NO AD UN AMBIENTALISMO CHE SIA CONTRO L’UOMO
Sull’ambientalismo ci sono visioni contrastanti,a volte apparenti deliri,come quello di Hans Joachim “John” Schellnhuber che nel 2009 affermo che per un equilibrio sostenibile del pianeta terra bisognerebbe che la popolazione fosse inferiore al miliardo di persone.Oggi Schellnhuber è pure con il suo catastrofismo un fisico e scienziato molto ambito negli ambienti Vaticani e presiede al Sinodo sull’Amazzonia.https://www.ilfoglio.it/chiesa/2019/09/24/news/pianto-amazzonico-275888/
Ma penso che il catastrofismo per la normale e spontanea ragione della storia nel suo evolversi non prevarra’,anche perchè pur con ipotesi,fantasie o letture della sociologia basate su sessanta anni fa ai tempi di Aurelio Peccei e del club di Roma,teorie smentite pure da un nostro divulgatore famoso come Piero Angela che ne fece parte all’epoca e che nel 2006 scrisse un libro dal titolo “Perchè dobbiamo fare piu’ figli” ,io penso che il dibattito non debba vertere ne sul catastrofismo estremo ne sul disimpegno,ma su un ecologismo sostenibile a livello produttivo,e dei bisogni umani che sono gli stessi in tutto il pianeta.
Per forza di cose l’ambiente verrà sempre dopo i bisogni umani,ed è per questo motivo che i bisogni umani non devono soppraffare l’ambiente.E in questo senso che una riduzione della popolazione nelle aree ad alta densità come Africa,Sud America e Asia può essere un bene se c’è piu’ popolazione che risorse,mentre in Europa vanno aperte maggiormente le porte ad una immigrazione di gente capace,produttiva che accetti norme e regole europee e possa tornare con il proprio know how nel suo paese di origine dopo un periodo di apprendistato da noi.
Allo stesso tempo dire che la popolazione debba restare sotto il miliardo di persone è come affermare il suicidio dell’umanità,mentre la popolazione bianca di Europa e Stati Uniti dovrebbe invece fare piu’ figli.

AMBIENTALISMO PRAGMATICO E INDUSTRIALE E ECOLOGISMO PAUPERISTA E DA DEFICIT SPENDING Tutto deve vertere su un equilibrio che dobbiamo per forza trovare.Ed è su questo tema che le elite politiche cercano di rafforzare un progetto di rispetto ambientale che non deprima l’industria che puo’ essere riconvertita al green e che non crei immenso debito pubblico.E’ proprio su questo ultimo tema che si nota la differenza tra elite politiche siano esse piu’ assertive verso gli ambientalisti come la Francia di Macron,la Russia di Putin e la Germania di Merkel,o piu’ lontane dal loro sentire come gli Usa di Trump e certi paesi dell’est europeo come la Polonia.
Mentre in Italia l’ecologismo assume aspetti di tassazione e spesa pubblica in deficit piuttosto che riconversione ambientale e produttiva.Dalla tassazione delle merendine già annunciata dal governo giallorosso in poi,l’ambientalismo pare il cavallo di battaglia per i neokeynesiani e i neopopulisti,maggiore spesa pubblica,salvataggio di compagnie ormai decotte come l’Alitalia,fino alla contrarietà del movimento cinque stelle alla Tav vera opera che rispetta i canoni di emissione di C02 e sconfessa i pentastellati.

GRETA STUDI DELLE SOLUZIONI PER IL RISPARMIO DI SUOLO
Ma poi si vorrebbe in questo articolo chiedere a Greta di non fare l'”ambientalisti immaginaria” ma di studiare delle soluzioni ,di studiare l’economia,la sociologia,l’industria ,la tecnologia e di non saltare piu’ la scuola.Per esempio potrebbe la piccola Greta chiedere al governo italiano di mettere in atto un piano per il risparmio di suolo pubblico ,meno consumo di suolo e quindi meno edificazione ed edilizia,e magari meno tasse e meno regole per ristrutturare la propria abitazione.C’è un enorme differenza tra l’ambientalismo tedesco che si dimostra pragmatico che utilizza il tema ambientale per far crescere l’industria di ultima generazione e riqualificare quello che non va bene a livello locativo e abitativo,o di grandi infrastrutture del futuro.E invece un ambientalismo pauperista italiano e “sinodale”,che utilizza invece il tema ecologico per aumentare la spesa pubblica in deficit ,per criticare l’assetto “neo liberista,manageriale,capitalista” del mondo moderno,mitizzando un età dell’oro che non è mai esistita.Forse l’ecologismo dei paesi con alto debito pubblico si sposa meglio con le visioni di Greta ,mentre un ambientalismo pragmatico sarebbe inviso agli ambientalisti.Non posso dire l’ultima parola ,speriamo sarà Greta a dirla.Ma mettere le elite del mondo nelle mani di una ragazzina è forse infantile come certo ecologismo immaginario.

EDOARDO BUSO