Negli ultimi giorni in Italia si sta discutendo su una nuova legge (la proposta della senatrice Liliana Segre) che andrebbe affiancata alle gia’ previste leggi come la Mancino contro l’antisemitismo e il razzismo.
Non sono uno storico ma so che il concetto di antisemitismo non comprende solo battute da stadio,o azioni violente,ma anche la ricerca storiografica.Infatti ci sono stati in passato e ci sono ancora oggi storici come una volta il defunto Faurisson che avanzavano tesi definite negazioniste,allo stesso tempo questi storici si dicevano invece revisionisti.C’è forse un legame sottile tra revisionismo storic o e negazionismo,infatti il revisionismo puo’ essere una rivalutazione e revisione come dice la parola di un intero periodo storico ,per vedere il ruolo per esempio di un gruppo etnico come gli ebrei al suo interno,pensiamo al Medioevo e al tema dell’antisemitismo nel medioevo argomento ancora dibattuto e che trova diverse tesi storiche.Ma poi ci può essere un revisionismo che deve trovare un determinato limite o una verità certa stabilita dalle nostre istituzioni quando si parla dell’Olocausto nazista.Forse dovremmo fare una legge chiara che vieti la ricerca storica e quindi anche teorie revisionistiche in questo ultimo campo dell’Olocausto.Un altra soluzione sarebbe quella di garantire la maturità di chi indaga storicamente questi periodi e di chi legge opere come quelle già pubblicate da anni di Faurisson.Per esempio creando un patentino culturale,una sicurezza in piu’,come quella che si richiede quando si compra un arma da fuoco o si vuole fare il radioamatore.Il patentino dovrebbe essere rilasciato dopo un attento esame con domande storiche politiche e di profilazione psicologica.Io da liberale sono contrario al divieto totale di ricerca storica e lettura di opere storiche o politiche (sia anche il Main Kampf).Ma è neccessario tutelare i cittadini ebrei che sono una minoranza e che sono stati tristemente ridotti demograficamente dalla tragedia nazista ma anche da epurazioni in altre parti del mondo.
E’ neccessario poi distinguere tra antisemitismo e antisionismo,non equiparando la critica al sionismo all’antisemitismo.
Ma tuttavia rimango dell’idea che bisogna agire in campo internazionale ma anche culturale per spiegare le ragioni di Israele,che è una nazione circondata da nazioni spesso antagonistiche,e del pericolo della sua scomparsa e distruzione.Oggi infatti l’antisemitismo in molti paesi arabi si mischia deleteriamente con l’antisionismo ed è per questo che servono leggi per tutelare i cittadini israeliani ma anche un impegno militare e diplomatico per salvaguardare Israele.
Ma allo stesso tempo non si può equiparare tutti i movimenti anti-sistema siano essi di destra (come la Lega Nord )che di sinistra (spesso anti-sionisti),sul tema dell’antisemitismo,non si può dunque equiparare le politiche anti-immigrazione selvaggia di certi partiti bollandoli come razzisti e antisemiti come se il pericolo razzista fosse ancora quello rappresentato da Hitler nel 900.Insomma servono leggi per ridurre il razzismo ,ma che siano valide per le società attuali dove viviamo e non che si basino su una storia già passata da molti anni.

EDOARDO BUSO

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