Cerco il meno possibile di fare dietrologie o immaginare complotti,perchè la politica è un terreno frastagliato che spesso non risponde a spinte razionali.Ed infatti essendo fatta da persone umane e non da robot o calcolatori la politica è soggetta ad errori non voluti come anche autogol.
Certo che per il nostro paese gli autogol sono molti.Innanzittutto perchè con la caduta del governo Salvini Di Maio che stava posizionando la nostra nazione nello scacchiere internazionale con una forte alleanza con Putin e Trump tutto questo lavoro andra a farsi benedire.
Tuttavia è certo e appurato che il nostro paese con il suo debito pubblico a “cinque stelle” mi si passi la battuta,non puo’ ricavarsi una politica estera di ampio respiro come poteva essere quella pan meditteranea di scorsi governi della prima repubblica come quelli di Andreotti e Craxi si pensi ai rapporti ottimali con paesi del nord africa e con il colonello Gheddafi.
L’economia europea è in mano dei tedeschi mentre sono i francesi che dominano la politica estera.E da questo punto di vista è stata un enorme svista quella di Di Maio di votare insieme alla cosidetta “coalizione Ursula” proprio Ursula Von Der Mayer alla presidenza dell’Unione Europea.Vediamo da un lato che uno storico amico di Putin e della Russia come era l’ex premier Silvio Berlusconi adesso si è rilanciato in Europa con un nuovo restyling piu’ pro euro e pro europeista.
Tuttavia nemmeno Berlusconi guadagna qualcosa di solido dalle sue posizioni.Berlusconi coerentemente con il suo passato politico che lo ha visto alleato della lega nord e della ex Alleanza nazionale ,ha affermato che il partito popolare europeo che è il principale partito in Europa si doveva alleare con i conservatori riformisti e con i sovranisti moderati come Victor Orban.Questo avrebbe potuto creare un ponte verso Putin.Ma il Ppe si è alleato con i socialisti.L’europa dei sovranisti è debole.E qui osserviamo la prima sconfitta di Berlusconi e la vittoria dell’asse tedesco.In seconda analisi vediamo che sia in Europa sia in Italia il movimento cinque stelle si pone come terza forza che puo’ decidere le sorti di una coalizione e di un governo.Non si capisce infatti bene che idea di Europa e di Italia vogliano i cinque stelle e i loro veri leader come Grillo e Casaleggio.Ricordo un vecchio video che forse è ancora su you tube in cui Grillo diceva ad un barbone che aveva i suoi scatoloni nelle vie di Bruxelles dove c’è l’europarlamento “Schulz” per indicare il nome del socialdemocratico tedesco pro austerity e dire che l’Europa era in preda al dominio tedesco.
Ma come si spiega allora i proclami antiausterity di anni fa prima delle elezioni del movimento cinque stelle con la scelta di mettere in un angolo Salvini che voleva lo sforamento del deficit di bilancio e del debito al tre per cento,e la scelta di votare in sede europea Ursula che ha detto di voler controllare strenuamente i conti italiani.
Certo possiamo dire che è finita un epoca fatta di quantitative easing e bassi tassi di interesse adesso che se ne andra Mario Draghi.
Da un lato i tedeschi hanno ragione di criticare il debito pubblico italiano che è cresciuto un pò con tutti i governi,ma si è triplicato proprio con lo scorso governo Renzi,e di sicuro anche misure come il reddito di cittadinanza dei cinque stelle o l’aspirazione di Pd e cinque stelle di inserire il salario minimo,hanno contribuito e contribuiranno a far lievitare il debito.
Da questo punto di vista non possiamo ancora dire se il governo che si va profilando tra pd e cinque stelle sarà pro austerity o per alzare il debito.Potranno questi due partiti pd e cinque stelle governare insieme con istanze diverse?E sono veramente diverse le loro istanze?Nel pd trionfera la linea di Zingaretti o quella di Renzi ,mentre Calenda ex ministro dello sviluppo economico vuole dare le dimissioni?.
Forse cinque stelle e pd concepiscono l’austerity come ai tempi Berlingueriani,magari condita da concetti ecologistici,per andare tutti verso un appiattimento egualitarista (e postmarxista) di tipo decrescitistico.Ecco perchè forse i capipopolo della Ditta Casaleggio preferiscono un austerity europeista.Le riforme che ci chiedeva il fondo monetario internazionale di stampo liberale sono state bypassate da Renzi che ha preferito dare mancie e manciette a tutti,e anche dal governo Salvini Conte Di Maio.E negli scorsi giorni prima della crisi,il governo Salvini Di Maio ha dovuto fare i conti con la realtà.Per fare la flat tax (norma di carattere liberista che piace anche a sinistra come a Alesina e Giavazzi)bisognerebbe aver almeno riformato la società ,facendo una spending rewiev per ridurre il peso della burocrazia statale e della spesa pubblica ,cosa ben diversa di quello che hanno fatto fino ad adesso Salvini e Di Maio con il reddito di cittadinanza,e la mancata privatizzazione di Alitalia.E adesso il fondo monetario internazionale deve avvisare il governo che non si può avere capra e cavoli senza intimorire Bruxelles che sorveglia i nostri conti.Tuttavia il governo Di Maio Salvini è riuscito perlomeno a ridurre la tassazione sulle partite iva con un oculata flat tax su esse.ora l’Europa e l’Imf ci dicono che il debito è insostenibile e che per abbassare le tasse e il cuneo fiscale sul lavoro produttivo bisognerebbe tassare la prima casa.Naturalmente misura che tutti i partiti politici scongiurano giustamente.
Penso che con il governo Conte Zingaretti e Renzi non vedremo delle vere riforme sostanziali,tuttalpiu’ si eviterà l’aumento dell’iva e si tagliera il numero dei parlamentari (riducendo però la rappresentanza dei cittadini),piuttosto che tagliare la spesa pubblica,poiche sia il Pd di Zingaretti sia i cinque stelle sono orientati verso una politica statalizzatrice e amica della spesa pubblica,si pensi che Renzi aveva pure esautorato il suo braccio destro della spending rewiev Carlo Cottarelli.
Ma nel campo della politica estera avremo un Pd agguerrito e lontano dagli Usa di Trump,ma anche dalla Russia di Putin.Se l’Italia avesse avuto un governo economico piu’ solido sarebbe riuscita a fare una politica estera per rimuovere le sanzioni che l’Ue e gli Usa di Obama hanno messo alla Russia e che gli Usa di Trump non sono riusciti a togliere per via del martellamento dello scandalo russiagate.Forse ci sarebbe voluto Berlusconi per fare qualcosa del genere una forte leadership che sicuramente non è quella di Conte che appare molto loquace ,prolisso e alquanto debosciato come premier.Il levare le sanzioni alla Russia avrebbe permesso alla nostra nazione che è partner commerciale di primo piano della Russia di ricominciare a vendere i suoi prodotti e comprare gas dalla Russia a minor costo.L’indebolimento dell’Italia con ampi costi energetici,la mancanza di una politica estera di ampio respiro globale e una leadership forte e duratura è un dato di fatto,forse è proprio nella decrescita e nel pauperismo che questa classe politica imbelle voleva portarci.
Tuttavia secondo fonti geopolitiche sia Trump per colpa dell’alto debito pubblico sia Putin avevano scaricato l’Italia e il Premier Conte ,facciamocene una ragione non contiamo piu’ nulla.
EDOARDO BUSO