Ero con Peter nel buco dell’universo,un immenso buco nero che partiva
dalla condotta di scarico del mio gabinetto e portava chissa dove.
Ad un certo punto il naso adunco e il corpo abbastanza grassotello di Peter sbuco
in un deserto desolato insieme al mio corpo.Ci trovavamo presumibilmente in Arabia Saudita
ma un pastore che stava mangiando dei datteri ci disse che eravamo si in un paese arabo ma precisamente in Iran
Avevo con me un libro del profeta e studioso di islamisticia Avverroe che decisi di bruciare.
Si teneva un comizio poco lontano da noi con delle forze armate che circondavano la pedana dove
uno sceicco o un Gran mufti parlava.Tanti bambini vestiti da khmer rossi con un abito nero ascoltavano rapiti
le enunciazioni della geopolitica sacra dell’Imam.
Un computer collegato ad una stampante stampava direttamente su fogli di carta le parole dell’Imam che poi venivano
distribuite a tutti i partecipanti.
Dei soldati marciavano poco lontano avanti e indietro alzando il braccio destro in segno di saluto.
E tutto intorno al palco c’era una folla in silenzio,composta da donne velate e pastori vestiti di stracci.
Sembrava di essere tornati nel trecento,ed infatti pensavo proprio che la nostra macchina temporale ci avesse portato indietro nel tempo.
Avevo capito che dallo scarico del lavandino si entrava in Polinesia,dallo scarico del gabinetto in medio oriente e cosi via.
Ero emozionato ma anche impaurito infatti delle guardie vennero e prendere me e Peter per portarci ad un interrogatorio.
La sola cosa che potevo dire è che stavo seguendo Dio in modo anticonformista,avevo iniziato il mio viaggio seguendo Dio e lo Spirito Santo
da una metropolitana di New York fino ad un treno merci in Nebraska e Dio guardando il sole splendente ,le mucche che viaggiavano insieme a me
e i maiali,e poi anche i campi di grano del Nebraska mi pareva sempre piu’ vicino.
Ma non dovevo perdermi a guardare giu’,nelle fogne e negli scarichi.Dove si accumulavano le sostanze materiali della società
Se lo spirito mi portava su nei paradisi concettuali della filosofia trascendentale ,il pavimento e il mondo sotteraneo chissa dove mi avrebbe portato.
Fu cosi che scendendo dallo scarico del gabinetto ci trovammo in un posto caldo e infernale.Non avevo da tempo piu’ fatto uso di Lsd e posso dire che ho visto veramente queste cose anche se gli umani
non mi crederanno e nemmeno gli psichiatri.
Poi vidi il volto dell’innocenza,un ragazzo un pò spastico che giocava li poco lontano dal palco ad inseguire i suoi amichetti per sfilare essi la coda che si attaccavano dietro il sedere.
Il ragazzo ebbe il coraggio di salire sopra il palco ,infilare la coda dietro il deretano del grande Imam intonando dei versetti biblici e coranici,fu cosi che le guardie si misero a correre dietro al ragazzino
per bloccarlo e interrogarlo visto che era venuto meno alla buona educazione nei riguardi del potere.
Ma la folla si mise cosi tanto a ridere mentre si era formato un girotondo di persone che si inseguivano sopra all’immenso palco per togliersi la coda,e si sentivano le vibrazioni sensoriali dell’Imam.
L’Imam fu poco contento del fatto,e nel frattempo da un dispositivo audio come un lettore mp3 io misi su una canzone araba molto allegra.
La folla festante si mise a danzare,nel frattempo le guardie non avendo mai visto un oggetto simile liberarono me e Peter ,pensavano fossimo stregoni o profeti.
Fu cosi che scappammo a gambe levate fino ad un gabinetto costruito all’aperto e recintato con assi di legno.Fu li che entrammo con il flusso della macchina temporale e sgorgammo a New York ,eravamo sani e salvi.
EDOARDO BUSO
(questo è un racconto di pura fantasia ,l’immagine sopra non rappresenta il prodotto ,con questo racconto non voglio danneggiare nessun credo religioso o politico)
