Benvenuto,sono Edoardo Buso curatore del blog Arti letterarie e riflessioni disarticolate,e autore di articoli anche su forum e riviste online.Sono qui per lanciare un idea:la creazione di un movimento che coniughi elementi del sovranismo di sinistra e elementi del pensiero liberale e cristiano,il mio percorso esistenziale mi ha portato a un sincretismo politico al di fuori delle ideologie.Collaboro con persone di ideologia marxista,persone con ideologia fortemente identitaria e sovranista e persone di estrazione capitalista e libertaria come le scuole economiche di Milton Friedman e Ludwig Von Mises.Mi sono interessato alla storia del periodo comunista in particolare con interesse verso la sovietologia e anche all’approfondimento del conservatorismo americano da Nixon fino a Donald Trump,e nell’ultimo periodo ho anche analizzato l’individualismo libertario di Ayn Rand.
Nel mio blog ho scritto articoli di apprezzamento di quello che c’è di buono di diversi partiti e leader politici,Berlusconi Renzi e Trump ma anche leader del passato.
Ora penso che la soluzione ai problemi del nostro paese non possa essere rappresentata ne da una destra eccessivamente vociante e con toni aggressivi ne da un centro sinistra e da una sinistra che hanno abbandonato la difesa dell’identità nazionale e sono portati verso un cosmopolitismo mondialista che è incarnato da certe elite finanziarie globalizzate.Voglio creare un movimento che possa collaborare con i sovranisti di sinistra alla Diego Fusaro perchè rispetto le sue posizioni pur provenendo io da una storia che mi ha fatto amare il concetto di mercato,individuo,libera concorrenza,e libertà,ma capisco che viviamo in un epoca dominata dalla crisi del capitalismo,siamo entrati in un era postglobalizzata dove conteranno ancora per molto gli stati-nazione,e viviamo pure in un era postamericana.Sono stato un grande estimatore di Donald Trump e delle sue politiche che hanno miscelato liberismo fiscale ,imprenditorialità e difesa dello stato nazionale,ma anche una politica estera di discontinuità in corea del nord e con la russia di putin ,con la politica imperialista e aggressiva che abbiamo conosciuto dopo l’undici settembre.
Ma adesso penso che anche Trump abbia fatto degli errori e che serve un sovranismo piu’ moderato e piu’ colto.E’ in questo senso che serve un programma che unisca aspetti del liberalismo come individuo e libertà individuale ,libertà di scelta nel campo dell’istruzione ,liberalizzazione di alcune droghe leggere ma anche sicurezza pubblica,maggiori liberalizzazioni e concorrenza (tra cui cessione di compagnie di stato come l’Alitalia),minor peso del capitalismo relazionale e piu’ capitalismo concorrenziale,ma tutto questo tenendo bene in mente alcuni valori umani e sociali che fanno parte della storia della nostra patria e della nostra concezione cristiana della persona umana,come la difesa della vita umana e della famiglia pur concedendo alcuni diritti a chi li richiede,tutela del valore paesaggistico e della sua bellezza,tutela della cultura e difesa dei salari e stipendi in un ottica nazionale contro una globalizzazione disumana e volta al ribasso alla riduzione dell’uomo a merce e alla glebalizzazione.Va ripensata anche la politica dell’immigrazione che non deve piu’ essere una tratta di persone finanziata dalle Ong,in questo senso bisogna non solo ridefinire i contorni di un sovranismo e indipendentismo dei paesi ricchi e occidentali in via di impoverimento ma anche lottare perchè i paesi poveri si riappropino della loro sovranità e indipendenza,significa una nuova concezione della geopolitica che sia aperta a nazioni come la Russia di Putin ma anche a nazioni emergenti come la Mongolia,il Turkmenistan,la Biellorussia che certo non hanno standard liberali come quelli europei e nordamericani ma possono garantire un equilibrio valoriale e sociale a un Europa asservita al potere di banche in fallimento già salvate con i soldi dei cittadini contravvenendo a tutti i principi liberisti e libertari,e ad un sistema finanziario monopolistico che ha esso stesso creato la dimensione del sovranismo e del localismo,perchè sopprattutto i giovani in Europa non hanno la mobilità sociale di spostarsi in tutto il territorio europeo per trovare lavoro equamente ricompensato.In questo senso l’Europa attuale e parte dell’eurozona sostenuta solo dai bassi tassi di interesse è un completo fallimento ,e ne fanno le spese sopprattutto i paesi dell’area meditteranea.Per questi motivi bisogna intessere relazioni con i paesi meditteranei e un asse panslavista che parte del liberalismo rinnovato e patriottico di Victor Orban,della Croazia,e della Serbia e può arrivare fino a considerare pure positivamente alcuni aspetti economici del governo del presidente turco Erdogan.Ricominciare una politica pan-africana come era nel progetto del Colonello Gheddafi andata distrutta con i bombardamenti francesi di pochi anni fa,una politica poi ecologica che non sia dettata da isterismo climatico ma che parta da una ridefinizione di tutela valoriale dell’ambiente che deve passare per forza non nell’ecologismo mondializzato delle anime belle che saltano la scuola il Venerdi ,ma un ecologismo funzionale a ritmi umani non piu’ dominati dal mito consumistico.E’ in questo senso che l’ecologismo vero passa per la difesa tout court della sovranità nazionale e delle peculiarità ambientali di ogni nazione,contro una società massificata e omologata,contro un ecologismo che vuole creare un conflitto tra persona umana e difesa dell’ambiente.La vera green economy la si può costruire con produzione e consumo in loco,in nuovi villaggi ecosostenibili dove sia presente un industria di nuova generazione,con un piano energetico composto da un mix di fonti pulite,ma anche da sistemi di cogestione e socializzazione all’interno delle aziende sul modello giapponese.Va recuperata una maggiore trasparenza amministrativa ,nella gestione della giustizia,nella difesa dei minori ,dei disabili ,delle persone piu’ deboli ,perchè non si ripetano casi come quello di Bibbiano,ma anche vanno ridimensionate le pene per i reati minori e rese le carceri piu’ umane rispettando i diritti umani.La maggiore trasparenza dovrà significare possibilità del cittadino consumatore di non essere sottomesso ad un sistema pubblico burocratizzato e invadente,e anche di avere un certo potere di selezione nell’ambito privato ,contro un modello di capitalismo di stato clientelare e di relazione,magari con l’innovazione di poter scegliere i dirigenti delle aziende private fornitrici di servizi e beni,che verte ad una maggiore collaborazione tra aziende e cittadini.
Se sei interessato a questi temi e vorresti aiutarmi a svilupparli ,condividi questo video,parlane con i tuoi amici e fallo conoscere in giro,il movimento che voglio creare è disponibile fin da subito a collaborare con tutte quelle forze di destra centro o sinistra che si riconoscono anche parzialmente in quello che propugna.
Edoardo Buso
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