Leggendo un vecchio libro del 1800 come E vittoria regno sulla regina Vittoria in Inghilterra di Wilikins vaughan ,ti rendi conto che siamo molto cambiati da quell’epoca in poi.A metà novecento è avvnuta un isolamento delle persone all’interno della società.Il libro di Vaughan che parla di un osteria vicino al palazzo dove vive il principe Edoardo ed è ancora in fasce la bimba piccola Vittoria,diventa un affresco dell’epoca.La gente non aveva molti divertimenti,si chiudeva in taverne polverose a bere acquavite o birra calda sia essa stata di alta posizione sociale (allora beveva gin ) o di bassa posizione sociale.I nobili vivevano asseragliati nei loro domini,ma al di fuori dei palazzi reale la società era di persone comunicanti tra loro.Il villaggio era per forza il luogo dove si trovava gente e ci si rapportava.
Questa breve digressione mi permette di parlare del tema di questo articolo cioè la sinistra.
La sinistra che sta vivendo una sua fase discendente nel mondo intero,ha perso sempre piu’ terreno perchè le società non sono piu’ fatte come nell’ottocento o nel novecento.Le persone non sono vasi comunicanti tra loro.Non esiste un comunitarismo e una comunità.Invece le persone sono sempre piu’ isolate tra loro.La sinistra sconta il prezzo della scomparsa del villaggio.Il comune moderno che viene tanto cantato da autori di sinistra,è diverso dal villaggio del passato.Perchè nelle forme piu’ piccole di gestione civile esiste la burocrazia,che è asettica a differenza dei legami spontanei dei villaggi.Oggi come oggi è piu’ facile trovare meno burocrazia nelle grandi entità come nelle multinazionali che non nei piccoli comuni.
Quindi viene fuori il primo elemento della disfatta della sinistra postmarxista la burocrazia e l’aver fatto troppo affidamento in essa.
Un altro elemento è la fine del concetto di uguaglianza materiale.Oggi anche se si sente parlare molto da parte di soggetti politici socialdemocratici e di sinistra di eguaglianza ,tramontato il marxismo non si sa piu’ come metterla concretamente in atto.Anche il fatto che nei paesi occidentali dagli Usa all’Italia vengano fatti transitare miriadi di migranti,e gli umanitaristi chiedano maggiore solidarietà verso essi e maggiore uguaglianza tra noi e i migranti,il discorso tende a cadere nel vuoto,perchè accogliere migranti diventa solo un peso per i cittadini autotoctoni,i migranti in eccesso,quelli che non troveranno occupazione in società occidentali anchesse in crisi per vari fattori,diventano un peso sul debito pubblico.E per mantenere miriadi di migranti bisogna tassare di piu’ i cittadini autoctoni.E in questo senso che le sinistre postmarxiste tendono ad una eguaglianza appiattita verso il basso.Lo dimostra una frase di Laura Boldrini che ha detto che lo stile di vita dei migranti sarà lo stile di vita del futuro,sempre tenendo conto che i migranti si trasformeranno in un immenso serbatoio di voti per i partiti democratici in italia e Usa.
Insomma anche da questo punto di vista vediamo la dicotomia tra “villaggio” o comune e uguaglianza territoriale ,e uguaglianza mondiale.oggi la sinistra non parte dal costruire una eguaglianza materiale territoriale,ma parte con l’intento di difficile realizzazione di creare una uguaglianza mondiale e dopo imporre agli stati piu’ ricchi di appiattirsi verso l’uguaglianza mondiale.Trova inoltre lo sbarramento di temi economici come il debito pubblico,le banche,i tassi di interesse,l’inflazione.Oggi essendo la sinistra non piu’ capace di richiamarsi ad una pianificazione economica come era quella sovietica ,deve cercare di realizzare il tema dell’eguaglianza o dentro il mercato o in antitesi ad esso,condannando il mercato e il capitalismo ma non sapendo cosa proporre in alternativa.Ecco che in questa ultima fase quella della condanna,troviamo un nuovo pensiero che è una miscela esplosiva di pauperismo ,terzo mondismo ,neo individualismo.In pratica si tende a voler fare delle battaglie progressiste li dove non esistono ancora le condizioni materiali ed economiche per parlare di questi elementi progressisti.E’ quello che condanno tenacemente Marx,ovvero anticipare dei diritti su delle fasi di produzione precedenti.E per questo motivo che senza un orientamento economico discutibile o meno,come era quello marxista,la sinistra si è trovata orfana di un qualsiasi orientamento economico scientifico.E non ha piu’ l’appiglio se non nella storia di fase produttivistiche ascendenti come erano quelle delle epoche staliniane o di Nikita Kruscev.
Il terzo fattore che servirebbe ad una sinistra moderna che ha già accettato l’idea di pluralità ideoloogica e religiosa (e questo è un bene) è quello non solo di una impostazione economica,scientifica ,sia essa capitalista o socialdemocratica o marxista quindi tendente alla pianificazione.Ma anche una umanizzazione integrale.E’ per questa via di umanizzazione che bisogna cercare di capire i problemi delle classi inferiori sia all’interno del villaggio locale sia all’interno del villaggio globale.A volte questi elementi sono contrastanti e pare che la sinistra si ponga invece che a ragionare scientificamente su possibili soluzioni a cercare solo dei nemici da abbattere.Lo vediamo sopprattutto nella sinistra americana con Trump.Oggi la sinistra americana dopo Obama è in piena crisi e vorrebbe candidare un personaggio come Joe Biden che è un personaggio che pare li solo per fare colore e non per proporre qualcosa di concreto.
E’ per via di queste tre dinamiche,cioè partendo dall’ultima la mancanza di umanizzazione cioè cercare appoggi e voti anche da chi non è mai stato di sinistra o lo è stato e poi ha cambiato,senza vedere in esso un nemico.Il secondo fattore è il villaggio locale che deve essere integrato nel villaggio globale tramite un approccio scientifico e non moralista o pauperista.Il terzo fattore il primato dell’economia e delle fasi economiche di sviluppo studiate da Marx.Infatti chi oggi a sinistra parla ancora di sistema dei prezzi,di povertà,di piena occupazione,di eguaglianza materiale?.
La sinistra continuerà a perdere o forse vincera ma diverra solo un centro di potere oppressivo se non pensera a dare risposte a queste domande,perchè una eguaglianza mondiale tanto propugnata oggi dalla sinistra progressista se non ha forti basi materialistiche sarà solo un utopia rovinosa.

EDOARDO BUSO