo.Adesso che Salvini ha cambiato un pò il suo appeal si pensa di far entrare pure lui nella grande casa dei cristiano liberali europei,che contiene non solo Berlusconi ma anche la Merkel.Ma l’ex presidente del consiglio Italiano non nega che sarà un processo lungo.All’interno del partito popolare europeo non sono mancati degli attriti tra per esempio il partito di un paese dell’est europa,l’Ungheria di Orban.Infatti Victor Orban per un breve periodo si era autosospeso dal Ppe.E proprio Berlusconi che amico di Putin e solidale con l’est europa ha cercato di far rientrare Orban nel Ppe prima delle scorse elezioni europee.Infatti ci sono delle distanze tra i centrodestra europei e quelli che si formano negli ex stati sovietici,ma questo non significa che Orban sia un illiberale,certamente su certi valori come quelli dell’identità cristiana e la difesa dall’immigrazione selvaggia è piu’ duro delle tante “Forza Italia” europee.Infatti non a caso a Zagabria Berlusconi si è commosso perchè parlava dal palco di un paese la Croazia che passo notevoli difficoltà durante il regime comunista,ma c’è la fece a ricostruirsi e a ripensarsi in un ottica europea,anche se non adotta ancora l’euro.Il partito popolare europeo che ha vinto le scorse elezioni europee preferisce governare con il partito socialista europeo che con altre forze del centrodestra.Certo un discrimine servira per dividere le forze democratiche da quelle ultrapopuliste come quella della LePen in Francia che tra l’altro basa il suo programma su aspetti fortemente laicistici e nazionalistici.Berlusconi vuole una collaborazione con le forze piu’ conservatrici a destra del Ppe per difendere una comune identità giudaico cristiana quella di cui parlava Papa Benedetto XVI ma anche la nostra storia che si basa sui valori di democrazia derivanti dal pensiero greco.E poi Berlusconi propone a differenza dei sovranisti che optano per il nazionalismo e l’autosostentamento ovvero una specie di protezionismo autarchico nazionalistico,un sovranismo di tipo europeo.Cioè un sovranismo in chiave europea e addirittura occidentale ,un grande mercato europeo e occidentale però protetto in qualche modo dal dumping cinese e anche dalla volontà egemonica del drago asiatico.Allo stesso tempo Berlusconi non ha risparmiato nemmeno critiche ai dazi messi ai prodotti europei dall’amministrazione americana di Trump.Insomma mi pare che il “vecchietto” abbia ancora senno in quel che dice.Ma spero che nel suo operato europeo non dimenticherà una collaborazione pure con Macron che non è del PPE ma delle buone idee liberali,nonostante sia diventato un pò l’ideolo dei democratici italiani.Tuttavia Macron si è visto ha saputo ben collaborare anche con Trump nello scorso G8 di Biarritz.Ma certamente questa idea di sovranismo liberista euro-occidentale scontenterà molti liberisti che credono invece in un liberismo di tipo globale senza limitazioni ne identitarie ,ne politiche (va bene pure il capitalismo cinese in regime comunista purche’ pian piano faccia delle riforme liberali e si apra ancora maggiormente al mondo),va bene quello che è successo negli ultimi venti anni con le delocalizzazioni verso i paesi del sud del mondo e emergenti.Insomma il liberismo nella sua cornice piu’ ampia e pura,che non ha accettato la crescita del debito pubblico prima della caduta del governo Berlusconi nel 2008.Berlusconi viene da chiedersi è ancora liberale?Provo a rispondere,che lo è in una forma piu’ anni cinquanta ,quando il mondo verteva sulle potenze eurooccidentali,insomma pecca un pò di etnocentrismo,ma allo stesso tempo è stato uno dei primi ad capire l’evoluzione positiva di paesi come la Turchia e la Russia.Oggi il liberalismo come ideologia ha raggiunto i suoi propositi globali ,dove l’intero mondo è interconesso dalla finanza capitalistica e ci sono posti con tanti consumatori e pochi produttori come l’Europa,e posti con tanti produttori -consumatori come l’Asia.Se basti una involuzione politica dell’Europa a fermare questo processo non lo sappiamo,ma non penso che lo stesso Berlusconi insegua sogni lillipuziani,sopprattutto oggi che una nazione come l’Italia è messa in pericolo da una legge come quella del Mes il fondo salva stati che è criticata pure da Carlo Cottarelli ovvero Mister Fondo Monetario.Anche il financial times ammette che bisogna ripensare il capitalismo,e forse anche se per principio si vorrebbe il liberismo assoluto molte variabili ci dicono che bisogna salvaguardarsi in qualche modo.Quindi forse la ragione concettuale e filosofica non sta dalla parte di Berlusconi,ma la ragione pratica si.Intanto altra vittoria di Berlusconi che riesce a nominare Tajani vicepresidente del Ppe.
EDOARDO BUSO
