Incoerenza,schizzofrenia,ambiguità è cosi che si apre il governo Conte Bis,con questi aggettivi,perchè
riunisce insieme due partiti che su molti temi precedentemente erano divisi,non solo sul piano politico
ma su quello ontologico.Pensiamo per esempio al dibattito sui vaccini e ai discorsi di Grillo No vax e contro gli autistici.
Allora la componente piu’ cattolica e sensibile del partito democratico denuncio’ questi sfasamenti del comico genovese.
Ma adesso tutto è cambiato è la politica bellezza.Dai grandi temi come l’economia sui quali mi soffermero di piu’ fino
a quelli di cronaca Pd e movimento cinque stelle hanno trovato una quadra nuova.Ma ci sono dei rischi reali.
Perchè un partito populista come i cinque stelle in campo economico si dimostra subalterno alle elite finanziarie europee nello scorso
passato tanto vituperate,si pensi a quando Beppe Grillo urlo ad un barbone fuori dal parlamento europeo a Bruxelles il nome del ministro tedesco Schulz.
Si pensi a casi che rischiano di rimanere irrisolti come la questione della riforma dell’affido e dei servizi sociali per i minori,il cosidetto caso Bibiano che tanto ha fatto discutere
in queste ultime settimane.
E’ un governo che molti analisti hanno scritto sulla stampa essere nato con l’aiutino di due stati europei e dei loro leader la Francia di Macron e la Germania di Angela Merkel,,mentre si apre
una piccola crisi economica interna anche in Germania in questo ultimo anno,toccato da un rallentamento della crescita mondiale e dalla guerra commerciale Usa -Cina.
E alcuni hanno detto pure che ci può essere il beneplacito di Trump su Giuseppe Conte che ritiene un buon alleato degli Usa.
Non sappiamo ancora se il governo Conte Bis sia nato a Biarritz o sia nato nelle consorterie europee,ma forse possiamo azzardare una analisi che nessuno finora ha fatto.
Forse e dico forse,il governo giallo verde precedente a questo era in forte crisi ,e con le votazioni non sarebbe andato poi cosi bene per Salvini.Magari ci sarebbe stato un exploit di Forza Italia e del suo leader Silvio Berlusconi,e questo a
Trump non sarebbe piaciuto troppo ,un concorrente del genere,e neppure a Merkel e Macron.
Allo stesso tempo ci dobbiamo chiedere ma questo governo Conte bis con il suo programma politico basato tutto su discorsi benecomunisti equo solidali ed eco sostenibili,certo farà comodo a Francia e Germania perchè riaprira i porti ai migranti che altrimenti
andrebbero in questi due paesi.Ma questo governo,può piacere veramente alle elite finanziarie?
Ci siamo immaginati fino ad un certo punto della storia le elite finanziarie come promotrici del liberoscambismo e del neoliberismo.Ronald Regan negli Stati Uniti ebbe una parte della finanza
a suo favore cosi come la ebbe Margaret Tatcher.Certamente erano altri tempi,ed in quei tempi anche le istituzioni internazionali ragiovano con rigidi parametri neoliberisti (per esempio il Fondo monetario internazionale)che chiedeva forti tagli alla spesa pubblica nei paesi
con alto debito pubblico.Oggi queste istituzioni si sono un pò rinnovate.il fondo monetario internazionale continua a chiedere tagli alla spesa pubblica,privatizzazioni,maggiore apertura delle società al mercato e liberalizzazioni,come lo sta chiedendo fortemente al nuovo Presidente argentino di centro
destra Macri che vuole mettere in pratica queste ricette,scongiurando una nuova crisi che è già iniziata per colpa delle politiche peroniste e di deficit spending della ex Presidentessa Christine Fernandez de Kirchner.
Ma in Europa la storia è diversa.Perchè pare che si voglia continuare sulla falsariga di un economia neo keynesiana,con bassi tassi di interesse e la proposizione di un austerity agli stati indebitati da perpetrare tramite governi nazionali.Ecco che in questo senso si scontrano tre ideo-economie neo keynesiane,la prima
è quella della destra sovranista anti liberista poichè protezionista,che vuole fare cose liberiste come la flat tax ma senza toccare le spese dello stato,cioè a deficit.La seconda ideo-economia neo keynesiana è quella del centro sinistra e del movimento cinque stelle che non potendo per vincolo europeo mettere in atto
una politica di estremo deficit ed estrema spesa come sognano,si accontentano di applicare un austerity tramite tassazione verso i cittadini e una patrimoniale,ma senza voler toccare minimamente la spesa pubblica,con cessioni di patrimonio pubblico e aziende pubbliche come Alitalia al mercato libero.
La terza ideo-economia neokeynesiana è quella delle elite bancarie europee,che sono invischiate in una politica di doping monetario,cioè la spesa monetaria espansiva senza limiti già criticata molto da Von Mises Von Hajek e Friedman,ma allo stesso tempo queste elite bancarie da Draghi alla Lagarde hanno le mani legate da un sovranismo de facto.
L’unione europea infatti non è gli Usa,e non ha un presidente eletto,che possa agire commissariando gli stati che non fanno i compiti economici.Le elite europee si affidano sempre ai governi nazionali che mettono in atto politiche nazionali per risolvere i problemi.
Ecco perchè nemmeno in questi casi c’è una correlazione tra elite finanziarie che magari propongono tagli alla spesa pubblica e privatizzazioni (come si chiede da tempo all’Italia),e governi che mettono in atto invece aumenti della tassazione per pagare i debiti con i soldi dei cittadini.
L’unione europea tuttavia sta veramente seguendo negli ultimi anni politiche dirigiste e neostataliste sopprattutto a livello aziendale preoccupazione denunciata anche da un liberista noto in Italia come Franco De Benedetti Presidente dell’istituto Bruno Leoni.
Tra i liberisti che governano oggi il mondo,notiamo una certa schizzofrenia,se non addirittura una certa ambiguità ,perchè sempre piu’ lontani dagli economisti dei capitalismo puro.

EDOARDO BUSO