Due giorni fa rileggevo un libro di Carlo Cassola noto autore italiano proveniente da Roma,di romanzi drammatici e morali.
Il libro si intitola Il superstite e narra dell’ultimo cane rimasto sulla faccia della terra, dopo che le potenze (un tempo Unione sovietica e Stati Uniti)si sono buttate a vicenda la bomba atomica facendo scomparire l’uomo dalla faccia della terra,e anche pian piano ogni forma animale.La terra ora è diventata come il suolo lunare.
Non so se Cassola abbia pensato nel scrivere il suo libro ad delle esplosioni multiple di bombe nucleari,lanciate piu’ volte e in periodi diversi,perchè come abbiamo imparato da Hiroshima una sola esplosione di bomba nucleare non ha la capacità di fare fuori l’intera popolazione umana.
Il tempo in cui il libro è scritto è piu’ vicino al tempo di Hiroshima ,siamo negli anni settanta quando Cassola scrive,e c’è anche l’escalation nucleare del mondo bipolare,delle due superpotenze atomiche gli Usa e l’Urss.
A quei tempi c’era una forte paura di un escalation nucleare,piu’ di adesso,e allo stesso tempo crescevano i movimenti che proponevano il disarmo totale,dai beati costruttori di pace ,ad altri movimenti cristiani,fino al partito radicale italiano.
Nel libro il superstite, il protagonista, è un cane, e infatti Cassola fa notare che non si sà se sia la scelta piu’ giusta.Perchè un cane è un essere gregario ,forse piu’ adatto a regimi fascisti o comunque ad essere comandato da un padrone.Il cane è poco individualista e progressista,abborisce la libertà,vuole avere per forza qualcuno da servire e un padrone a cui fare riferimento.Ma alla fin fine come fa notare Cassola il mondo si è diviso in progressisti e conservatori,individualisti o collettivisti,ma è esplosa comunque la bomba atomica.
Il padrone del cane Ferruccio è infatti una persona impegnata filosoficamente,e politicamente,ha un istinto politico anarchico,vorrebbe la libertà e l’emancipazione di tutti ,ma allo stesso tempo preso come è dalle notizie internazionali che si accavallano presentendo il peggio,non si accorge del bisogno di affetto del suo cane.
Ma se quelli erano i tempi del confronto tra due giganti atomico-economici,questi sono i tempi del confronto di piu’ potenze emergenti nel secondo mondo come Russia e Cina,e medio potenze che potrebbero emergere nel resto del mondo.Naturalmente esistono medio potenze nucleari anche in Europa come la Francia,ma che fanno parte di accordi di partnership e collaborazione occidentali all’interno della Nato quindi non opposti agli Usa.
Ma quando veniamo a sapere la notizia che la Russia di Putin continua a sviluppare missili nucleari in eccesso rispetto ai parametri degli accordi Salt,cosa dobbiamo pensare?
Infatti la Russia ha giocoforza fatto scegliere agli Usa di Trump di uscire da quegli accordi firmati alla fine degli anni ottanta,dopo la caduta del muro di Berlino tra Usa e Urss,da Gorbaciov e Regan.
Dai tempi di Nixon in poi ,con l’apertura alla Cina sono inziati tempi di distensione che sono durati per tutto il periodo di Ford,Carter,Regan,Bush e Clinton e sono stati interrotti proprio all’inizio degli anni 2000 con le guerre al terrorismo e l’emergere di una potenza economica e manifatturiera come la Cina e il risollevarsi della Russia grazie a Putin da una povertà ereditata a inizio anni novanta.
Oggi infatti gli analisti dicono che il nostro mondo è sempre piu’ multipolare e vive di rapporti bilaterali e multilaterali.In sintesi nel nostro mondo convivono piu’ potenze e le decisioni vanno prese insieme,anche con forti attriti,ed è declinato il ruolo di superpotenza degli Usa che dagli anni ottanta fino a metà anni duemila,aveva il ruolo di egemonizzare il mondo tramite il suo soft power culturale e il suo hard power politico economico militare.Sono finiti i tempi del primato americano che esporta un modello di democrazia occidentale nel mondo,ed è quindi finita l’era unipolare,cioè basata su una sola potenza egemonica.
Tutto quindi non si semplifica ma si complica,perchè è piu’ facile una distruzione multipla come quella immaginata profeticamente da Cassola negli anni settanta,forse,oggi che non negli anni in cui il libro Il superstite è stato scritto.
Ma anche gli Usa che vorrebbero un mondo (da John Bolton passando per Clinton,George Walker Bush,e Obama)ad immagine della democrazia americana,devono ridurre il loro hard power e trattare diplomaticamente con potenze che potrebbero essere pericolose per l’intera umanità come la Corea del nord,e l’Iran.Il rischio è che mancando un hard power unipolare come era quello americano che Trump cerca di riattivare a livello economico interno,il mondo sia sempre piu’ insicuro,e siano insicure pure medio potenze come Israele che non trovano un consenso internazionale tranne che negli Usa che proteggono e sostengono lo stato ebraico.Infatti i rapporti tra Nethanyau e Trump sono ottimali,e anche se si guarda all’Europa anche la Gran Bretagna sta cercando con Boris Johnson di ritagliarsi un nuovo ruolo nel Commonwelth anglofono.
Insomma penso che sia immaturo brindare troppo in fretta alle sorti multipolari del mondo come fanno certi ex marxisti che oggi si definiscono “eurasiatisti” e che sostengono a spada tratta la Cina e l’Iran anche quando la prima non rispetta i diritti umani,e il secondo non rispetta lo stato di Israele.
Bolton e Trump sono sempre piu’ isolati,possono ancora fare affidamento all’Europa che non li ascolta?Forse solo nella nuova Great Britain di Boris Johnson.
La diplomazia procede quindi a rilento con molti intoppi e molti ripensamenti,ed anche questa è una caratteristica che è stata affibiata a Trump il fatto che sembra non abbia una strategia durevole e cambi idea dopo poco tempo essendo incoerente.Ma tuttavia un buon risultato lo ha raggiunto in Nord Corea con Kim Jong Un,segno che non sempre la democrazia è bene portarla con le bombe e i soldati.

EDOARDO BUSO